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venerdì 10 aprile 2020

Speciale: Piatti della tradizione culinaria di Pasqua del Nord Italia!


Torta Pasqualina, ricetta originale ligure

La Torta Pasqualina è una ricetta ligure, tipica del periodo di Pasqua (da cui prende il nome), ma buona da mangiare tutto l’anno. La sua particolarità sta nelle uova inserite nel ripieno di spinaci o bietole, che durante la cottura in forno diventeranno sode.

Ingredienti:

Farina bianca 00 300 gr, farina manitoba 300 gr, acqua tiepida 300 gr, un cubetto di lievito di birra, olio evo ½ bicchiere, zucchero e sale q.b.

Per il ripieno: 500 gr di ricotta,1 kg di bietole, 7 uova, parmigiano grattugiato  90 gr, 50 gr di provola grattugiata, uno scalogno, pepe.

Sciogliete il lievito nell'acqua tiepida. In una ciotola capiente mettete farine, formando un buco al centro dove andrete a versare l'acqua, il lievito, 5 cucchiai di olio, un pizzico di sale e di zucchero. Iniziate mescolando bene con un cucchiaio, quando l'impasto sarà indurito, lavoratelo con le mani, per circa 10 minuti fino a non risulterà ben amalgamato ed elastico.
A questo punto date all'impasto la forma di una palla, coprite con un canovaccio e lasciate riposare per circa 2 ore. Trascorso il tempo, il composto avrà raddoppiato il suo volume e sarà pronto per essere utilizzato per la torta.
Lavate le bietole e fatele lessare in acqua leggermente salata, scolatele e lasciatele intiepidire. Strizzate bene e sminuzzatele grossolanamente. Fatele rosolare per pochi minuti in una padella con 2 cucchiai di olio e 1 scalogno tritato.
Una volta intiepidite, mettete le bietole in una ciotola capiente con 1 uovo, sale, pepe, maggiorana tritata, 40 gr di parmigiano grattugiato e mescolate bene. In un'altra ciotola preparate il secondo ripieno mescolando la ricotta con un uovo, sale, pepe e 40 gr di parmigiano grattugiato.
Stendete la pasta con un mattarello in modo da renderla il più sottile possibile.
Ungete una teglia da forno (circa 24/26 cm di diametro) e ricopritela con una sfoglia sottile (potete anche utilizzare due o tre sfoglie divise da un filo d'olio).
A questo punto disponete le bietole, livellate la superficie dell'impasto e ricoprite con il composto di ricotta, nel quale andrete a formare, con l'aiuto di un cucchiaio, 5 fossette dove inserire le uova intere.
Cospargete con la provola grattugiata e una spolverata di pepe.
Ricoprite la torta con 2 sfoglie di pasta sottile (sempre separate da uno strato di olio), ripiegate i bordi esterni della pasta verso l'interno, spennellate la superficie con un uovo sbattuto, infornate per 40-45 minuti a 180 gradi, fino a quando non diventerà dorata.


Agnolotti del Plin, ricetta del Piemonte
Per 6 persone

Ingredienti:

Per la pasta: 500 gr di farina, 4 uova, 1 tuorlo d’uovo, 1 cucchiaio d’acqua calda, olio, sale.

Per il ripieno: 100 gr di polpa di vitello o manzo, 100 gr di polpa di coniglio, 100 gr di lonza di maiale, 50 gr di riso, 100 gr di spinaci, 25 gr di burro, 2 cucchiai d’olio, ½ cipolla, ½ gambo di sedano, ½ carota, ½ porro, 1 scalogno, rosmarino, salvia, timo, alloro, 3 dl di brodo, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, 1 uovo, 50 gr di parmigiano grattugiato, latte, noce moscata, sale e pepe.

Per il condimento: 100 gr di burro, rosmarino, salvia, timo, prezzemolo, basilico, 1 spicchio d’aglio, 1 scalogno.

Preparare il condimento: lavare le erbe aromatiche, lo scalogno e l’aglio, puliti e tagliati a metà. Racchiudere il tutto dentro una garza e cucirla. Mettere la garza in una scodella, irrorarla con il burro, precedentemente fuso e lasciarlo in infusione per alcune ore.
Preparare la pasta: setacciare la farina, disporla a fontana, mettervi al centro le uova, il tuorlo, l’acqua, l’olio, un pizzico di sale e lavorare gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico, avvolgerlo in un foglio di pellicola trasparente e farlo riposare in frigorifero per un’ora.
Nel frattempo preparare il ripieno: pulire gli spinaci, lavarli, farli scottare in acqua salata in ebollizione, scolarli e strizzarli. Spuntare e raschiare la carota, privare il porro delle radici, delle foglie esterne e della parte verde più dura, sbucciare la cipolla e lo scalogno, privare il sedano dei filamenti, lavare gli ortaggi e tagliarli a pezzetti, tritare lo scalogno. In una casseruola far scaldare 2 cucchiai d’olio il burro, aggiungere il mazzetto nella garza scolato dal burro, la carne di vitello, di maiale e di coniglio divisa a pezzi, far rosolare finché risulteranno dorati da tutte le parti, unire gli ortaggi a pezzetti, lo scalogno tritato, farli rosolare brevemente, insaporire con sale e pepe, versare il vino bianco e lasciarlo evaporare. Unire il riso, farlo tostare per 2 minuti, aggiungere un poco di brodo bollente e continuare la cottura per 20 minuti circa aggiungendo di tanto in tanto un poco di brodo. Aggiungere gli spinaci, togliere dal fuoco e fare raffreddare. Eliminare la garza con i gusti, tritare finemente il composto, metterlo in una terrina, aggiungere l’uovo, il formaggio grattugiato, un pizzico di sale, di pepe, di noce moscata e mescolare bene tutti gli ingredienti, aggiungendo, se necessario, latte a sufficienza ad ottenere un impasto omogeneo. Stendere la pasta in una sfoglia sottile, disporre il ripieno a mucchietti nel senso della lunghezza, ripiegarvi sopra la pasta, pizzicottare con due dita e tagliare gli agnolottini con la rotella. Distribuirli sulla spianatoia infarinata e farli asciugare un poco. Far cuocere gli agnolottini in abbondante acqua salata in ebollizione, scolarli al dente e condirli con il burro alle erbe scaldato in un tegamino a parte.


Timballo Pasquale di Riso del Veneto
Il matrimonio tra asparagi e uova è oramai divenuto un must delle feste pasquali. Per questo, il menù di oggi vede come protagonisti proprio questi due ingredienti, che saranno riuniti in un meraviglioso timballo di riso e asparagi

Ingredienti:

1 spicchio d’aglio, 1/1 bicchiere di vino bianco secco, 50 gr di formaggio tipo fontina tagliato sottilmente, 300 gr di riso, 500 gr di asparagi bianchi,50 gr di parmigiano grattugiato, olio evo, sale, pepe. Per decorare: 200 gr di asparagi verdi e 12 uova di quaglia.

Per prima cosa, pulire gli asparagi bianchi: rimuovere la parte più esterna con lo sbuccia verdure, evitando di rovinare la punta. Rimuovere le parti più dure e tagliare gli asparagi in piccoli pezzetti, lasciando invece intere le punte. Preparare il sugo portando i pezzetti di asparagi a cottura con un goccio d'olio, sale, pepe, aglio ed eventualmente un po' d'acqua. Saranno necessari all'incirca 15-20 minuti.
Procedere dunque con la pulizia degli asparagi verdi: privarli delle parti più dure, sbucciarli e riporli delicatamente in una padella larga e bassa. Coprirli d'acqua leggermente salata e cuocerli fino a quando saranno morbidi.
Quando il ragù di asparagi bianchi sarà pronto, versare il riso e tostarlo alcuni istanti. Sfumare con il vino bianco secco e idratare gradatamente il riso con il brodo di carne, fino a quando sarà cotto al punto giusto.
A pochi minuti dal termine della cottura, mantecare il riso con la sottiletta e con il formaggio grana. Versare il tutto in uno stampo dal diametro di 18 cm precedentemente imburrato (oppure in uno stampo a forma di uovo o campana) e lasciar riposare alcuni minuti, in modo che il timballo assuma la forma dello stampo. Rovesciare il timballo in un piatto da portata.
Nel frattempo, cuocere le uova sode di quaglia in acqua bollente per 4 minuti; dunque scolarle dall'acqua e sgusciarle. Decorare il timballo costruendo dei fiori: gli asparagi verdi costituiranno il gambo del fiore, mentre le uova di quaglia tagliate in 4 parti ne rappresenteranno i petali. Servire subito il timballo.

I dolci di Pasqua della Lombardia:

La Colomba di Milano

La colomba pasquale è il dolce più famoso e ricorda il panettone. La colomba classica è a base di farina, burro, uova, zucchero, buccia d'arancia candita ed è rifinita da una ricca glassatura alle mandorle. Legate alla colomba pasquale vi sono anche diverse leggende che spiegano la sua forma ed il suo nome e che la farebbero risalire addirittura all’epoca longobarda. Si narra, infatti, che la prima colomba risalga al VI secolo durante l’assedio di Pavia, quando il re longobardo Alboino ricevette in dono come segno di pace un pan dolce a forma di colomba. Un’altra leggenda è invece legata alla Regina Teodolinda e a San Colombano. In occasione di un sontuoso banchetto in onore della visita del Santo ai sovrani longobardi, San Colombano avrebbe benedetto le carni succulente del banchetto e queste si sarebbero trasformate in dolci colombe di pane per essere così mangiate durante il periodo di penitenza quaresimale. Proprio da questi pani si dice che ebbe origine la colomba pasquale. Altre versioni collegano invece la creazione di questo dolce alla battaglia di Legnano del 1176, quando tre colombe si posero sopra le insegne lombarde portando fortuna all'esercito del Carroccio che riuscì così a sconfiggere le truppe di Federico Barbarossa

 Ingredienti:

Per gli impasti: 500 grammi di farina di manitoba, 150 grammi di zucchero, 150 grammi di burro, 4 uova, 10 grammi di lievito di birra, 150 grammi di scorza d'arancia candita, 45 grammi di latte, acqua, i semi di una bacca di vaniglia, sale. 

Per la guarnizione: albume, farina di mandorle, zucchero a velo, amido di mais, mandorle intere, granella di zucchero.
Sciogliete il lievito nel latte tiepido, poi impastate con 100 grammi di farina, coprite con la pellicola e lasciate lievitare nel forno spento con la luce accesa per circa un'ora, o comunque fino a che il composto non abbia raddoppiato il suo volume. Aggiungete 180 grammi di farina all'impasto, unite anche 80 grammi di zucchero e 60 grammi di burro ammorbidito a temperatura ambiente, lavorate gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo ed elastico che coprirete con un canovaccio e farete nuovamente lievitare nel forno con la luce accesa per circa 3 ore.
Aggiungete, a questo punto, il resto della farina e dello zucchero, unite i semi della bacca di vaniglia, poi cominciate ad introdurre, uno alla volta, le uova alternandole con il burro rimasto, amalgamando con cura l'impasto. Aggiungete, anche, la scorza candita, poi sistemate il composto nuovamente nel forno, coperto e con la luce accesa e lasciate riposare per almeno altre 12 ore.
Lavorate, quindi, rapidamente l'impasto e posizionatelo nello stampo per colomba e fatelo lievitare fino a che non avrà raggiunto i bordi.
Preparate, quindi, la glassa, mescolando dell'albume con zucchero a velo, farina di mandorle e amido di mais, lavorando con la frusta per qualche minuto fino ad ottenere un composto omogeneo che distribuirete con cura sulla superficie della colomba, guarnendo con mandorle intere e granella di zucchero.
Infornate, quindi, a 160° e fate cuocere per circa 50 minuti coprendo con carte argentata se la superficie dovesse imbrunirsi eccessivamente. Abbellirla come desiderate!


Il Bussolano di Mantova

Il Bussolano mantovano, o Bisulan, è il dolce popolare della zona di Mantova e viene preparato con ingredienti semplici, ovvero farina, uova, zucchero, burro. Era un dolce tipico delle classi più povere e nella sua versione originaria si presentava come una ciambella asciutta e molto dura che veniva ammorbidita inzuppandola nel vino, soprattutto nel Lambrusco

Ingredienti:

3 uova, 400 gr di farina 00, 180 gr di zucchero, 130 gr di burro, latte q.b., 2 cucchiaini di lievito istantaneo, un limone non trattato, 1 tuorlo d’uvo, zucchero in granella q.b.

Trasferite la farina su un piano di lavoro o una ciotola capiente, aggiungete lo zucchero, il burro tagliato a cubetti e le uova leggermente sbattute.
Iniziate ad amalgamare gli ingredienti con la punta delle dita, aggiungete il lievito, la scorza del limone grattugiata e latte quanto basta ad ottenere un composto morbido (40- 50 ml circa).
Lavorate gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio. Fate riposare l'impasto in frigorifero per 30 minuti avvolto nella pellicola alimentare.
Riprendete l'impasto e stendetelo su un piano di lavoro infarinato con un matterello; date all'impasto la forma di una ciambella e adagiatelo in uno stampo del diametro di circa 24 cm. Spennellate la superficie con il tuorlo (potete omettere questo passaggio) e decorate a piacere con la granella di zucchero. Cuocete il bussolano nel forno preriscaldato a 180°C per circa 30-40 minuti, o fino a doratura.

La Resca di Como
La Resca, chiamata anche Resta, è il dolce della domenica delle Palme tipico della zona di Como. La sua caratteristica principale è il bastoncino di legno che si trova al suo interno e che, secondo una leggenda dell’Ottocento, servì per sistemare l’impasto durante la lievitazione rimanendone poi accidentalmente dentro. Resca significa lisca ed essendo il pesce uno dei simboli della religione cristiana, ancora oggi è usanza lasciare un bastoncino all’interno dell’impasto che ricorda una lisca di pesce, in modo da indicare il legame religioso.

Ingredienti:

15 gr di lievito di birra, 300 gr di farina di frumento, 100 gr di zucchero, 150 gr di burro, un cucchiaino di miele, 150 gr di burro,3 uova, la buccia di un limone, 100 gr di uvetta sultanina, 100 gr di arancio e cedro canditi a pezzettini, un rametto di ulivo

Sciogliere il lievito in poca acqua tiepida, impastarlo con un quarto della farina bianca e lasciare lievitare per un’ora.
Far ammollare l’uvetta in acqua tiepida.
Impastare la restante farina con lo zucchero, il miele, il burro, le uova, grattugiandovi la buccia del limone.
Unire all’impasto precedente e lasciar lievitare per un’altra ora.
Lavorare di nuovo l’impasto, unendo le uvette ammorbidite e la frutta candita, disporlo su una teglia da forno dandogli la forma di un grosso pane allungato, e infilarvi per il lungo il ramoscello di ulivo.
Lasciare lievitare ancora per un’ora, poi infornare e cuocere per circa 40/50 minuti a 180°.

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