Possono creare problemi agli obesi e favorire le malattie del benessere, aterosclerosi e infarto. Cosa sono i trigliceridi? Sono i normali grassi presenti negli alimenti. Il grasso dell’olio e del burro (dal punto di vista chimico) è un trigliceride, cioè una sostanza che deriva dall’unione della glicerina con acidi grassi. La digestione, l’assimilazione e il trasporto degli acidi grassi nell’organismo sono fenomeni molto complessi. Per semplificare, possiamo dire che l’organismo utilizza questi grassi in parte come serbatoio di energia, in parte li deposita (rappresentano l’adipe presente nei tessuti); in parte circolano nel sangue e possono (in caso di percentuale elevata) diventare una importante causa di aterosclerosi e di alterazioni del sistema cardiovascolare. Un uomo normale, adulto e non obeso, ha presente nel suo organismo circa 15 chili di trigliceridi. Di conseguenza, quando facendo l’esame del sangue, risulta che i trigliceridi sono presenti intorno ai mg 200 per decilitro di plasma, non c’è motivo di preoccupazione. Quando sono presenti tra mg 200 e 500, il rischio di malattia cardiovascolare aumenta notevolmente. Quando raggiungono e superano i mg 1000, occorre prendere severi provvedimenti.
Quindi in caso di trigliceridi troppo alti e nei soggetti in soprappeso, bisogna instaurare una dieta dimagrante e potenziare l’attività fisica, senza sottoporre l’organismo a particolari stress. Sono consigliate passeggiate a piedi per almeno 45 minuti al giorno, bicicletta, ginnastica da camera, nuoto. Occorre inoltre ridurre drasticamente l’assunzione di alcol e aumentare la presenza di fibre vegetali (frutta, verdura, legumi, cereali integrali) nei pasti quotidiani. Anche i grassi di origine animale vanno ridotti (carni grasse, panna, salumi, formaggi). L’olio d’oliva, invece, in dosi contenute, costituisce un condimento soddisfacente. Il pesce (senza sughi) è molto indicato, contiene particolari acidi grassi efficaci per normalizzare la componente lipidica (grassa) del sangue. Se la dieta non dà risultati sperati si deve ricorrere alle terapie mediche.
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