L’Organizzazione Mondiale della Sanità c’è da 71 anni
Il
suo più grande successo è stato eradicare il vaiolo, e oggi continua a provarci
con altre malattie
La Giornata mondiale della salute
è il 7 aprile perché in questa data, nel 1948, fu fondata l’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS), l’organo delle Nazioni Unite che si occupa delle
questioni sanitarie. L’OMS, per esempio, si occupa di campagne di
sensibilizzazione su certi temi legati alla salute, promuove le iniziative di
vaccinazioni e studia e segnala l’insorgere di epidemie. Quest’anno ricorre il
settantesimo anniversario della sua fondazione e il tema di questa Giornata
della salute è la copertura sanitaria universale, che in molti paesi del
mondo ancora non esiste.
Le prime conferenze
internazionali su temi sanitari si tennero nella seconda metà dell’Ottocento
con lo scopo di prevenire e arginare le epidemie che passavano da un paese
all’altro. Non ebbero grandi conseguenze fino alla settima, quella del 1892, in
cui venne adottata la Convenzione
Sanitaria Internazionale per il controllo del colera. La vera
antenata dell’OMS però nacque nel 1919, quando la Lega delle Nazioni – cioè
l’organizzazione che precedette l’ONU – fondò a Ginevra l’Organizzazione della
Sanità per la Lega delle nazioni. Questa organizzazione fu poi assorbita
dall’OMS quando, dopo la Seconda guerra mondiale, alla Conferenza sulle
Organizzazioni Internazionali delle Nazioni Unite si decise di creare un nuovo
ente internazionale che si occupasse della salute.
Tutti i paesi che nel 1946
facevano parte delle Nazioni Unite – erano 51 in tutto – firmarono insieme per
l’istituzione dell’OMS: è la prima organizzazione dell’ONU approvata
all’unanimità. Inizialmente le sue priorità erano fermare la diffusione della malaria,
della tubercolosi e delle malattie sessualmente trasmissibili (tre obiettivi
che l’OMS ha tuttora), ridurre le percentuali di mortalità delle donne incinte
e dei neonati, migliorare la salute dei bambini in generale e promuovere una
corretta alimentazione e l’igiene. Concretamente, le prime cose che fece furono
creare delle statistiche sulla diffusione di alcune malattie.
Oggi i paesi membri dell’OMS
sono 194, e l’organizzazione ha più di settemila dipendenti che lavorano in
giro per il mondo. Oltre a fare divulgazione sulle malattie e su vari temi
legati alla salute – se cercate informazioni su una malattia su internet
il suo sito è tra le fonti più affidabili – l’OMS fornisce consulenze ai
ministeri della Salute dei suoi paesi membri, si occupa di promozione della
ricerca scientifica, definisce standard e norme relative alle questioni
sanitarie e si occupa di statistiche mondiali sulle malattie, sui tassi di
mortalità e sulla salute pubblica.
Forse il più grande dei
risultati ottenuti dall’OMS negli anni è l’eradicazione del vaiolo, la malattia
infettiva per la cui vaccinazione le persone nate prima del 1977 hanno una
piccola cicatrice su un braccio. È stata la prima malattia eliminata dal genere
umano. Il programma di eradicazione del vaiolo fu proposto dall’Unione
Sovietica nel 1958: all’epoca circa due milioni di persone ne morivano ogni
anno. Per aiutare i singoli paesi nella lotta al vaiolo l’OMS creò una rete di
consulenti esperti nel monitoraggio dei contagi; questi ebbero un ruolo
importante nel contenimento di una delle ultime epidemie di vaiolo, quella
avvenuta in Jugoslavia nel 1972. Il programma fu considerato completato nel
1980, quando l’OMS raccomandò di sospendere le vaccinazioni: l’ultimo caso di
vaiolo fu segnalato in Somalia nel 1977.
Un altro importante programma
di eradicazione dell’OMS, non completato, è quello contro la poliomielite,
cominciato nel 1988. Nonostante questa malattia esista ancora (e forse non
potrà essere eradicata nemmeno con i vaccini), gli sforzi dell’OMS erano
riusciti a ridurne il numero dei casi del 99 per cento. Negli ultimi anni,
però, i casi sono tornati ad aumentare. Altre malattie contro cui
l’OMS è particolarmente impegnata sono l’AIDS, la tubercolosi, la malaria e le
malattie tropicali. Un grosso impegno dell’organizzazione comunque è anche
rivolto alle malattie non infettive, dalle patologie cardiache al diabete, dai
tumori ai disturbi mentali, che tutte insieme sono causa del 70 per cento delle
morti nel mondo.
Negli ultimi anni l’OMS ha
ricevuto varie critiche di inefficacia per come ha gestito alcune emergenze sanitarie,
come l’epidemia di colera ad Haiti nel 2010. Secondo i suoi critici è
un’organizzazione troppo antiquata, sottofinanziata e politicizzata per poter
funzionare bene nel mondo attuale. Al contrario, grandi organizzazioni no
profit nate per iniziativa di privati, come ad esempio la fondazione di Bill e
Melinda Gates, sono riuscite a raggiungere degli obiettivi in campo sanitario
usando metodi considerati più efficienti.
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