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sabato 2 febbraio 2013

Lo Sapevate che: Il Conto In Banca.....


Conto In Banca,
Ma Quanti Fogli Devi Firmare?

Apprendo da una statistica (una delle tante) che nei Paesi
Progrediti la totalità dei cittadini ha aperto un conto
In banca: in Italia, solo due su tre. Immagino comunque che a molti, fra voi che mi leggete sarà capitato una volta o l’altra di aprirne uno. E’ capitato anche a me. Si è accolti con molta cortesia,  come è prevedibile. E poi sia avviano le procedure. Non molto complesse, di solito. Ma con una particolarità piuttosto curiosa: i fogli di carta che bisogna firmare sono moltissimi. Dieci? Venti? A chi firma sembrano centomila. E qui viene la stranezza dell’operazione: si firma senza leggere quel che si firma.
E’ perfettamente normale che il futuro cliente (me compreso) non senta il desiderio di legger: se non altro, per congenita pigrizia. Il carattere tipografico, oltre tutto è piccolo, per leggere bisogna inforcare gli occhiali. Ma non esigono la lettura neanche gli addetti ai lavori. E allora?
Segnalo il fatto perché, come accade coi fatti di questo genere, induce a qualche riflessione. Chi ha inventato la trafila dei documenti non ha evidentemente alcuna cognizione della vita pratica: ha quel che si dice una mentalità burocratica. Richiede la molteplicità dei documenti, con implicito obbligo della firma, per coprirsi le spalle. Ma che importa? Se nascerà qualche problema potrà sempre dire che lui, il suo dovere, lo ha fatto. Di tutto il resto non gli importa nulla. Orbene: se il fenomeno di cui qui ci occupiamo accadesse solo in banca, nelle occasioni tutto sommato rare in cui apriamo un conto, pazienza. Ma quante altre volte la burocrazia di questo nostro Stato malandato e caotico ripete gli stessi errori? E quanto grande è il danno che queste procedure infliggono, sommate insieme, alla nostra vita pratica?
Per finire, una curiosità: Sarà in vigore un’analoga procedura, in quei fortunati Paesi in cui la totalità dei cittadini dispone di un conto in banca? Penso proprio di no.
Piero Ottone – Venerdì di Repubblica 25 – 01 -13

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