Professori
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Ai bambini molto piccoli e molto arrabbiati – annoiati, mal mostosi, dispettosi, a volte persino feroci – giova in genere più della terapia farmacologica (o almeno tanto quanto) una sincera rieducazione all’autogestione del malumore. Che è legittimo, spesso – il buonumore. Ho amato le sessioni di lavoro di Bruno Tognolini, poeta e menestrello di rime solo in apparenza per bambini. Conosco adulti anche celebri e stimatissimi che usano al posto del Maalox la sua filastrocca Mal di pancia calabrone contro la gastrite. L’ho visto lavorare come un pifferaio magico, incantando classi d’asilo improvvisamente ammutolite dalla cantilena dei suoi versi. Conosco il potere terapeutico delle Rime di rabbia, cinquanta invettive che da bambino mio figlio Bernardo ha imparato a memoria (non tutte, ma quasi) senza che nessuno gliele insegnasse, così da mettermi al riparo da un’eventuale futura ipotesi – a suo danno o giovamento – di dismemoria. Se uno impara a cinque anni tutti i nomi dei quattrocentocinquanta Gormiti e le poesie che gli piacciono a memoria è chiaro segno che per accendere l’interesse bisogna prima attivare una passione. La disciplina (e l’ordine, e la pulizia) di conseguenza. La preferita, tra tutte, è stata la numero 48:
la Rima della rabbia giusta, che per condivisione qui trascrivo. Raccomando di leggerla ad alta voce, anche piano.
la Rima della rabbia giusta,
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Rima della rabbia giusta
Tu dici che la rabbia che ha ragione
E’ rabbia giusta e si chiama indignazione
Guardi il telegiornale
Ti arrabbi contro tutta quella gente
Ma poi cambi canale e non fai niente
Io la mia rabbia giusta
Voglio tenerla in cuore
Io voglio coltivarla come un fiore
Vedere come cresce
Cosa ne esce
Cosa fiorisce quando arriva la stagione
Vedere se diventa indignazione
E se diventa, voglio tenerla tesa
Come un’offesa
Come una brace che resta accesa in fondo
E non cambia canale
Cambia il mondo.
Concita De Gregorio – Io Vi Maledico
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