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giovedì 4 marzo 2021

Lo Sapevate Che: Paolo Virzì, regista tra i più quotati e innovativi della commedia all’italiana, con suoi film a metà tra impegno e intrattenimento ha saputo rappresentare il cambiamento della società

 

I film, quando vengono completati e visti dalle persone, prendono una propria vita.            Paolo Virzi

 

Biografia

Paolo Virzì nasce il 4 marzo del 1964 a Livorno, figlio di un carabiniere siciliano. Trascorre gli anni dell'infanzia a Torino, prima nel quartiere Santa Rita e poi a Mirafiori Nord, dove frequenta le scuole elementari, per poi tornare a Livorno: passa gli anni dell'adolescenza nel quartiere popolare delle Sorgenti della città labronica.

In questo periodo collabora con alcune filodrammatiche locali scrivendo, dirigendo e interpretando testi teatrali. Dopo le scuole superiori (suo compagno di liceo è Francesco Bruni), si iscrive all'Università di Pisa alla facoltà di Lettere e Filosofia.

Lo studio del cinema e le prime sceneggiature

Successivamente lascia Livorno e si sposta a Roma per frequentare il Centro sperimentale di cinematografia (corso di sceneggiatura, tra i suoi insegnanti ci sono Furio Scarpelli e Gianni Amelio) diplomandosi nel 1987.

Quindi, collabora con Scarpelli alla sceneggiatura del film di Giuliano Montaldo "Tempo di uccidere", ispirato al libro di Ennio Flaiano. Nei primi anni Novanta lavora alla sceneggiatura di "Turné", di Gabriele Salvatores, di "Condominio", di Felice Farina, e di "Centro storico", di Roberto Giannarelli.

Nel frattempo, insieme con lo scrittore campano Raffaele La Capria lavora a un adattamento televisivo dell'opera di Beppe Fenoglio "Una questione privata", diretto da Alberto Negrin.

Il debutto come regista

Nel 1994 debutta come regista con "La bella vita", film interpretato da Massimo Ghini e Sabrina Ferilli (che in un primo momento si sarebbe dovuto chiamare "Dimenticare Piombino"): la pellicola viene presentata alla Mostra del Cinema di Venezia e si aggiudica il Nastro d'Argento, il Ciak d'Oro e il David di Donatello per il migliore regista esordiente.

Per il suo film successivo, "Ferie d'agosto", del 1995, Paolo Virzì può contare su un cast di eccezione, che vede tra gli altri la stessa Sabrina FerilliSilvio Orlando, Piero Natoli, Ennio Fantastichini e Laura Morante: la commedia si aggiudica il David di Donatello.

Nel 1997 Virzì torna al cinema con "Ovosodo", con protagonista Edoardo Gabbriellini: il film vince il Leone d'argento - Gran premio della giuria al Festival di Venezia. Due anni più tardi il regista livornese propone "Baci e abbracci", storia di un gruppo di ex operai che vuole dare il via a un allevamento di struzzi in Toscana.

Gli anni 2000

Nei primi anni Duemila Virzì fonda la casa di produzione Motorino Amaranto e lavora a "My name is Tanino", le cui riprese sono ostacolate dai problemi finanziari del produttore e distributore Vittorio Cecchi Gori: la storia, infatti, viene scritta e riscritta più volte, nel corso delle riprese, proprio per adeguarsi alla carenza di finanziamenti.

Nonostante le difficoltà la pellicola, che ha come protagonista Corrado Fortuna ed è girata tra l'Italia, gli Stati Uniti e il Canada, viene comunque distribuita.

Più semplici sono i lavori per "Caterina va in città", che vede nel cast Margherita Buy (vincitrice del David di Donatello come migliore attrice non protagonista), Sergio Castellitto e Alice Teghil (vincitrice del premio Guglielmo Biraghi).

Nel 2006 Paolo Virzì dirige Daniel Autueil, Monica Bellucci ed Elio Germano in "N (Io e Napoleone)", adattamento per il cinema di "N", romanzo di Ernesto Ferrero (vincitore del Premio Strega nel 2000, che ricostruisce i giorni dell'esilio di Napoleone attraverso gli occhi del suo bibliotecario), mentre due anni dopo si dedica a "Tutta la vita davanti", commedia grottesca ambientata in un call center che mette in scena il lavoro precario. Del cast fanno parte Micaela Ramazzotti (che vince il Premio Kinéo come migliore attrice non protagonista) e Sabrina Ferilli (che si aggiudica un Globo d'Oro, un Ciak d'Oro e un Nastro d'Argento).

Sempre nel 2008, Virzì dirige il film documentario "L'uomo che aveva picchiato la testa", dedicato al cantautore Bobo Rondelli e prodotto dalla Motorino Amaranto, e si vede assegnare il Premio Sergio Leone dal Festival di Annecy, Cinema Italien.

Nel 2009 Paolo Virzì si unisce in matrimonio con l'attrice Micaela Ramazzotti. Nello stesso anno gira "La prima cosa bella", storia di una famiglia dagli anni Settanta ad oggi, con protagonisti Stefania Sandrelli, Marco Messeri, Claudia PandolfiValerio Mastandrea e la stessa Micaela Ramazzotti; la pellicola ottiene ben diciotto nomination ai David di Donatello, vincendo i riconoscimenti per il miglior attore protagonista, la migliore attrice protagonista e la migliore sceneggiatura.

Gli anni 2010

Dopo essere diventato padre di Jacopo, avuto nel marzo del 2010, Virzì nel 2012 dirige "Tutti i santi giorni", con protagonisti la cantautrice Thony e Luca Marinelli.

Nel 2013 viene nominato direttore del Torino Film Festival, mentre un anno più tardi dirige "Il capitale umano", che ottiene un ottimo successo di pubblico, nonostante alcune polemiche legate alla presunta rappresentazione della Brianza che verrebbe effettuata nel film. "Il capitale umano" viene scelto per rappresentare il cinema italiano alle selezioni per gli Oscar del 2015; ottiene poi diciannove nomination ai David di Donatello e ben sette vittorie, tra cui quella per il miglior film, ma anche quattro Ciak d'Oro, sei Nastri d'Argento e il Globo d'Oro, che la stampa estera assegna a quello che viene reputato il migliore film dell'anno.

I suoi lavori successivi sono "La pazza gioia" (2016), "Ella & John - The Leisure Seeker" (2017) e "Notti magiche" (2018). Nel novembre del 2018 si separa dalla moglie e attrice Micaela, ma poco dopo, a febbraio del 2019 annuncia il loro ritorno assieme.

https://biografieonline.it/biografia-paolo-virzi

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