Il principe dei
caratteristi napoletani
Conosciuto semplicemente come Enzo, è il
fratello maggiore di quattro figli di una normale coppia napoletana. Dopo aver
trovato un lavoro come impiegato alle Poste Italiane, viene scoperto da Eduardo De Filippo che
colpito dalla sua verve comica lo invita a recitare in qualche suo spettacolo.
Da quel momento in poi, Cannavale diventerà uno degli esponenti più alti del
teatro partenopeo, con una lunga carriera iniziata nei varietà di Napoli e che
riscosse un enorme successo. In tutta la sua vita, non ebbe mai un ruolo da
protagonista in una pellicola, né in uno spettacolo teatrale, ma a lui non
importava ed era onorato di essere la spalla comica di grandi nomi del mondo
della cultura cinematografica e non solo. Primi fra tutti: De Filippo con il quale
portò in scena alcuni dei suoi testi più classici, ma anche Aldo Giuffré, che
lo volle nella sua compagnia per: "Fortunato...!"; "Miseria e
nobiltà" (1994); "La festa di Montevergine" (1989) e tante
altre.
Il debutto con De Filippo
Il debutto cinematografico è invece segnato con il film di Giuseppe Amato Yvonne La Nuit (1949) con
l'ormai amico De Filippo, ma anche Totò, Gino Cervi, Frank Latimore e Olga Villi. Suo il ruolo del maggiordomo. Stimatissimo da Vittorio
Caprioli, sarà al suo fianco quando reciterà nel
film Leoni al sole (1961),
diretto da Caprioli stesso, ma anche nello
scostumato L'insegnante (1975)
e L'affittacamere (1976). Ma è
con Nanni Loy che offre il massimo
della sua ricercata comicità. Loy lo
inserisce in: Le quattro giornate di Napoli (1962); Amici miei - Atto III (1985)
con Ugo Tognazzi; e Pacco, doppio pacco e contropaccotto (1993). Ma lavorerà anche con altri grandi registi del
cinema di casa nostra, per esempio, Dino Risi (Operazione San Gennaro,
1966), Francesco Rosi (C'era una volta, 1967, con Sophia
Loren, sua personale amica e spesso compagna di set anche nel
piccolo schermo), Pietro Germi (Alfredo, Alfredo, 1972, con
Stefania Sandrelli e Dustin Hoffman) e Alberto Lattuada (Bianco rosso e..., 1972).
Il successo fra gli Anni Settanta e Ottanta
Con l'arrivo degli Anni Settanta il lavoro
aumenta. Spesso è accanto a un altro bravissimo caratterista, il
compianto Bombolo, mentre altre volte deve
reggere il gioco alla coppia Franco & Ciccio (Stasera mi butto, 1968), a Vittorio De Sica (Trastevere, 1971), a Edwige Fenech e a Tomas Milian. Ettore M.
Fizzarotti, Bruno Corbucci, Steno, Pasquale Festa
Campanile, Mariano Laurenti, Michele Massimo Tarantini, Salvatore
Samperi e Pier Francesco
Pingitore, sono i registi che lo impongono costantemente
nel cast. Fino a quando, arrivano i ruoli più seri. Nel 1988, Giuseppe
Tornatore lo fa recitare accanto a Philippe Noiret in Nuovo Cinema Paradiso, lo stesso anno
vincerà il suo primo e unico Nastro d'Argento come miglior attore non
protagonista per 32 dicembre (1988) e
riceverà la sua prima candidatura ai David di Donatello nella stessa categoria
per La casa del sorriso (1992)
di Marco Ferreri. Il suo ultimo
film, prima di morire, è I mostri oggi (2009)
di Enrico Oldoini.
La carriera in Tv
Televisivamente,
appare invece in numerosi film tv (Il
sindaco del rione Sanità, Bene mio
core mio, Le volpi della notte, Un figlio a metà un anno dopo, Favola,
Ladri si nasce, Francesca
e Nunziata) e miniserie come: Le
avventure di Pinocchio (1972) di Luigi Comencini con Nino Manfredi e Gina Lollobrigida, in cui ha
il ruolo del proprietario del Gambero Rosso; Pazza
famiglia 2 (1996) di Enrico Montesano; Anni '50 (1998)
di Carlo
Vanzina; Tre stelle (1999); L'ispettore Giusti (1999)
di Sergio
Martino; Non ho
l'età (2002). La sua ultima apparizione televisiva è in una
puntata del telefilm I delitti
del cuoco (2010), accanto a Bud
Spencer, spesso suo collega nei film della saga Piedone.
https://www.mymovies.it/biografia/?a=1576
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