Si può abbellire
la casa con disegni ritagliati dalla carta, ma per l'uso durante la liturgia (a
distanza) e come simbolo da custodire occorre il ramo di una pianta, anche non
di ulivo.
Una Domenica delle Palme senza chiesa e senza... palme, cioè
senza i tradizionali e tanto amati ramoscelli d'ulivo, simbolo della fede e
memoria dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme. Un segno che anche chi non crede
apprezza, gradisce ed espone volentieri nei propri ambienti di vita. Ma anche
nelle restrizioni attuali l'ulivo può essere ugualmente parte di questa
Domenica che introduce la Settimana Santa, anche se proprio di ulivo non
dovesse trattarsi, se non si dispone di un albero a portata di mano. La
Conferenza episcopale italiana nel suo Sussidio per le famiglie parla
chiaramente di «rami d'ulivo, di palma o di altra pianta verde». Un'indicazione
che vale per la partecipazione a distanza alla liturgia delle Palme e per il
valore simbolico del ramo in sé, che dev'essere dunque parte di una «pianta
verde», quale che sia, e non - per questo uso specifico - un disegno o un
oggetto.
In questa settimana pasquale, così come ogni giorno di questi
tempi così difficili di isolamento, le nostre case sono Chiesa, come ha detto
il vescovo di Brescia, monsignor Tremolada, nel suo toccante
videomessaggio alla diocesi. E questa, nel dolore ma anche nella certezza della
Risurrezione, sarà comunque una "Pasqua che non potremo dimenticare".
Per aiutarci a ricordare il tempo dell'anno che stiamo
attraversando, c'è chi ha penato di aiutare a realizzare ramoscelli
d'ulivo o palme in casa, accanto ai bambini, con carta e pennarelli. Lo
insegna un tutorial pubblicato su Facebook il 31 marzo dalla parrocchia romana
di San Tommaso Moro. "È possibile colorarle, metterle sulle porte o sul
balcone. Le palme saranno benedette all'inizio della liturgia di domenica"
(delle Palme, ndr), spiega il post, liturgia che ai fedeli sarà possibile seguire
sui canali social.
Se l'intenzione è più semplicemente abbellire la casa con
simboli propri del tempo pasquale, e nello stesso tempo spendere un po' di
tempo con i figli in questa lunghissima quarantena, online si trovano decine di
siti di "lavoretti" che propongono coroncine di Pasqua o uova
colorate. Qui noi segnaliamo in particolare l'articolo di Aleteia, che
spiega nel dettaglio come creare, con semplici fogli di carta, colori e
forbici, dei bellissimi ramoscelli di ulivo da appendere alle finestre e dai
balconi.
Tornando al sussidio che la Cei ha messo a disposizione
"per fare della propria casa un luogo di preghiera e di celebrazione"
il testo suggerisce l’utilizzo accanto a rametti d’ulivo (o di
una pianta verde) di un crocifisso e di una lampada. Lo schema prevede una
introduzione, la recita di alcuni Salmi e poi la proclamazione del Vangelo di
Matteo che parla dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Al termine una preghiera
a più voci e l’invocazione finale della «benedizione del Padre». Presente anche
una meditazione da leggere dopo il Vangelo.
"Un membro della famiglia - si legge nelle pagine dedicate
alla liturgia domestica nella domenica degli Ulivi - porta sul tavolo il
vaso con i rami d’ulivo, di palma o di altre pianta verde. Colui che guida
la celebrazione dice la seguente preghiera.
Dio onnipotente ed eterno,
attraverso un ramo di ulivo
hai annunciato a Noè e ai suoi figli
la tua misericordia e l’alleanza con ogni creatura,
e attraverso rami di alberi
hai voluto che tuo Figlio Gesù
fosse acclamato Messia,
Re di pace, umile e mite,
venuto per compiere l’alleanza definitiva:
guarda questa tua famiglia
che desidera accogliere con fede
il nostro Salvatore
e concedici di seguirlo fino alla croce
per essere partecipi della sua risurrezione.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen"
attraverso un ramo di ulivo
hai annunciato a Noè e ai suoi figli
la tua misericordia e l’alleanza con ogni creatura,
e attraverso rami di alberi
hai voluto che tuo Figlio Gesù
fosse acclamato Messia,
Re di pace, umile e mite,
venuto per compiere l’alleanza definitiva:
guarda questa tua famiglia
che desidera accogliere con fede
il nostro Salvatore
e concedici di seguirlo fino alla croce
per essere partecipi della sua risurrezione.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen"
In questo contesto, come si vede, non c'è spazio per palme o
ulivi fai-da-te, ma sarà facile, come detto, trovare in casa una pianta verde
di qualsiasi specie per la celebrazione domestica.
Per quanto riguarda le Messe di Arcivescovi e vescovi e dei
presbiteri, la Conferenza episcopale nella linee guide pubblicate nei giorni
scorsi spiega che «gli Arcivescovi e i Vescovi, nelle Cattedrali,
presiederanno la celebrazione eucaristica con il rito della benedizione
dei rami di ulivo e la processione introitale alla Messa (seguendo la forma del
Messale Romano cioè senza la processione solenne all’esterno della chiesa).
Nelle chiese parrocchiali i presbiteri presiederanno la celebrazione
commemorando l’ingresso del Signore in Gerusalemme in forma semplice (terza
forma del Messale Romano), senza benedizione dei rami e senza solenne
processione introitale alla Messa».
Disposizioni arrivano dai vescovi. Nei giorni scorsi con una
lettera inviata ai sacerdoti, il vicario generale della diocesi di
Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, don Jean Claude Hazoumé Kossi
Anani, ha spiegato che, per quanto riguarda “i ramoscelli di ulivo della
Domenica delle Palme, la Conferenza episcopale umbra non ritiene prudente, date
le doverose precauzioni igieniche e la difficoltà di distribuzione, che siamo
noi a prepararli e inviarli". L'ulivo "sarà benedetto a distanza
per chi se li procura da sé, unendosi alla messa parrocchiale o alla messa
del vescovo attraverso i mezzi di comunicazione disponibili".
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