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martedì 25 ottobre 2011

Il Calcio Nelle Ossa

E’ importante sin da giovani essere preparati ad accumulare nel proprio corpo questo elemento importante, onde evitare nella vecchiaia la terribile malattia dell’osteoporosi, che in particolare colpisce soprattutto le donne dopo la menopausa. E’ una malattia subdola che si sviluppa lentamente e una persona quasi non si accorge di essere in una situazione grave se non quando improvvisamente si trova con le ossa, femore e vertebre rotte.
Causa principale la riduzione della componente minerale, costituita essenzialmente da sali di calcio, e il tessuto osseo che diventando fragile rende lo scheletro molto precario alle rotture.
Nelle donne dopo la menopausa, cessando la disponibilità di ormoni ed altri elementi che non intervengono più nel processo di fabbricazione e del ricambio del tessuto osseo, il rischio della malattia è molto alto.
La prevenzione alla malattia deve quindi iniziare da giovani, seguendo delle sane abitudini di vita naturalmente se necessario, coadiuvate da accertamenti clinici e controlli medici.

         Le ossa richiedono sempre nell’alimentazione quotidiana il calcio e molti cibi abbondano di questo minerale: il latte, lo yogurt (anche scremato), i formaggi tra i quali il parmigiano, il pecorino, il caciocavallo, la fontina. Il pesce, particolarmente quello dei nostri mari “il pesce azzurro”, quale sarde, acciughe, sgombro. Il tuorlo delle uova, tra le verdure i vari tipi di cavoli, i broccoli, le cime di rapa, le bietole, gli spinaci, i legumi come i fagioli e la frutta secca.

         Fare sì che il proprio corpo ( e in particolare la faccia e le braccia ) possa utilizzare al massimo della luce del sole. Ciò per favorire la fabbricazione della vitamina D, elemento molto importante per l’assorbimento del calcio nelle ossa.

         Non fumare, evitare se possibile gli alcolici, non bere molti caffè.

         Fare una moderata e costante attività motoria perché la mancanza di sollecitazione alle ossa fa perdere più calcio di quanto ne assimilano; perché l’esercizio fisico aiuta i muscoli ad essere forti per aiutare e sostenere lo scheletro.

Il calcio che serve al nostro corpo ogni giorno, può variare a seconda che il nostro corpo si trovi in particolari circostanze:
Durante la gravidanza, 1.500 mg
Durante l’allattamento, 2000 mg
Durante l’infanzia, 400-700 mg
Durante l’adolescenza, 1.000-1.300 mg
Per la popolazione maschile da 30 a 60 anni, 800 mg
Per la popolazione maschile da e oltre 60 anni, 1000 mg
Nelle donne in premenopausa, 800-1000 mg
Nelle donne dopo la menopausa, 1200-1500 mg.

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