Roma nel cuore, nel cuore di Roma
La carriera artistica di Antonello
Venditti, al secolo Antonio, nasce al Folkstudio di via Garibaldi, fucina di molti cantautori dei primi anni '70. Nato
il giorno 8 marzo 1949 a Merano (anche se alcune fonti lo indicavano nato a
Roma in via Zara, quartiere Trieste), Antonello Venditti fu indirizzato
giovanissimo dalla mamma, Wanda Sicardi, professoressa di latino e greco, allo
studio del pianoforte. Ma lo studio troppo accademico dello strumento nonché
una nonna troppo apprensiva, lo spinsero ad abbandonare presto il pianoforte.
Approda al Folkstudio durante gli anni
del liceo (il "Giulio Cesare") inizialmente come spettatore, poi proponendo
un proprio repertorio, le cui canzoni di punta erano "Sora Rosa"
(dedicata alla nonna) e "Roma Capoccia", entrambe scritte all'età di
14 anni. E' durante gli anni del liceo che incontra due futuri artisti: Francesco
De Gregori e l'attore e regista
cinematografico Carlo Verdone, con cui rimarrà sempre grande amico e collaborerà
artisticamente (Venditti ha inciso la colonna sonora di "Troppo forte"
e Carlo Verdone ha suonato la batteria in due album di Venditti,
"Venditti e segreti" del 1986 e "Prendilo tu questo frutto
amaro" del 1996).
Pubblica il suo primo album nel 1972,
"Theorius Campus", in condominio col suo amico di sempre, Francesco
De Gregori, spartendosi le due facciate del disco,
la prima di De Gregori, la seconda di Venditti, nella quale compaiono le già
citate "Sora Rosa" e la più nota "Roma Capoccia".
Vive artisticamente gli anni '70 con
grande fermento e partecipazione pubblicando quasi un album l'anno, e
diventando uno dei maggiori capisaldi della musica d'autore italiana. Bisogna
riconoscere ad Antonello Venditti un grande merito: quello di essere stato il
primo cantautore italiano, a parlare con la musica di politica ("Compagno
di scuola"), di droga e di sesso ("Lilly"), in un periodo
particolare com'è stato quello degli anni '70. Argomenti, questi, che hanno
portato anche a scomode conseguenze per lui. Ricordiamo infatti la denuncia per
vilipendio alla religione di stato nel gennaio 1974 per la canzone
"A Cristo", eseguita in pubblico al Teatro dei Satiri di
Roma, e per la quale Venditti fu processato.
Indubbiamente più romantici e
sentimentali gli anni '80, dove si vede un Venditti che cambia anche per motivi
personali (il matrimonio con l'attrice Simona Izzo, è durato solo 3 anni) e volge la sua attenzione nei
confronti del sentimento. Questo è il periodo della fama: aiutato sicuramente
dalla passione per il calcio e per la sua squadra - la Roma - grazie al
concerto al Circo Massimo con il quale Antonello Venditti festeggia il suo
secondo scudetto e al quale parteciparono 250.000 persone, aumenta
sensibilmente la sua notorietà.
Per l'occasione Venditti scrive
"Grazie Roma" ancora oggi canzone di chiusura di ogni partita della
squadra allo stadio Olimpico.
Tra la fine degli anni '80 e l'inizio
dei '90 Venditti incide album bellissimi che lo riportano in vetta alle classifiche,
come agli esordi. "In questo mondo di ladri" del 1988 e
"Benvenuti in paradiso" del 1991 arrivano a vendere circa un milione
di copie, grazie anche a bellissime canzoni d'amore come "Ricordati di
me" ed "Amici mai".
Anche la fine del millennio porta buone
novità in ambito lavorativo e non. L'8 marzo 1999, festeggia all'università La
Sapienza di Roma i suoi 50 anni, e con l'occasione ritira il diploma di Laurea
in Giurisprudenza, conseguita nei primi anni '70.
Antonello Venditti negli anni 2000
Il nuovo millennio si apre con delle
altre belle novità. Nel 2001 la Roma Calcio vince il suo terzo scudetto e
Antonello non ci pensa un attimo a presentare una nuova canzone per una festa,
come nel 1983 al Circo Massimo. Alla performance parteciparono un milione di
fan circa, a dimostrazione della notorietà e della rilevanza che il cantautore
ha sulla scena della musica italiana.
Passano solo due anni, e nel 2003 esce
un nuovo album. E' la volta di "Che fantastica storia è la vita" che
sintetizza in otto canzoni la genuinità del cantante romano. Un album
importante che ha come leit-motiv l'amore per la vita, che
ogni uomo non dovrebbe mai abbandonare. Tra le canzoni presenti nell'album,
ricordiamo oltre all'omonima, "Con che cuore" e "Lacrime di
pioggia", con risvolto sentimentale, "Ruba scritta" nel 1968 e
pubblicata solo da Mia Martini negli
anni '70, "Il sosia" e "Non c'è male" con sfondo la
politica del presente e del passato.
Nel 2009 pubblica un libro dal titolo:
"L'importante è che tu sia infelice", un romanzo autobiografico. Il titolo si rifà a
una frase che la madre era solita rivolgergli.
Gli anni 2010
Preceduto dal brano "Unica
(Mio danno ed amore)", alla fine del mese di novembre 2011 esce
l'album "Unica". Per il disco successivo serve attendere il 2015
quando pubblica "Tortuga", anticipato dall'uscita del singolo
"Cosa avevi in mente". L'anno seguente, nel 2016, dà alle stampe il
suo secondo libro, intitolato "Nella notte di Roma".
https://biografieonline.it/biografia-antonello-venditti
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