Pianeti come mele
Fisico e matematico tra i più grandi di
ogni tempo, Isaac Newton ha dimostrato la natura composita della luce bianca,
ha codificato le leggi della dinamica, ha scoperto la legge della gravitazione
universale, ponendo le basi della meccanica celeste ed ha creato il calcolo
differenziale ed integrale. Nato orfano di padre il 4 gennaio 1643 (ma qualcuno
dice il 25 dicembre 1642) in Woolsthorpe, nel Lincolnshire, sua madre si
risposa con il rettore di una parrocchia, lasciando poi il figlio sotto le cure
della nonna.
E' solo un bambino quando il suo paese
diviene teatro di una battaglia legata alla guerra civile, nella quale dissensi
religiosi e ribellione politica dividono la popolazione inglese.
Dopo un'educazione rudimentale nella
scuola locale, viene spedito all'età di dodici anni alla King's School di
Grantham, dove trova alloggio nella casa di un farmacista di nome Clark. Ed è
proprio grazie alla figliastra di Clark se il futuro biografo di Newton,
William Stukeley, potrà ricostruire molti anni dopo alcune caratteristiche del
giovane Isaac, come il suo interesse per il laboratorio di chimica del padre di
lei, le sue corse dietro ai topi nel mulino a vento, i giochi con la
"lanterna mobile", la meridiana e le invenzioni meccaniche che Isaac costruiva
per divertire la graziosa amica. Malgrado poi la figliastra di Clark sposi
successivamente un'altra persona (mentre lui rimane celibe a vita), fu comunque
una delle persone per cui Isaac proverà sempre una sorta di romantico
attaccamento.
Alla sua nascita, Newton è l'erede
legittimo di una modesta eredità legata alla fattoria che avrebbe dovuto
cominciare ad amministrare una volta divenuto maggiorenne. Sfortunatamente,
durante il periodo di prova alla King's School, diviene chiaro che
l'agricoltura e la pastorizia non sono proprio il suo mestiere. Così, nel 1661,
all'età di 19 anni, entra al Trinity College di Cambridge.
Dopo aver ricevuto la laurea di baccellierato
nel 1665, apparentemente senza particolare distinzione, Newton si ferma ancora
a Cambridge per fare un master ma un'epidemia provoca la chiusura
dell'università. Torna allora a Woolsthorpe per 18 mesi (dal 1666 al 1667),
durante i quali non solo effettua degli esperimenti fondamentali e getta le
basi teoriche di tutti i seguenti lavori sulla gravitazione e sull'ottica ma
sviluppa anche il suo personale sistema di calcolo.
La storia che l'idea della gravitazione
universale gli sia stata suggerita dalla caduta di una mela sembrerebbe fra
l'altro autentica. Stukeley, ad esempio, riporta di averla ascoltata da Newton
stesso.
Tornando a Cambridge nel 1667, Newton
completa velocemente la sua tesi di master e prosegue intensamente
l'elaborazione di un lavoro iniziato a Woolsthorpe. Il suo professore di
matematica, Isaac Barrow, è il primo a riconoscere l'inusuale abilità di Newton
in materia e, quando nel 1669, abbandona il suo incarico per dedicarsi alla
teologia, raccomanda il suo pupillo come successore. Newton diventa così
professore di matematica all'età di 27 anni, rimanendo al Trinity College per
altri 27 con quel ruolo.
Grazie alla sua prodigiosa ed eclettica
mente ha modo di fare anche esperienza politica, precisamente come deputato al
Parlamento di Londra, tanto che nel 1695 ottiene la carica di ispettore della
Zecca di Londra. L'opera più importante di questo matematico e scienziato sono
i "Philosophiae naturalis principia mathematica", autentico immortale
capolavoro, nel quale espone i risultati delle sue indagini meccaniche e
astronomiche, oltre a gettare le basi del calcolo infinitesimale, ancora oggi
di importanza indiscussa. Tra gli altri lavori si annovera "Optik",
studio in cui sostiene la famosa teoria corpuscolare della luce e
"Arithmetica universalis e Methodus fluxionum et serierum
infinitarum" pubblicato postumo nel 1736.
Newton muore il 31 marzo 1727 seguito da
grandissimi onori. Sepolto nell'abbazia di Westminster, sulla sua tomba vengono
incise queste altisonanti e commoventi le parole: "Sibi gratulentur
mortales tale tantumque exstitisse humani generis decus" (si rallegrino i
mortali perché è esistito un tale e così grande onore del genere umano).
https://biografieonline.it/biografia-isaac-newton
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