“I film, quando vengono completati e visti dalle
persone, prendono una propria vita.” Paolo Virzi
Biografia
Paolo Virzì nasce il 4 marzo del 1964 a
Livorno, figlio di un carabiniere siciliano. Trascorre gli anni dell'infanzia a
Torino, prima nel quartiere Santa Rita e poi a Mirafiori Nord, dove frequenta
le scuole elementari, per poi tornare a Livorno: passa gli anni dell'adolescenza
nel quartiere popolare delle Sorgenti della città labronica.
In questo periodo collabora con alcune
filodrammatiche locali scrivendo, dirigendo e interpretando testi teatrali.
Dopo le scuole superiori (suo compagno di liceo è Francesco Bruni), si iscrive
all'Università di Pisa alla facoltà di Lettere e Filosofia.
Lo studio del cinema e le prime sceneggiature
Successivamente lascia Livorno e si
sposta a Roma per frequentare il Centro sperimentale di cinematografia (corso
di sceneggiatura, tra i suoi insegnanti ci sono Furio Scarpelli e Gianni Amelio)
diplomandosi nel 1987.
Quindi, collabora con Scarpelli alla
sceneggiatura del film di Giuliano Montaldo "Tempo di uccidere", ispirato
al libro di Ennio Flaiano. Nei primi anni Novanta lavora alla sceneggiatura di
"Turné", di Gabriele
Salvatores, di "Condominio", di Felice
Farina, e di "Centro storico", di Roberto Giannarelli.
Nel frattempo, insieme con lo scrittore
campano Raffaele La Capria lavora a un adattamento televisivo dell'opera
di Beppe Fenoglio "Una questione privata", diretto da
Alberto Negrin.
Il debutto come regista
Nel 1994 debutta come regista con
"La bella vita", film interpretato da Massimo Ghini e Sabrina Ferilli (che in un primo momento si sarebbe dovuto
chiamare "Dimenticare Piombino"): la pellicola viene presentata alla
Mostra del Cinema di Venezia e si aggiudica il Nastro d'Argento, il Ciak d'Oro
e il David di Donatello per il migliore regista esordiente.
Per il suo film successivo, "Ferie
d'agosto", del 1995, Paolo Virzì può contare su un cast
di eccezione, che vede tra gli altri la stessa Sabrina Ferilli, Silvio Orlando, Piero Natoli, Ennio Fantastichini e Laura Morante: la commedia si aggiudica il David di Donatello.
Nel 1997 Virzì torna al cinema con
"Ovosodo", con protagonista Edoardo
Gabbriellini: il film vince il Leone d'argento - Gran premio della giuria al
Festival di Venezia. Due anni più tardi il regista livornese propone "Baci
e abbracci", storia di un gruppo di ex operai che vuole dare il via a un
allevamento di struzzi in Toscana.
Gli anni 2000
Nei primi anni Duemila Virzì fonda la
casa di produzione Motorino Amaranto e lavora a "My name
is Tanino", le cui riprese sono ostacolate dai problemi finanziari del
produttore e distributore Vittorio Cecchi Gori: la storia, infatti, viene
scritta e riscritta più volte, nel corso delle riprese, proprio per adeguarsi
alla carenza di finanziamenti.
Nonostante le difficoltà la pellicola,
che ha come protagonista Corrado Fortuna ed è girata tra l'Italia, gli Stati
Uniti e il Canada, viene comunque distribuita.
Più semplici sono i lavori per "Caterina va in città", che vede nel cast Margherita Buy (vincitrice del David di Donatello come migliore
attrice non protagonista), Sergio
Castellitto e Alice Teghil (vincitrice del
premio Guglielmo Biraghi).
Nel 2006 Paolo Virzì dirige
Daniel Autueil, Monica Bellucci ed Elio Germano in "N (Io e Napoleone)", adattamento
per il cinema di "N", romanzo di Ernesto Ferrero (vincitore del
Premio Strega nel 2000, che ricostruisce i giorni dell'esilio di Napoleone attraverso gli occhi del suo bibliotecario),
mentre due anni dopo si dedica a "Tutta la vita davanti", commedia
grottesca ambientata in un call center che mette in scena il lavoro precario.
Del cast fanno parte Micaela
Ramazzotti (che vince il Premio Kinéo come
migliore attrice non protagonista) e Sabrina Ferilli (che si aggiudica un Globo d'Oro, un Ciak d'Oro
e un Nastro d'Argento).
Sempre nel 2008, Virzì dirige
il film documentario "L'uomo che aveva picchiato la testa", dedicato
al cantautore Bobo Rondelli e prodotto dalla Motorino Amaranto, e si vede
assegnare il Premio Sergio Leone dal Festival di Annecy, Cinema Italien.
Nel 2009 Paolo Virzì si
unisce in matrimonio con l'attrice Micaela
Ramazzotti. Nello stesso anno gira "La prima
cosa bella", storia di una famiglia dagli anni Settanta ad oggi, con
protagonisti Stefania Sandrelli,
Marco Messeri, Claudia Pandolfi, Valerio Mastandrea e
la stessa Micaela Ramazzotti;
la pellicola ottiene ben diciotto nomination ai David di Donatello, vincendo i
riconoscimenti per il miglior attore protagonista, la migliore attrice
protagonista e la migliore sceneggiatura.
Gli anni 2010
Dopo essere diventato padre di Jacopo,
avuto nel marzo del 2010, Virzì nel 2012 dirige "Tutti i santi
giorni", con protagonisti la cantautrice Thony e Luca Marinelli.
Nel 2013 viene nominato direttore
del Torino Film Festival, mentre un anno più tardi dirige "Il capitale
umano", che ottiene un ottimo successo di pubblico, nonostante alcune
polemiche legate alla presunta rappresentazione della Brianza che verrebbe
effettuata nel film. "Il capitale umano" viene scelto per
rappresentare il cinema italiano alle selezioni per gli Oscar del 2015; ottiene
poi diciannove nomination ai David di Donatello e ben sette vittorie, tra cui
quella per il miglior film, ma anche quattro Ciak d'Oro, sei Nastri d'Argento e
il Globo d'Oro, che la stampa estera assegna a quello che viene reputato il
migliore film dell'anno.
I suoi lavori successivi sono "La
pazza gioia" (2016), "Ella & John - The Leisure Seeker"
(2017) e "Notti magiche" (2018). Nel novembre del 2018 si separa
dalla moglie e attrice Micaela, ma poco dopo, a febbraio del 2019 annuncia il
loro ritorno assieme.
https://biografieonline.it/biografia-paolo-virzi
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