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domenica 1 settembre 2013

Lo Sapevate Che: Il Vetro Soffiato...



  • Una scintilla per la nostra anima
    E’ la quarta forza di questa travagliata fase d’epoca, quella della modernità, insieme a tecnologia, economia e scienza,
    Un ente, un io, un soggetto che deve conoscere se stesso e ritrovare la luce che gli appartiene. Un compito difficile.

    Viviamo la fase finale di un’epoca – quella della modernità – dominata dalla potenza di quattro forze: la tecnologia, l’economia, la scienza, l’anima.
    La natura delle prime tre è evidente, sono le forze che in un brevissimo arco di tempo hanno compiuto un’accelerazione miracolosa cambiando gli assetti del mondo intero. Se paragoniamo questo XXI secolo appena cominciato con l’assetto sociale di tutto il pianeta agli inizi del XX, ci rendiamo conto che un mutamento così profondo nell’arco di tempo di cent’anni non si era mai verificato prima. E’ aumentata l’interdipendenza tra le sue varie parti, l’intelligenza artificiale ha compiuto il miracolo di nascere e di assumere un ruolo di traino incomparabile quando i nostri nonni illuminavano le loro case con la luce a petrolio o le candele e viaggiavano a piedi o a cavallo o in carrozza.
    Tecnologia, economia, scienza stanno divorando il tempo e lo spazio, il mondo è diventato più piccolo, si ragiona e si opera in tempo reale, il futuro ci piomba addosso con la forza della velocità d’una cascata immensa che ci sottrae la possibilità di programmarlo individualmente. La tecnologia può immaginare il futuribile, la mente senza l’ausilio e il dominio della tecnologia può soltanto sognare il futuro, con scarsissime probabilità che quel sogno si realizzi. Questo è il vero motivo della scomparsa delle ideologie, diventate a causa di questa spinta irresistibile oggetti d’antiquariato.
    Ho detto che la quarta forza che domina la fase d’epoca che stiamo vivendo è l’anima, ma il suo dominio è del tutto diverso da quello esercitato dalle altre tre. L’anima è il centro dove si incrociano le sofferenze di quanto sta accadendo, della vertigine che ci circonda, del futuro che ci attraversa, dei sogni che non si realizzano. E’ il crogiolo delle contraddizioni che non possono risolversi e sono infatti uno dei segni distintivi della contemporaneità.
    L’anima è il pensiero creativo che ha messo in moto questa fase d’epoca. L’ha immaginata, l’ha voluta, l’ha cantata con la musica e la poesia, l’ha spiegata con la filosofia, sempre sperando che fosse portatrice di felicità, invece ne ha perso il controllo rimanendone schiacciata.
    Questa fase d’epoca è dunque il dramma dell’anima che ne è la protagonista. L’anima di ciascuno di noi, la nostra essenza che chiamiamo io e che si esprime con la parola, è tutt’altro che morta e tutt’altro che arresa. Combatte. Vorrebbe riappropriarsi di quanto è uscito dal suo pensiero. Il suo modo di combattere è quello di conoscere. Se stessa in particolare, E poi la potenza intrinseca delle forze che l’hanno espropriata. Vuole rimettere in trono la parola.
    Ricordate come comincia il Vangelo di Giovanni?
    “In principio era il Verbo
    e il verbo era presso Dio 
    ed era Dio il Verbo.
    Le cose tutte furono fatte per messo di Lui
    E senza di Lui nulla fu fatto di quanto esiste”.
    Il Verbo, la parola: E’ questa l’essenza dell’anima? L’evangelista Giovanni fa coincidere la parola con Dio, ma ci sono stati molti studiosi ed anche molti mistici cristiani e arabi che sostengono esattamente il contrario: Dio non si può esprimere, chiamare, invocare con la parola. E Dio, quanto a lui, non parla. Dio emette luce e una scintilla di quella luce è in ciascuno di noi. Dio – in questa visione che è al tempo stesso mistica e laica – è lEssere. Se parlasse con noi sarebbe un Ente e non l’Essere.
    L’anima è un ente, un soggetto, un io, che può riassumere il suo ruolo in questa agitata fase d’epoca conoscendo se stessa e ritrovando così quella scintilla di luce che le appartiene.
    Non è certo un compito da poco, ma di questa di tratta.
    Eugenio Scalfari – da L’Espresso – 5 settembre 2013

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