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mercoledì 31 luglio 2013

Pensieri: Saluto


Fausto Maraldii - (tradizione solare)

È inutile indagare le occasioni mancate. Non sai mai se ti sei salvato dalla morte, o ti sei perso la vera vita.

(Mazzantini - Nessuno si salva da solo)

Buona Serata a tutti!

Pensieri: Saluto


Simona D'Amico -
Arthur Hughes: The compleat angler

Buona giornata a tutti!



Lo Sapevate Che: Il Sogno di Zoro...


Tra D’Alema che fa D’Alema e  Renzi
 il Vecchio Dc,l’Unico Leader è Napolitano

“I contraccolpi a nostro danno nelle relazioni internazionali e nei mercati
Finanziari si vedrebbero subito e potrebbero risultare irrecuperabili.
Non ci si avventuri perciò a creare vuoi, o a staccare spine” ammonisce Giorgio
Napolitano alle prese con l’ennesima cialtronata compiuta da una classe dirigente che, se solo si fosse trovata a governare in tempi di Guerra fredda, chissà quali danni davvero irrecuperabili sarebbe stata in grado di provocare. Che lasciare un ministro come Alfano al posto suo dopo una vicenda grottesca e vigliacca quale quella della riconsegna in mani Kazake di Anna Shalabayeva e figlia non sia di per sé avventura capace di provocare contraccolpi internazionali, è questione molto opinabile. Ma l’estate è ormai piena, la Cassazione del 3° luglio già troppo vicina, e per un partito perennemente diviso tra la prospettiva di avere troppi leader possibili e la realtà di averne uno solo ottuagenario, il monito presidenziale, ancora una volta, detta legge.
Agenda politica e calendarizzazione mediatica fan sì che  nella giornata in cui i senatori pd votano compatti (tranne 7 astenuti) a difesa di Angelino, l’ego di D’Alema si ritrovi a gigioneggiare dal palco della Festa del Pd di Roma proprio in contemporanea con l’ultima puntata (prima di un promesso silenzio stampa) della serie televisiva che vede l’ego di Renzi candidarsi a tutto risultando quasi sempre più credibile di chi non sa più cosa fare per ostacolarlo davvero.
Quando D’Alema afferma che senza Angelino sarà buio, i margini di dibattito, per chi di disciplina di partito e devozione ai leader s’è pasciuto, sembrano assottigliarsi. Ma gli sms che arrivano da più case vanno in senso contrario. Ad un amico faticosamente intento nello sforzo di restare dalemiano al cospetto del suo leader che ha appena detto che lui a Renzi vuole bene e si augura che faccia il premier ma non il segretario del Pd, la moglie da casa scrive via sms: “Va a finire che mi iscrivo al Pd solo per votare Renzi alle primarie”.
“’Sti democristiani so troppo forti, con noi, non c’è storia” rincara mio padre da casa. “ “Quando è venuto Pippo qui c’era il doppio della gente” sottolinea una signora ormai civatiana. Un signore mi chiede: “Piaciuto D’Alema?”. E’ stato D’Alema” rispondo vado ma esaustivo. “Non ironizzare troppo” mi ribatte serissimo, proprio come se ci fosse una misura consentita dal Partito senza misure, un limite a fin di bene, superato il quale si farebbero danni. Lo rassicuro: cercherò di evitare. Soprattutto perché ormai non c’è più molto da ridere.

Diego Bianchi – Venerdì di Repubblica – 26-7-13

Ricette Anticrisi: Veloci e Gustose....



Col Pane :

Il pane vecchio o raffermo non può essere considerato uno scarto, ma purtroppo molto spesso lo diventa. Ne comperiamo sempre troppo e spesso la qualità non è delle migliori, così diventa subito secco.
Sull’onda del “non si butta via nulla”, la scelta più facile è tritarlo e disporre di pangrattato pronto per ogni occorrenza. Oppure preparate dei cubetti, surgelarli e poi soffriggerli al momento per guarnire un passato di verdura. O anche, come faccio io, utilizzarlo per la pappa dei cani. Nelle ricette si raccomanda di togliere la crosta al pane: naturalmente usatela per preparare il pangrattato.


Pizza di pane alle cipolle e acciughe 

Versione rivisitata della più famosa pissaladiére, la pizza provenzale ricca di acciughe. Con il medesimo procedimento potete anche preparare altri tipi di pizza, avendo l’accortezza di bagnare prima il pane in modo che risulti più malleabile.

Ingredienti:

Pane raffermo, 1 kg di cipolle, olio evo, 80 gr di acciughe sottosale, 2 cucchiai di capperi sottosale, 100 gr di olive nere denocciolate, timo, rosmarino, salvia, maggiorana, basilico, finocchietto, menta, zucchero.

Preparare un mazzetto odoroso legando insieme tutte le erbe aromatiche. Dissalare le acciughe e i capperi. Affettate a rondelle le cipolle e fatele rosolare in una padella con 5 cucchiai d’olio, poi versatevi ½ bicchiere d’acqua bollente, aggiungete 1 cucchiaino di zucchero e il mazzetto aromatico. Fate appassire le cipolle a fuoco basso per circa 20’, facendo attenzione che non asciughino troppo: a fine cottura devono conservare un poco di fondo. Se fosse necessario, aggiungere ancora acqua bollente. Infine unite e fate sciogliere 3 filetti d’acciuga. Nel frattempo tritate grossolanamente i capperi e le olive, tagliate il pane a fette spesse 2 cm ed eliminatene la crosta. Adagiate le fette di pane in una teglia unta d’olio, accostandole bene l’una al’altra, poi distribuite sopra le cipolle – dopo aver tolto il mazzetto odoroso – premendo con un cucchiaio di legno perché il pane assorba il loro liquido di cottura. Decorate la superficie della pizza con i filetti d’acciuga rimasti disposti a raggiera e cospargete con il trito di capperi e olive. Irrorate bene d’olio e cuocete in forno a 180° per circa 20’. Fate raffreddare la pizza di pane prima di servirla.


Piccoli fritti di pane ripieno 

Ingredienti:

2 panini oblunghi, avanzi di carne o di pesce, 1 uovo, 1 tuorlo, 1 ciuffo di salvia, latte, pangrattato, olio di semi d’arachidi, sale, pepe.

Raschiare l’esterno dei panini con la grattugia per eliminarne la crosta. Tagliateli poi a fette tonde. Macinate gli avanzi di carne (o di pesce) e amalgamateli con il tuorlo d’uovo e la salvia tritata (oppure con il coriandolo, se utilizzate il pesce). Ponete un cucchiaino d’impasto su ogni fetta di pane, , poi unitele due a due. Bagnate leggermente il pane nel latte, quindi passatelo nell’uovo sbattuto e infine nel pangrattato. Scaldate l’olio in una padella e friggete i fagottini su ambi i lati. Scolateli, asciugateli su carta da cucina e serviteli caldi.
Possono anche essere serviti come ricchi crostini, in un buon brodo bollente.


Focaccia di pane 

Ingredienti:

200 gr di pane senza crosta, 300 ml di latte, 3 uova, 50 ml d’olio evo, rosmarino, sale, pepe.

Spezzettate il pane, inzuppandolo nel latte e sbriciolatelo. Sbattete leggermente i tuorli con l’olio, poi amalgamateli al pane, aggiungendo 1 cucchiaiata di rosmarino tritato. Montate a neve ben ferma gli albumi con un pizzico di sale e uniteli al composto di pane e uova: se dovesse risultare troppo morbido aggiungete 1 cucchiaiata di pangrattato. Ungete una tortiera ad anello e cospargetela con il pangrattato, distribuitevi sopra il composto – che non dovrà essere più alto di 2 cm – e livellatelo. Cuocete la focaccia in forno a 180° per circa 30’: al termine della cottura dovrà risultare asciutta e dorata.


Cucinare senza sprechi – Andrea Segrè

martedì 30 luglio 2013

Pensieri: Saluto


Fausto Maraldii (tradizione solare)

Voi ridete di me perchè sono diverso, ma io rido di voi perchè siete tutti uguali.

Jonathan Davis

Buona Serata a Tutti!

Pensieri: Saluto


Fausto Maraldii (tradizione solare)

Esistono persone istruite e intelligenti,
ma non tutte le persone istruite sono intelligenti.

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Walter di Gemma

Buona giornata a tutti!

Lo Sapevate Che: E Ora Andiamo A Prendere Il Momento...


E’ arrivato il momento! Abbiam capito che dobbiamo andar a prenderlo?
Che se non ci vede arrivare il momento va via? Han detto che una cosa è governare un’altra “predicare”, hanno augurato la morte in mare a chi parlava d’oltre mari. Nomi? Li so ma la memoria è intelligente, chiede di dimenticarli. Ciò che importa è che a forza (?) di tener separato governare da quel “predicare”, ante-politica, ministri da vite migranti, non si fa altro che gestione dell’uomo come una srl: ma limitata non è solo la società. L’Europa non sa che il momento è arrivato: non si può più governare senza aver fatto un servizio  limite esente (cioè non accontentandosi dei confini istituzionali-umani). Allora andiamo noi a prendere il momento, che aspetta da molte morti: quello di predicare anche soli, ogni secondo, alla minima deriva, a un solo annegato, (invece di “navigare” coi social network), ma con quel di più della preghiera laica e di diverso dalla preghiera religiosa: l’energia del pensiero, “l’intenzione”.

Alessandro Bergonzoni – Aprimi Cielo di Venerdì di Repubblica 26-7-13

Lo Sapevate Che: Per i Greci Pillole Amare.

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Ma La Cura  Non Funziona

Dopo appena un anno in carica, il primo ministro greco Antonis Samaras si è trovato con una maggioranza di tre voti in Parlamento. Sinistra Democratica s’è defilata per protestare contro la decisione, qualche settimana fa, di chiudere l’emittente radiotelevisiva nazionale ERT. Per compensare lo smacco, e nel tentativo di scongiurare altre elezioni anticipate, Samaras ha ceduto ministeri chiave chiave al Pasok. La nuova coalizione traghetterà il Paese fuori dalla crisi? Non è certo. L’unica cosa certa è che milioni di greci della classe media sono costretti a spingere il masso delle difficoltà su per il ripidissimo pendio di oltre nove ondate successive di austerity.
La Troika aveva “promessa” alla Grecia una crescita nel 2011, ma la recessione si è aggravata costantemente, raggiungendo il – 7% nel 2012 e il 4,5 oggi. I greci sono diventati ancora più cinici. Negli ultimi tre anni stipendi e pensioni sono calati, in alcuni casi del 62%. Il governo è stato creativo nell’aumentare le aliquote d’imposta: almeno otto diversi aggiustamenti fiscali (al rialzo e al ribasso) nel giro di tre anni. Il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 27%, il 6,5% tra i giovani. Cresce la povertà, e personalmente comincio a notare un nuovo, allarmante problema: lo sviluppo di una dipendenza dagli aiuti.
L’inflazione cresce. L’amministrazione fiscale opera con la solita inefficienza. La magistratura è soffocata dalle lungaggini. I diritti che regolano le proprietà fondiarie entrano in conflitto, come quelli che regolano le proprietà demaniali. I I costi amministrativi pesano sul mercato del lavoro. Il governo tenta più di raggiungere gli obbiettivi fiscali previsti dal prestito salva-stati accordato dalla Troika che di stabilizzare il contesto finanziario, perché per far ciò occorre tempo. Il malcontento sociale sfocia nell’ascesa di partiti estremisti come Alba Dorata (terzo nei sondaggi). I suicidi sono aumentati del 40%.
OGGI LA Grecia non è né più competitiva né più produttiva, almeno non tangibilmente, di com’era prima che la crisi scoppiasse. Tra l’altro, quella greca non è una crisi di solvibilità, perché è causata da un deficit di tipo burocratico-amministrativo, più che contabile. Ma è stata fatta una diagnosi errata, e la medicina sbagliata è stata somministrata con cocciutaggine. Finora le “riforme” hanno toccato il reddito disponibile, e  non i costi amministrativi. E la situazione è esacerbata dalla carenza di esperienza e competenze della Troika (il cui team è composto da macroeconomisti ed esperti fiscali del Fini e da burocrati della Ue, e non da economisti istituzionali). Il fatto che nemmeno in altri Paesi dell’Eurozona, siano stati dati esempi concreti di semplificazione rende le modifiche ancor più difficili. Insomma, sacrifici senza progetto.
Giunti al terzo anno di crisi, non si è ancora imboccato un cammino chiaro verso la ripresa. Come nel resto dell’Eurozona, anche in Grecia la leadership, è preoccupata di sopravvivere a se stessa. La repentina serrata della ERT, per esempio, ha rivelato una mancanza di pianificazione. La televisione è stata chiusa per risparmiare denaro e raggiungere l’obiettivo, imposto dalla Troia, di tagliare oltre 2000 mila posti di lavoro nel settore pubblico. Ma non è stata proposta un’alternativa, se non la vaga promessa di creare un imprecisato futuro un nuovo ente. In un contesto del genere, il rapporto di fiducia tra i cittadini e lo stato continua a deteriorarsi. Ed è proprio questo il problema che più disperatamente ha bisogno di essere risolto.
La Grecia ha bisogno di tre cose: semplicità, coerenza, leadership. Semplicità nel definire le regole, applicarle. Farle rispettare. Migliorerà così il modo di gestire gli affari, l’amministrazione pubblica, il catasto. Altrettanto importante è che nei provvedimenti adottati vi sia coerenza. La Grecia deve modificare le ricette della Troika e concentrarsi sulla produttività. Più queste modifiche andranno per le lunghe, più l’impresa srà difficile. L’austerity ci costringe a tener d’occhio solo gli aspetti fiscali, e non la riscrittura delle regolare. Infine ciò che serve alla Grecia, così come al resto d’Europa, è una leadership che la smetta di indorare pillole, nella speranza di scongiurare il dissenso popolare. (trad. di Matteo Colombo)

Elena Panaritis – Donna di Repubblica – 20-7-13

Verdure di Stagione.....


Melanzane al Forno Con Scamorza

Per 4 persone

4 melanzane, 250 gr di scamorza, 150 gr di passata di pomodoro, 150 gr di salsiccia fresca, 1 spicchio d’aglio, olio, sale.


Lavate le melanzane, eliminate le estremità e tagliatele a fette di ½ cm. In una padella scaldate abbondante olio e friggetele da entrambe le parti. Scolatele su carta assorbente da cucina e salatele. Togliete la crosta alla scamorza e tagliatela a fette sottili. In un tegame con olio, fate soffriggere lo spicchio d’aglio, unitevi la salsiccia, spellata e sgranata. Fatela rosolare qualche minuto, versate la passata di pomodoro, salate e continuate a cuocere per 20 minuti. Ungete una pirofila da forno con l’olio, foderatela con uno strato di melanzane, copritele con sugo e salsiccia e fette di scamorza. Ripetete gli strati fino ad esaurimento degli ingredienti, terminando con uno strato di sugo. Infornate a forno preriscaldato a 180° per 20 minuti. Servite la preparazione tiepida. 



Frittata di Melanzane allo Zenzero

Per 4 persone

Una melanzana, 4 uova, 2 cucchiai di latte, 3 cucchiai di parmigiano grattugiato, un cucchiaino di zenzero in polvere, olio, sale e pepe.

Riducete a dadini una melanzana, fateli saltare velocemente con 2 cucchiai d’olio in una padella larga, girateli spesso e salateli poco. Teneteli da parte. Sgusciate 4 uova, unite 2 cucchiai di latte, 3 cucchiai di parmigiano grattugiato, un cucchiaino di zenzero in polvere, un pizzico di sale e una macinata di pepe. Sbattete il tutto con una forchetta. Aggiungete alle uova le melanzane, e versate il tutto in una larga padella antiaderente, unta con poco olio: cuocete la frittata da entrambi i lati, girandola con l’aiuto di un coperchio.



Melanzane Ripiene

Per 6 persone

12 piccole melanzane, 250 gr di pomodori, ½ cipolla, uno spicchio d’aglio, un gambo di sedano, peperoncino fresco piccante, 2 uova, un cucchiaio di capperi dissalati, prezzemolo e basilico tritati, mollica di pane imbevuta in mezzo bicchiere di latte, 3 cucchiai di pecorino grattugiato, noce moscata, olio, sale.

Preparate il sugo: fate rosolare nell’olio la cipolla, l’aglio e il sedano tritati, unitevi i pomodori pelati e sminuzzati, mescolate bene, aggiungete il peperoncino a pezzetti e fate cuocere a fuoco basso e recipiente coperto per un’ora. Lavate le melanzane, tagliatele a metà nel senso della lunghezza, svuotatele recuperando la polpa, sbollentatele per qualche minuto in acqua bollente salata, scolatele. Adagiatele in una teglia da forno oliata. Preparate il ripieno: tritate finemente la polpa delle melanzane, mettetela in una padella con olio e fatela soffriggere per 5 minuti, salate, aggiungete i capperi il prezzemolo e il basilico, tutti tritati. Aggiungete una abbondante grattata di noce moscata e lasciate insaporire. Togliete dal fuoco e aggiungete la mollica di pane, strizzata dal latte, il formaggio e le uova. Riempite le ½ melanzane con l’impasto e distribuitevi sopra il sugo di pomodoro. Spolverizzate con prezzemolo tritato . Mettete la teglia in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti.


lunedì 29 luglio 2013

Pensieri: Saluto


Fausto Maraldii (tradizione solare)

Un professore mostra un biglietto da 20 €
e chieda ai suoi studenti: "Chi vuole questo biglietto? "
Tutte le mani si alzano. Allora comincia a sgualcire il biglietto
e poi chiede di nuovo: "Lo volete ancora?"
Le mani si alzano di nuovo. Getta per terra il biglietto sgualcito, lo pesta con i piedi e chiede: "Lo volete sempre?"
tutte le mani si rialzano. Quindi dice:
"Avete appena avuto una dimostrazione pratica!
Importa poco ciò che faccio con questo biglietto,
lo volete sempre, perché il suo valore non è cambiato.
Vale sempre 20 €”. Molte volte nella vostra vita,
sarete sgualciti, rigettati dalle persone e dagli avvenimenti. Avrete l'impressione di non valere più niente,
ma il vostro valore non sarà cambiato agli occhi delle persone che vi amano davvero. Anche nei giorni in cui sentiamo di valere meno di un centesimo il nostro vero valore è rimasto lo stesso

Buona Serata a Tutti!

Pensieri: Saluto


Fausto Maraldii - (tradizione solare)

Dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna.
Dietro una grande donna,
non è necessario che ci sia qualcuno.

Buona giornata a tutti!

Lo Sapevate Che: Due Date Storiche....


Fascismo o Berlusconi, d’Estate le Date Storiche
Ci Trovano Impreparati

Quando,  a sorpresa, venne comunicata la data del verdetto finale su Silvio Berlusconi – l’ormai famoso 30 luglio – tutti l’abbiamo vista come un giorno destinato a passare alla storia. E’ possibile che all’ultimo si raggiunga un qualche rinvio (del tipo: “Un minuto, signor boia”), ma non si sfugge a due sensazioni: la prima è quella della fine di un’epoca, il Ventennio berlusconiano, la seconda, un misto di incertezza e di impreparazione, una specie di “ è arrivato il momento e non ho niente da mettermi”. Come sarà l’Italia, “dopo”? Guerra civile? Oblio? nCome si comporterà il parlamento? Davvero la grazia è impensabile? Andrà in galera o in esilio? Nessuno lo sa.
Ma non è una novità. L’incertezza, l’improvvisazione, ma anche il colpo di teatro, sono le costanti delle grandi date della nostra storia, perlomeno quelle che hanno segnato il secolo scorso.
Agli annali, dunque. Il 10 giugno 194°, l’Italia entrò fragorosamente in guerra a fianco di Hitler, annunciando che l’ora fatale era arrivata. Mussolini diede l’annuncio dal balcone di piazza Venezia e tutto il Paese lo ascoltò incollato alla radio, convinto che sarebbe stata una passeggiata e che il Duce, come al solito, era stato molto intelligente. Non andò così.
Passarono tre anni e il 25 luglio 1943, un segretissimo colpo di Stato rovesciò Mussolini, La guerra non solo andava malissimo, ma gli Alleati erano addirittura sbarcati in Sicilia e l’avevano conquistata. Tutto avvenne di notte, la famosa Notte del Gran Consiglio, in cui gli stessi fascisti deposero Benito Mussolini, che il giorno dopo il re si incaricò di fare arrestare. Il primo famoso Ventennio finiva nella più totale confusione. Neanche due mesi dopo – l’8 settembre 1943 – la radio diede agli italiani la notizia dell’armistizio con gli angloamericani. Il maresciallo Pietro Badoglio, il re e tutti i famigli fuggirono da Roma verso Brindisi. L’esercito si dissolse, 600 mila tra soldati e ufficiali furono catturati dai tedeschi…Insomma, ci fu un problema di “timing”e di “comunicazione”.
La Prima Repubblica, poi, finì senza alcun annuncio ufficiale, in un misto assordante di uomini politici e industriali in manette, bombe siciliane e i bergamaschi che si scoprivano Celti. (Durò addirittura un biennio, quello dal 1992 al 1994). Seguì il Secondo Ventennio, quello televisivo, detto anche del “declino” o del Bunga bunga.
Ora, 30 luglio 2013, la Corte di Cassazione è chiamata a dichiarare definitivamente colpevole Silvio Berlusconi (o invece a ordinare un nuovo processo). E poi, davvero, per quel giorno non sappiamo come comportarci. Quasi quasi speriamo che l’ottimo avvocato Franco Coppi trovi una soluzione per dilazionare, discernere, prescrivere in parte, rinviare, interpretare, chiedere tempo, implorare.
In realtà tutti facciamo il tifo per l’avvocato Coppi. Perché non siamo pronti alla fine di un’epoca. Davvero è possibile un mondo senza Berlusconi?
In realtà non siamo mai pronti a niente, specie d’estate.
Enrico Deaglio – 26-7-13


Cucinando con le Verdure Torte salate.....


Tortilla di Patate , ricetta Spagnola

Per 4 persone

400 gr di patate, 4 uova, 1 dl di latte, farina, olio, sale e pepe.


Sbucciate le patate, grattugiatele con una grattugia a fori larghi e sciacquatele sotto l’acqua corrente in uno scolapasta. Sbattete le 4 uova in una ciotola, unite 4 cucchiai di farina e 1 dl di latte, salate e pepate. Lavorate il composto sino a renderlo omogeneo. Aggiungete le patate grattugiate e mescolate bene. Ungete una teglia rotonda con olio, versatevi il composto, livellate la superficie e condite con 2 cucchiai d’olio. Fate cuocere in forno preriscaldato a 200° per circa 20 minuti. Servite subito.


Torta di Cipolle e Pomodori

Per 6 persone

gr 400 di pasta di pane già pronta, 600 gr di pomodori maturi (oppure 300 gr di pelati), 600 gr di cipolle, 4 acciughe sotto sale, 60 gr di olive verdi snocciolate, 1 cucchiaio di capperi sotto sale, origano, olio, sale, pepe. Farina e olio per la teglia.

Lavare i pomodori e farli scottare in acqua in ebollizione. Scolarli, pelarli e tagliare la polpa a dadini. Dissalare le acciughe, privarle della lisca centrale. Sciacquare i capperi e asciugarli. Tritare i filetti di acciuga e i capperi. Ridurre le olive a piccole fettine. Sbucciare le cipolle, lavarle e affettarle molto finemente, farle appassire in un tegame in 4 cucchiai d’olio, aggiungere i dadini di pomodoro, schiacciandoli un po’. Continuare la cottura per 15 minuti, mescolando di tanto in tanto. Insaporire con origano, salare e pepare. Su di un piano di lavoro leggermente infarinato, stendere la pasta con l’aiuto di un mattarello ad un’altezza di 3 mm e formare due cerchi rotondi, uno più grande dell’altro, che servano a foderare una pirofila di circa 25 cm di diametro. Foderare con la pasta più grande la tortiera oliata e infarinata e bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta. Distribuirvi nell’interno il composto di cipolle e pomodori. Adagiarvi sopra ben distribuito il trito di acciughe, capperi e le olive. Ricoprirla con la pasta rimanente, richiudendolo bene tutto attorno pizzichettandolo con i polpastrelli delle dita. Con un coltellino affilato formare in superficie tanti tagli come una rete a nido d’ape. Oliare la superficie delle torta. Fare cuocere la torta in forno preriscaldato a 180° per 40 minuti. Servirla tiepida.


Tortino Vegetale al forno

Per 6 persone

6 uova, 200 gr di ricotta, 100 gr di fagiolini, 150 gr di patate, 2 carote, 100 gr di pisellini in scatola, 2 cucchiai di pangrattato, 50 gr di parmigiano grattugiato, basilico, olio, sale e pepe.

Lavate e spuntate i fagiolini, lessateli per 10 minuti con le carote pulite. Separatamente lessate le patate per 20 minuti. Sbucciate le patate e tagliatele a dadini con le carote, tagliate i fagiolini a tocchetti di 2 cm. Rompete le uova in una ciotola, sbattetele e incorporatevi la ricotta per ottenere un composto omogeneo. Aggiungete le verdure lessate, i pisellini scolati e sciacquati, metà parmigiano, 5 foglie di basilico spezzettato con le mani, sale, pepe e amalgamate con cura. Spolverizzate con un cucchiaio di pangrattato una teglia prima unta d’olio e versatevi l’impasto. Mescolate il parmigiano e il pangrattato rimasti e cospargete in superficie. Fate cuocere il tortino in forno preriscaldato a 180° per 40 minuti. Toglietelo, lasciatelo riposare per 1 minuto, quindi servitelo. 

domenica 28 luglio 2013

Pensieri: Saluto



La Repubblica -ha aggiunto una foto del 28 luglio 2013 sul suo diario.
Lutto nella musica: addio a J.J. Cale, il chitarrista che scrisse la celebre 'Cocaine' http://larep.it/13mudbC


 Buona serata a tutti

Pensieri: Saluto


Carpe Diem - foto di Semplicemete ELY.

“L’estate è la stagione più breve e più intensa dell’anno, quella delle grandi avventure o dei grandi amori, della libertà e degli eccessi, quella dei cambiamenti e delle rivoluzioni.
Ognuno di noi vive almeno un’estate indimenticabile, un’estate che gli cambia la vita.”

Antonio Curnetta

Buona Domenica a Tutti!

Lo Sapevate Che: Grido Alla Vita...



Se del gemito primordiale
t’hanno elargito carica, altresì
concedi a tutte le creature
Il diritto al loro arbitrio, poiché
di giungere non chiesero.
Sacro è il fine che non imposero.
Preservi tepore il grembo pregno.
Non s’avvinghi gelido strumento,
di fauci ineludibili, ad estirpare.
Nell’accolto seno, giunse tempesta,
abnegazione fu pretesa e imposta.
Chiediti qual diritto, quale ragione
può esorcizzare il suo grido all’essere.
Non bendar l’occhio: guarda.
Tenero corallo, lo scomodo fardello.
Non occludere l’udito: ascolta.
Non s’ode del fuscello un sol lamento.
Fermi la pietà, gli alibi illusori.
Domini l’amore su aberranti ragioni
e, a quel vagito, indulto sia concesso.

Rita Veloce – I Colori Del Vento

Lo Sapevate Che: Cambiar la macchina...


- La prossima settimana cambiamo la macchina
- Con che cosa?
- Bah, con una cosa qualsiasi

Il Parco Macchine un giorno era formato da alberi a camme secolari, distributori ad alto fuso e una foresta  di rate impenetrabili. Oggi non è più così. Le case automobilistiche, quelle che hanno fiducia in se stesse
Le proprie macchine se le ricomprano e le stoccano a milioni aspettando il nuovo boom. Le altre case emigrano o cominciano la vendita porta a porta, con estrema attenzione alle fiere di paese. Ma l’auto mobile qual piuma al vento? Roba del secolo scorso. Le sirene che vi portavano  sognanti nelle concessionarie restano solo sulle ambulanze. Il trend attuale è petrolio contro cibo. Bene per il petrolio, se ne consumerà di meno e servirà per l’illuminazione quando sarà crollato tutto. Se invece siete ottimisti, mettete in lista la vostra auto da Sotheby’s per le aste di modernariato.

www.massimobucchi.com – Venerdì di Repubblica 26-7-13

Parlando di Gazpacho....


Gazpacho Andaluso


Per 6 persone

500 di pomodori, 1 peperone, 1 cetriolo, 100 gr. di mollica di pane, 3 cucchiai di olio di oliva, 2 cucchiai di aceto, 1 cipollotto, latte sale. ( per accompagnare: 1 peperone, 1 cipolla, 2 uova sode, 2 carote, 2 gambi di sedano.

Pelate i pomodori e privateli dei semi, quindi metteteli nel frullatore insieme al peperone, al cetriolo e al cipollotto, tutto a pezzi.
Frullate bene, unite il pane bagnato in un poco di latte, frullate ancora fino ad avere una crema omogenea.
Se necessario salate poi condite con olio e aceto. Versate il composto in una zuppiera capace e mettetela in frigo sino al momento di servire.
Accompagnate con le verdure tagliate a filetti e le uova a spicchi.




Gazpacho Messicana

Per 6 persone

2 peperoni rossi grigliati, 1 peperone rosso, 4 pomodori grossi maturi, 2 scalogni, 1 cucchiaio di aceto rosso, 1 dl di olio, 1 cetriolo, 2 spruzzate di salsa Tabasco, sale, pepe.

Privare i peperoni grigliati di pelle, nervature bianche e sementi. Tagliarli a fettine e metterli in un mixer. Unire il peperone rosso, lavato e pulito internamente di filamenti bianchi e semini, i pomodori lavati, pelati, ridotti a tocchetti ed eliminati dei semi, l’olio, il cetriolo pelato e ridotto a fettine, gli scalogni puliti e affettati l’aceto, la salsa Tabasco, una grattata di pepe, sale q.b. Frullare bene il tutto. Sistemare in un contenitore coperto in frigorifero almeno per un paio d’ore. Servire con fettine di uova sode, mais lessato, peperoni verdi a fettine, avocado a dadini, o altre verdure a vostro piacimento.


Gazpacho Indiana

Per 6 persone

4 manchi maturi ma sodi, 1 cucchiaio e ½ di aceto di vino bianco, 1 cucchiaio e ½ di succo d’arancia, 1 cucchiaio e ½ di succo di pompelmo, 1 cucchiaio e ½ di succo di lime, 2 cucchiai di zucchero, 20 code di gamberoni, 1 cetriolo, 1 cipolla rossa, 1 peperone, olio, sale, pepe. Per accompagnare crostini di pane grigliati.

Sbucciare e privare del nocciolo tre manghi e frullarli in un mixer insieme a tutti i succhi di agrumi fino ad ottenere una purea liscia e omogenea. Aggiungere lo zucchero e l’aceto, regolare di sale, pepe e conservare al fresco. Scottare i gamberi per 4 minuti in acqua bollente, leggermente salata, scolarli e privarli del carapace. Fare raffreddare. Tagliare a dadini la polpa dell’ultimo mango pelato, la cipolla rossa, il cetriolo, il peperone e unirli alla purea di mango, insieme alle code di gambero. Servire freddo con crostini di pane grigliato

sabato 27 luglio 2013

Pensieri: Saluto


Sulle Strade Del Cuore

Il perdono è la qualità del coraggioso, non del codardo. Mahatma Gandhi

Buona giornata a tutti

Lo Sapevate Che: Guardare Le Crepe Sottili...

….
Per quanto ognuno di noi cerchi di estraniarsi dal presente, di chiudersi nel suo bozzolo, di starsene al riparo accucciato fra i suoi, di pensare alla salute, la realtà brutale lo investe e lo travolge. Non c’è più sfera del privato che, come tale, non si degradi nell’egoismo gretto: inutile nascondere la testa sotto la sabbia, chiudere gli occhi per non vedere. Ad ogni risveglio, ad ogni contatto, la violenza ci aspetta, esplosiva o latente, gravida di veleni, velleitaria e inafferrabile. La violenza è in noi, e tutti ne siamo contaminati.
Siamo ridotti ormai a destarci dal sonnambulismo solo quando crepitano le pistole, quando i bersagli illustri richiamano curiosità morbose e passeggere. Sembra che i morti servano ad alimentare le cronache, ma non pesino sulla coscienza di ciascuno. Sgomenta il mitra, abbiamo orrore del sangue, ma l’aggressività esasperata dalla lotta per la vita fermenta di continuo nelle nostre società e le educa alla sopraffazione beffarda, al culto della forza e dell’astuzia. L’uomo ideale non è più quello educato, giusto, probo, ma l’esperto di Karatè, il dritto che piazza i bidoni, il prendono bello che fa strage i assegni a vuoto e di cuori infranti, o anche solo il piccolo prepotente che non rispetta il codice della strada o gli obblighi tributari.
Tutti invocano maggior libertà per farne un pessimo uso, ignari che la libertà è un punto di arrivo, una lenta conquista che si attua spezzando si le catene, ma costruendo al tempo stesso, dentro di sé, gli incavalcabili divieti della moralità: quel senso del dovere che è più severo di cento custodi in divisa.
….

Luigi Firpo – Cattivi Pensieri

Delizia del Palato...



Macedonia di Frutta e Quenelle di Ricotta al Miele d'acacia

Per 4 persone

350 gr di ricotta, 200 gr di frutta mista di stagione, foglioline di menta


Lavare accuratamente la frutta e tagliarla a fettine. Disporre al centro di ciascun piattino da portata 3 quenelle di ricotta e alle estremità esterne di ognuna una fogliolina di menta, infilata leggermente sotto la ricotta, distribuire tutto intorno alla ricotta la frutta tagliata, secondo la vostra fantasia. Cospargere con un cucchiaino di miele fatto scendere a filo sulla ricotta. 

Fa Caldo: Piatti Freddi...


Insalata di Riso ai Frutti di Mare

Per 6 persone

350 gr di riso parboiled, 350 gr di canestrelli, 10 canocchie, 350 gr di totani, 350 gr di mazzancolle, 350 gr  di polipetti, 350 gr di seppioline, una bustina di zafferano, 300 gr di pomodori maturi, vino bianco secco, erba cipollina, olio, sale, pepe-

Sciacquate bene i canestrelli, metteteli in un largo tegame con mezzo bicchiere di vino e fate aprire i gusci a fuoco vivace, poi spegnete il fuoco.

Pulite i polipetti, i totani, le seppioline, eliminando le interiora contenute nella sacca, il becco e gli occhi contenuti nei tentacoli. Lavateli e lessateli per 15 minuti. Unite le canocchie e dopo 3 minuti, le mazzancolle. Cuocete per altri 4 minuti. Scolate i molluschi, tagliate a pezzetti i tentacoli e ad anelli le sacche, poi metteteli in una terrina, assieme ai canestrelli, e alle mazzancolle sgusciate e alle canocchie, un pizzico di sale e pepe e 5 cucchiai d’olio, i pomodori lavati e tagliati a tocchetti e l’erba cipollina tagliuzzata. Lessate il riso in acqua bollente, leggermente salata, a cui avrete aggiunto lo zafferano. Scolatelo al dente e raffreddatelo velocemente sotto l’acqua corrente. Mescolate il riso con gli ingredienti nella terrina, condite con 3 cucchiai d’olio, aggiustate di sale e pepe e servite.


Zuppa Fredda alla Castigliana

Per 4 persone

Un chilo di pomodori maturi, 250 gr di pane a cassetta, 4 cucchiai d’olio, 2 cucchiai di aceto, uno spicchio d’aglio, foglie di menta, cubetti di ghiaccio, sale, pepe in grani, crostini di pane fritti, dadini di cetriolo.

Togliere la crosta dal pane a cassetta, e mettere a bagno la mollica per pochi minuti, poi toglietela e strizzatela. Mondate, lavate e tagliate a pezzi i pomodori. Metteteli nel frullatore, insieme al pane strizzato. Frullate fino ad ottenere una preparazione omogenea e cremosa. Versate questa crema in una terrina, profumate con un abbondante cucchiaio di menta tritata. Conditela con l’olio, l’aceto, sale e pepe macinato al momento. Mescolate bene, lasciate cadere nella crema ¾ di lt di acqua. Aggiungete alcuni cubetti di ghiaccio e mettete in frigorifero per dieci minuti. Servite la zuppa , fredda, accompagnandola con una ciotola di crostini di pane firtti e una ciotola di cetrioli, tagliati a cubetti..


venerdì 26 luglio 2013

Pensieri:: Saluto


Sulle Strade Del Cuore
L'ossigeno che tiene in vita la tua anima è la volontà di realizzare i tuoi sogni.

M. Gramellini

Buon Fine Settimana a Tutti!

Pensieri: Saluto

Sulle Strade Del Cuore

Il nostro sesto senso ci manda sempre dei segnali quando qualcuno non è sincero con noi. Il problema sono tutti gli altri sensi che a volte fingono spudoratamente di non accorgersene.

Paola Felice

Buona giornata a tutti!

Lo Sapevate Che: Psicostimolanti Rischiosi....


Psicostimolanti Simili Alla Cocaina Ed Energy Drink
Dagli Effetti Rischiosi

I cognitive enchancers (CE) sono un gruppo eterogeneo di farmaci utilizzati per aumentare le normali capacità cognitive. Questo nome, se ha contribuito alla fortuna dei CE più gettonati, le amfetamine, migliorano l’efficienza cognitiva indirettamente, agendo su processi non cognitivi, come il tono dell’umore, l’impulsività, la motivazione, lo stato di allerta. Per questo motivo, i CE non aumentano le facoltà cognitive individuali normali. Ne migliorano l’efficienza solo se ridotta da fattori estrinseci, come la fatica, la mancanza di basso tono del’umore.
Questi Ce sono prescrivibili per specifiche condizioni morbose (le amfetamine e il metilfenidato per l’ipercinesi del bambino; il modafinil per la narcolessia) e il loro uso come Ce è illecito (amfetamine e metilfenidato). Negli USA, questi farmaci, ottenuti illegalmente attraverso Internet, sono utilizzati dal 2,4-4,4 % degli studenti delle superiori e dal 7% degli universitari, con punte fin al 16% in certi camous.
Nonostante la ragione adotta per l’uso dei CE sia il miglioramento delle prestazioni scolastiche (study-drug), circa il 50 % degli studenti li usa a scopo ricreazionale. Sono infatti psicostimolanti, che condividono con la cocaina lo stesso meccanismo d’azione, la capacità di stimolare la dopamina cerebrale. Come per la cocaina, la via preferenziale di assunzione è quella intranasale, via che permette il rapido ingresso del farmaco nel sangue e ne aumenta gli effetti psicostimolanti, ma anche la capacità di indurre dipendenza e disturbi del comportamento potenzialmente simili a quelli indotti dall’uso di cocaina. Gli psicostimolanti hanno quindi u elevato rapporto rischio/beneficio e questo, al di là degli aspetti legali, ne prescrive l’uso come CE.
Ma nella categoria dei CE: si trovano, a torto o, raramente, a ragione, una  serie di altri farmaci, presenti in preparati ottenibili in farmacia senza prescrizione (OTC) o di vari Energy drink. Tra questi, il più comune è la caffeina, con proprietà stimolanti distinte da quelle dei CE psicostimolanti e privo di proprietà assuefacenti (addictive) ma che può dare effetti collaterale ad alte dosi (tachicardia, eztrasistolia, insonnia). Altri CE sono i derivati del piracetam (nootropi), la fofatidilserina, l’acetil-L-carnitina, alcuni fitoterapici (iperico, gingko).
La diffusione dei CE presso i soggetti normali ha un risvolto etico. Il loro uso comporta il rischio di medicalizzare la mente e di trasformare la nostra società in quella immaginata da Aldous Huzley ne “Il Mondo Nuovo”, dove i cittadini sono felici grazie al Soma, un farmaco gratuito per tutti fin dall’infanzia.

*Università di Cagliari- Gaetano di Chiara *- La Repubblica – 18-6-13

Lo Sapevate Che: Elogio delle Acciughe...


Come L’Artusi Breve Elogio Del Consumo
Delle Acciughe

La moderna dietetica si è umanizzata, almeno in termini di prevenzione, e consiglia quasi a volontà verdure e frutta ma anche il pescato o i prodotti di acquacoltura.
Gli italiani sono stati fra i più modesti consumatori di pesce in Europa ma la situazione è migliorata e i nutrizionisti propongono ai loro pazienti di consumare pesce “almeno” due volte a settimana.
Le difficoltà economiche del momento contribuiscono poi ad orientarsi verso il cosiddetto “pesce povero”, peraltro gustoso e nutriente rispetto ad altri pesci più costosi ma meno ricchi di quegli acidi grassi (in particolare gli “omega 3” ) che ormai affollano gli stigli delle farmacie come integratori di lusso.
Al riguardo, ricorderò come l’Artusi ne presagisse i meriti, quando gli omega 3 erano ancora sconosciuti, con un elogio alle “acciughe alla marinara” (…”più appetitose in umido con un battutino d’aglio, prezzemolo, sale, pepe e olio; quando sono cotte si aggiunge anche un po’ d’acqua mista a aceto”). Per i patiti delle calorie va precisato che la parte commestibile delle acciughe fornisce un numero di calorie davvero modesto, meno di 100 kcal per 100 grammi di prodotto, quindi un antipasto o un “secondo” raccomandabili per chiunque abbia dei problemi di sovrappeso. Vista la descrizione del battutino non c’è da preoccuparsi neppure delle calorie del poco olio necessario, dato che sarà poi l’aceto a caratterizzare il piatto.
Questo è solo un esempio di come prevenzione dietetica e gastronomia potrebbero andare più spesso a braccetto, mitigando l’insofferenza causata dall’eccesso di proibizioni.
Non per stupire ma per informare i lettori, concluderei dicendo che anche un fritto di pesce, fatto a regola d’arte, non oltre il punto di fumo, può allietare qualche pranzo particolare senza ingiustificati timori per il fegato.
edeltoma@gmail.com  - La Repubblica-Salute-9-7-13


Oggi Pesce!...


Gravlax (Salmone)

Per 12 persone

Un salmone di 2 kg o un pezzo di salmone dello stesso peso ,sale marino grosso 60 gr, zucchero di canna gr 30, 1 cucchiaio di pepe bianco in grani, 1 cucchiaio di aneto, o finocchietto , tritati. Per la salsa 2 cucchiai di senape forte, 2 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di aceto, 4 cucchiai di aneto tritato, un bicchierino di cognac, olio 1 dl.

Chiedete in pescheria di sfilettarvi il salmone, lasciando i due filetti interi e la pelle squamata. A casa, asciugatelo senza lavarlo. Con una pinzetta eliminate le spine rimaste. Spargete la metà del sale in una pirofila e posatevi sul lato della pelle, un filetto di salmone. Unite l’aneto al pepe pestato e allo zucchero di canna. Versate il tutto sul filetto e spruzzate con il bicchierino di cognac. Posatevi l’altro filetto, con la pelle che rimanga esterna. Coprite con il sale rimasto e chiudetelo con carta d’alluminio. Sistemate un peso sul pesce  e mettetelo in frigorifero per 2 giorni. Eliminate il condimento, tagliate a fettine sottilissime (senza pelle) e servite con pane nero imburrato e con la salsina: mescolate in una ciotolina la senape con l’aceto e lo zucchero. Unite l’aneto tritato e versate l’olio a filo, mescolando con un cucchiaio.

 n.b. La stessa ricetta si può anche fare usando altri filetti di pesce: con filetti di ricciola, spigola o gallinella (pesci un pò meno grassi del salmone)



Sgombri al Cartoccio

Per 4 persone

gr 800 di sgombri, 2 cipollotti, 2 carote, 1 peperone giallo, 1 rosso, 1 verde, prezzemolo, aglio, olio, sale, pepe.

Lavate, pulite e asciugate gli sgombri. Tagliate a rondelle i cipollotti, raschiate le carote, tagliatele a listerelle, pulite i peperoni, privateli dei semi, tagliateli a listerelle sottili. Mettete le verdure in un tegame con un po’ d’olio, e fatele appassire a fuoco dolce per 10 minuti. Salate e pepate. Preparate un trito di prezzemolo e aglio e riempite i pesci. Adagiateli su un foglio di carta da forno, ricopriteli con le verdure, insieme al loro fondo di cottura. Richiudete il cartoccio e passatelo in forno già caldo a 180° per 20 minuti. Sfornate il cartoccio e servite.


giovedì 25 luglio 2013

Pensieri: Saluto


Marco Castaldo - foto di Pippo Forever

......per concludere scherzosamente la settimana: Buona serata a tutti!

Lo Sapevate Che: Il Potere Del Sorriso...


 Bellissimo duchi di Cambridge si amano con evidenza e basterebbe questo a dire dell’incanto collettivo che i gesti semplici e dettati dall’amore esercitano sulle moltitudini.
Gesti semplici. Qualcosa che somiglia a quel che accade a ciascuno di noi, quando accade. Il Papa che sale le scale dell’aereo portando la sua valigia, il futuro re d’Inghilterra che carica il piccolo principe in macchina nel seggiolino. Come tutti, e nonostante una condizione che permetterebbe di evitarlo, volendo: perché  se sei abituato così – a portare la tua valigia, a prenderti cura delle persone che ami – fai così anche se sei il Papa, il prossimo re. Milioni di persone esasperate dalla quotidianità esibizione di tronfia protervia di chi concepisce il potere come personale privilegio e capriccio restano quasi senza accorgersene incantate dal dettaglio: di un sorriso obliquo alla moglie che assomiglia a quello di chi riceve un messaggio d’amore sul telefonino, da una scarpa consumata, da una mano che sfiora un panno candido. I tremendamente fotogenici duchi di Cambridge non sono più belli dei loro genitori, forse sì ma che importa: sono innamorati. Uno sguardo alla foto di Carlo e Diana nella stessa posa 31 anni fa restituisce l’immagine di una ragazza fin dal principio e con ragione infelice, di un pinguino rigido in una parte mandata storta a memoria. Il destino poi si incarica di scrivere le storie, e di farle somigliare a ci- che ci si aspetta da loro.
Del Royal baby non importerebbe poi molto, in un’epoca in cui delle monarchie e di ogni genere di dinastia di potere, senz’altro merito della parentela, ne abbiamo avuto tutti abbastanza, spesso pagandone collettivamente alto il prezzo. A far diverso questo evento di globale distrazione estiva è lo stile, la probabilmente inconsapevole potenza dei gesti, la normalità – tiene in braccio suo figlio, che parla sottovoce con sua moglie, che fa l’occhiolino a qualcuno là dietro e non a me, grazie di tutto ma adesso ce ne occupiamo noi, del bambino, grazie davvero, tornate pure a casa. Certo, Kate è splendente coi suoi capelli lunghi mezzo metro, col suo chemisier a pois bianchi in fondo azzurro. Ma anche lei ha la pancia, come tutte le madri di un giorno, anche lei ha fretta di andare e non si volta. Il nome? Vedremo, dice William felice. Chi se ne importa del nome, francamente. La nonna dovrà dire la sua, come in ogni famiglia e in questa di più. Quel che resta – della foto di lui in maniche di camicia, reduce dalla sala parto, e di lei col vestito che tira sul petto – sono gli sguardi, i sorrisi, i gesti fuori controllo che somigliano ai nostri. Due minuti di ricreazione per il mondo intero, perché tutti hanno visto in un secondo la differenza che corre fra chi fa finta, si approfitta, si apparecchia diverso a suon di strafottenza a chi si carica il peso e la gioia di un viaggio nel suo stesso futuro portandolo a mano.
Poi loro restano papi e re, certo. Ma che sia l’amore a fare la differenza in ogni cosa, anche in quelle in cui l’amore sembra che non c’entri – i governi, il potere politico, le istituzioni, i regni – questo l’hanno visto tutti, in quel secondo. E pazienza per chi non lo sa e deride gli ingenui. Non sanno cosa si perdono, cosa si sono persi già. Non sanno da dove chiunque vorrebbe che la storia ripartisse. Facciamo da soli, grazie. Sorriso.

Concita De Gregorio – La Repubblica – 24 Luglio 2013

Pensieri : Saluto


Ottimista Sempre
Come fiori, nasciamo di colori e forme diverse....
cresciamo e cambiamo nel tempo
chi più in alto, chi con colori più sgargianti......
E sono i colori e i profumi, i difetti e le imperfezioni
a renderci unici, a renderci ciò che siamo...
Ma tutti, alla fine, siamo fiori meravigliosi.....

Buona Giornata A Tutti!

Lo Sapevate Che: La Bella e La Scimmia


Il sogno più comune di ogni avvenente ragazza colombiana era, ed è ancora oggi, diventare reginetta di bellezza. Per l’elezione di “Miss Colombia” si scatena un delirio che parte in largo anticipo sulla finale. Sulla spiaggia di Cartagena de Indias sbarca il circo dei rotocalchi e ai bambini in età scolare di Cartagena vengono concesse addirittura due settimane di vacanza. La coroncina posta sul capo della vincitrice è placcata d’oro 24 carati con al centro uno smeraldo, la pietra nazionale, e nel corso dell’anno in cui detiene il titolo Miss Colombia viene persino ricevuta dal presidente della Repubblica.
Ma di concorsi minori ne esistono a centinaia. In ogni luogo dove si tengono, l’arrivo delle aspiranti reginette è un evento molto atteso dalla cittadinanza. La gente della Columbia ha il cuore gonfio del desiderio di lustrarsi gli occhi, compensare il duro vivere quotidiano, dimenticare le violenze, le ingiustizie, gli scandali politici che sembrano non poter aver mai fine. Sono gente allegra, i colombiani, di quell’allegria vitale che nasce come antidoto al fatalismo.
Eppure non è soltanto questo ciò che spiega il proliferare del fenomeno. In America Latina, e in particolare nei paesi del narcotraffico, i concorsi di bellezza sono anche fiere di cavalli di razza, in cui si esibiscono gli esemplari già approdati a una scuderia. Spesso la gara è truccata in partenza: vince la candidata che appartiene al proprietario più potente. Il più grande regalo che si possa fare a una donna è comprarle una coroncina da reginetta, dono che risplende sul prestigio di colui che l’ha prescelta. Così è stato per Yovanna Guzmàn, eletta “Chica Med” quando  era già legata a Wilber Varela detto “Sapone”, uno dei leader del cartello del Norte del Valle. Ma anche quando le cose vanno in questo modo, le ragazze meno fortunate possono
sperare di essere notate dagli altri narcos accorsi per selezionare l’amante del momento, o comunque ritentare la buona sorte nel prossimo concorso.
Persino le ragazzine delle campagne più misere e dei barrios più derelitti cominceranno a prostituirsi allo scopo di raggranellare i soldi per quelle protesi mammarie divenute prerequisito per entrare nelle grazie di un boss, unica prospettiva di riscatto che si trovi alla loro portata. E’ questa la storia narrata da Sin tetas no hay paraìso (Senza tette non c’è paradiso), la serie televisiva colombiana vista e adattata in versioni più edulcorate da mezzo mondo, ma all’origine basata su un rigoroso reportage condotto da Gustavo Bolivar Moreno nel Dipartimento meridionale di Putumayo, tradizionale zona di coltivazione della coca.

Roberto Saviano – ZeroZeroZero 

Lo Sapevate Che: Narcisisti Senza Speranza?...


Innamoratosi della sua immagine riflessa, Narciso, nel tentativo di abbracciarla, si gettò nell’acqua e annegò. Eppure l’amore a volte può fare miracoli

Ho letto nella sua rubrica su D l’articolo Quelli che si amano troppo e non sanno amare.
Il tema mi interessa e mi riguarda da vicino, non solo perché sono uno psicologo e uno psicoterapeuta, ma anche (e soprattutto) perché mi ritengo chiamato in causa personalmente da ciò che lei dice a proposito dei narcisisti. Ritengo infatti di essere portatore in una buona misura di questa “nevrosi”.  Inutile dire che, presa la strada di questo difficile mestiere, mi sono sottoposto a psicoterapie lunghe, faticose e anche di natura diversa, con lo scopo di prepararmi a un lavoro che richiede quanto meno una profonda consapevolezza di sé e dei propri nuclei problematici, mosso anche dalla percezione delle difficoltà che queste caratteristiche causavano, soprattutto nella mia vita di relazione. Ho fatto sicuramente dei passi avanti, ho incontrato la sofferenza e il dolore inespresso, ho preso più confidenza con le mie emozioni, ho aumentato la mia tolleranza alle frustrazioni e migliorato la capacità di gestire sentimenti scomodi, ma il mio narcisismo di fondo è rimasto intatto, come testimonia una vita affettiva sempre precaria e tormentata.
La domanda che le pongo prende spunto dalle ultime righe del suo articolo, dove parlando dei narcisisti, lei suggerisce che da loro “bisogna stare lontani, perché costituzionalmente non sanno amare. E dal narcisismo non guariscono mai”.
Ora le chiedo: se lei fosse uno di questi narcisisti, che cosa farebbe? Come  si comporterebbe, sapendo di essere una persona “da trattare con cautela”, soprattutto sa parte delle donne in cerca di legami affettivi stabili? E se dovesse dare un consiglio a quanti hanno imparato a essere consapevoli e a non farsi prendere troppo la mano cosa suggerirebbe loro? Visto l suo pensiero, secondo cui dal narcisismo non si guarisce (e francamente non so darle torto), forse non li inviterebbe ad andare in terapia. Ma allora non c’è proprio nulla da fare per queste persone, tutto sommato infelici?
G:B:


La sua lettera, che non ho potuto pubblicare interamente per l’insopportabile tirannia dello spazio, mi ha molto commosso per la sua ricerca sincera di una via d’uscita dal narcisismo. E anche se questa via d’uscita fosse preclusa, il fatto di non smettere di cercarla significa già attenuare gli aspetti più sgradevoli e anche infelici del narcisismo.
Tutti nasciamo narcisisti che amano solo se stessi, e gli altri limitatamente alla loro capacità di soddisfare i nostri bisogni. Questo amore di sé è alla base dell’istinto di conservazione ed è particolarmente evidente nella primissima infanzia, dove il bambino ama la madre unicamente perché questa soddisfa le sue necessità. Crescendo, il bambino rivolge la sua libido agli oggetti esterni e alle persone altre da lui, Nel caso del narcisista questo passaggio non avviene o, se avviene, la libido che temporaneamente ha investito gli oggetti esterni viene ritirata e rivolta a sé. Questo processo è definito da Jung: “introversione della libido”, che si riscontra anche nelle persone non narcisistiche quando sono in uno stato di malattia o di vecchiaia.
Non mi chieda che cosa farei io se fossi narcisista. Probabilmente mi rassegnerei come chiunque è costretto a fare se ha una menomazione. E il narcisismo è una menomazione, perché, nello sviluppo psichico, non si è riusciti a investire la libido sugli oggetti esterni, e se ci si è temporaneamente riusciti, la si è subito ritirata per rivolgerla a sé. Non mi chieda neppure un consiglio, perché non so a quale tipo di narcisismo lei appartiene. Infatti, a sentire Freud, le patologie narcisistiche sono molto diverse a secondo che la libido sia rivolta a) al proprio io, b) a quell’io che si vorrebbe essere (ideale dell’io), d) o addirittura alla persona che si ama unicamente perché possiede le prerogative che mancano al proprio io per raggiungere il suo ideale.
Esiste una terapia? A  questo proposito Freud scrive che: “Al progetto terapeutico si frappone naturalmente l’incapacità di amare del narcisista, che si sottrae alla prosecuzione della cura, per affidare alla persona amata l’ulteriore processo di guarigione, con tutti i rischi connessi alla pesante dipendenza del malato da colei che si è prestata a questo estremo salvataggio. A Questo punto non resta che sperare che l’amore faccia miracoli, e qualche volta li fa.

umbertogalimberti@repubblica.it – Donna di Repubblica – 20-7-13

Ricette Anticrisi: Veloce e Gustose!



Zucchine 

Le estremità sono particolarmente saporite: conservatele anche quando lessate semplicemente le zucchine. Così come potete salvare la polpa quando svuotate le zucchine per utilizzarle come contenitore.
Sbollentate gli scarti in acqua bollente salata per 2’. Poi conservateli in freezer.

Frittelle di cime di zucchina   

Ingredienti: 200 gr di cime di zucchine, 100 gr di farina bianca, 1 albume, 1 cucchiaiata di timo fresco, 100 ml di birra, olio di semi d’arachide, sale.
In una ciotola preparate la pastella con la farina, 100 ml di acqua fredda, la birra e un cubetto di ghiaccio. Montate a neve l’albume con un pizzico di sale e unitelo delicatamente alla pastella. Lavate i torsoli delle zucchine, tagliateli a julienne, poi incorporateli alla pastella unendo anche le foglioline di timo. Scaldate in una casseruola l’olio di semi e tuffate il compsto a cucchiaiate, non più di 4 o 5 alla volta. Scolate le frittelle quando saranno gonfie e fatele asciugare su carta assorbente da cucina. Servitele subito calde, appena cosparse di sale.

Piccole bavaresi di zucchine con salsa piccante  

Questa bavarese può essere preparata con tutti gli scarti di zucchine che avete a disposizione al momento, le cime sono fondamentali, ma anche la buccia o il cuore delle zucchine con i semi possono essere utilizzati.

Ingredienti : 300 gr di scarti di zucchine, 200 gr di pomodorini, 1 scalogno, 1 spicchio d’aglio, 1 albume, 1 ciuffo di cerfoglio, 150 ml di panna fresca, 5 gr di agar agar, olio evo, tabasco sale.

Tagliate a pezzetti le cime delle zucchine e tutti gli altri scarti, mondate e affettate lo scalogno. Mettete tutto in una casseruola, aggiungete 1 cucchiaio di olio e ½ bicchiere d’acqua e fate stufare a fuoco basso fino a quando le verdure saranno cotte e asciutte. Frullate il composto unendo anche il cerfoglio e l’agar agar, sciolto in pochissima acqua bollente, poi lasciatelo intiepidire. Montate separatamente l’albume e la panna, poi incorporateli delicatamente al composto. Suddividetelo negli stampini appena inumiditi con acqua fredda, metteteli in frigorifero per un paio d’ore. Nel frattempo sbollentate i pomodorini per 2’ in acqua bollente, scolateli e sbucciateli. Appoggiate le bucce sulla teglia del forno e fatele cuocere a 180° fino a quando saranno croccanti. Frullate la polpa dei pomodori con l’aglio, unite qualche goccia di tabasco ed emulsionatela con l’olio. Infine sformate le bavaresi, cospargetele con le bucce di pomodorini al forno e servitele accompagnate con la salsa piccante.


Cucinare senza sprechi – Andrea Segrè

mercoledì 24 luglio 2013

Pensiei: Saluto


Sulle Strade Del Cuore
L'anima tua è l'intero mondo.

(Hermann Hesse)

Buona serata a tutti!

Pensieri: Saluto



Ottimista sempre -


Chi possiede coraggio e carattere, è sempre molto inquietante per chi gli sta vicino.

Hermann Hesse

Buona Giornata a Tutti!


Lo Sapevate Che: Errori Al Bisturi...


Gli Errori Al Bisturi E I Camici Infilzati
Dai Rimborsi D’Oro

L’Assicurazione per risarcire i danni diventa obbligatoria da agosto.
Ma i chirurghi insorgono

Roma. Il seno è asimmetrico? Il naso ancora troppo grosso? Questa volta il chirurgo me la paga. E così fioccano le denuncie di richiesta danni.
Lo scontro tra dottori e pazienti agguerriti, si inasprisce in vista dell’entrata in vigore, il 13 agosto prossimo, del decreto che sancisce l’obbligo di assicurazione per tutti i professionisti (si tratta del P.p.r. 138/2012). Sulle barricate ci sono i chirurghi plastici tra i più bersagliati (oltre a ortopedici e ginecologi) della categoria: “La situazione a cui saremo costretti è allucinante” sostiene Mario Pelleceravolo, vicepresidente dell’Associazione italiana chirurgia plastica estetica. “I giovani non si potranno permettere costi assicurativi così alti e saranno costretti a smettere di lavorare”. Oggi, infatti, le denunce per danni sanitari sono circa 30 mila l’anno quasi il triplo di dieci anni fa. Molte compagnie, secondo Aicpe, si rifiutano di sottoscrivere polizze e le poche che lo fanno alzano i premi a dismisura: 15 mila euro circa con una franchigia però che può andare da 25 a 50 mila euro. “Su 10 richieste di sanno solo 1 risulta giustificata” prosegue Pelleceravolo. “Negli altri 9 casi di denuncia il medico è comunque costretto ad avvertire l’assicurazione che dopo due richiami disdetta la polizza”. Secondo l’Associazione per i medici accusati ingiustamente di malpractive, l’80 per cento dei processi si risolve con l’assoluzione. Più spesso si chiude con un patteggiamento in cui si devono comunque sborsare le spese processuali. Aicpe chiede, inoltre, l’inserimento della deterrenza per chi fa causa senza valido.
“I costi sono alti perché l’entità dei risarcimenti è altissima anche milioni di euro nei casi estremi” replica Roberto Manzato, direttore centrale dell’Ania. Che aggiunge: “Continueremo a chiedere al legislatore di intervenire per mitigare il rischio clinico. Sono sette anni che aspettiamo le tabelle uniche per la valutazione del danno biologico che ad oggi sono diverse nelle diverse Regioni”.

Livia Ermini – 19-7-13