Alan Friedman nasce il 30
aprile 1956 a New York, negli Stati Uniti. Laureatosi alla New York University,
studia a Londra alla Lse, la London School of Economics and Political Science,
e a Washington alla Sais, la John Hopkins University School of Advanced International
Studies.
Dopo avere fatto parte
dello staff del presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter nel
ruolo di Presidential Management Intern e avere collaborato con Bella Abzug e
Donald Fraser, a partire dal 1979 è una delle firme più autorevoli del
"Financial Times", per il quale scrive dapprima da Londra (fino al
1983) e poi dall'Italia, Paese dal quale è corrispondente e dove, nel 1987, si
aggiudica il "Premio Trento" in qualità di migliore corrispondente
estero in Italia.
L'anno successivo scrive per Longanesi
il libro "Tutto in famiglia" (titolo originale: "Gianni Agnelli and the network"), cui segue nel 1989,
ancora per Longanesi, "Ce la farà il capitalismo italiano?". Sempre
nel 1989 si trasferisce negli Stati Uniti, dove rimane fino al 1993. Dopo
essere diventato un volto noto della televisione inglese già negli anni Ottanta
grazie al programma "Newsnight", in onda sulla Bbc, nel 1991 Alan
Friedman appare sulla Abc in "Nightline", al fianco di Ted
Koppel: una trasmissione di inchiesta che include dodici puntate co-prodotte
dal "Financial Times" dedicate allo scandalo delle armi statunitensi
vendute all'Iraq (il cosiddetto Iraq-gate) con la complicità del governo americano e il coinvolgimento della
Banca Nazionale del Lavoro.
Diventato global economy correspondent
per l'"International Herald Tribune" e autore del libro "La
madre di tutti gli affari", realizzato con la collaborazione di Emanuela
Minnai (titolo originale: "Spider's web: the secret history of how the
White House illegally armed Iraq"), dal 1994 il giornalista americano
inizia a scrivere sul "New York Times".
Dopo avere presentato su Raitre la
rubrica settimanale "Money Line" nel 1995, l'anno successivo, insieme
con Giovanni Minoli e Myrta Merlino,
è autore e presentatore di "Maastricht Italia", trasmissione di
economia in onda sempre sulla terza rete Rai. Nello stesso periodo pubblica per
Longanesi "Il bivio. L'Italia a metà strada tra crisi e transizione".
Nel 1997 riceve dal Parlamento italiano la Medaglia d'onore, unico giornalista
americano a potersi fregiare del riconoscimento, mentre due anni dopo diventa
presidente dell'"International Herald Tribune Tv".
Nel frattempo, ha un ruolo fondamentale
nella creazione di Rainews24, canale Rai interamente dedicato alle
news, per il quale collabora con Michele Mezza e Roberto Morrione. Nel 1999 è
coinvolto, grazie alla joint venture tra "International Herald
Tribune" e Rai, nella nascita della coproduzione di "Pianeta
Economia/World Business". Vincitore del "Prix Italia 2001" per
la trasmissione di Rai News "Pianeta Economia", conduttore su Raitre
di "Mr. Euro" e su Raidue de "I vostri soldi", nel
2003 Alan Friedman lavora con Emilio Carelli, Tom Mockridge e Rupert Murdoch alla creazione e al lancio di SkyTg24,
canale all news della versione italiana di Sky.
Nel frattempo, lascia il "New York Times" per diventare global economy columnist del
"The Wall Street Journal Europe", carica che mantiene per due anni.
Mentre la sua fama in Italia viene accresciuta anche dall'imitazione che il
comico Maurizio Crozza fa di lui, il giornalista newyorchese diventa
anchor man dell'"Alan Friedman Show", talk show in onda su
SkyTg24.
Dopo avere lasciato
l'"International Herald Tribune Tv", nel 2009 conduce su La7, insieme
con Barbara Gubellini, il programma da lui stesso ideato "La Nuova Via
Della Seta", serie di documentari dedicati all'India, alla
Cina e ad altri Paesi emergenti. Nel
2011 finisce al centro delle polemiche dopo che "The Independent",
quotidiano britannico, pubblica un articolo in cui accusa la FBC Media, società
di produzione fondata e diretta da Friedman, di avere ricevuto dal governo
della Malaysia milioni di dollari per produrre documentari sulla Bbc dedicati
proprio al Paese asiatico: in seguito alla diffusione della notizia, la tv
pubblica inglese attiva il comitato etico, il BBC Trust's Editorial Standards
Committee, ideato per proteggere i telespettatori, e scopre che otto
documentari dei venti prodotti dalla FBC di Friedman non soddisfano le linee
guida editoriali della televisione palesando un conflitto di interessi.
Nel 2014 Alan Friedman pubblica
per Rizzoli il libro "Ammazziamo il gattopardo": l'uscita del
volume è preceduta da una serie di anticipazioni, apparse in anteprima sul
"Corriere della Sera", nelle quali si rivela, tramite interviste
di Carlo De Benedetti e Mario Monti,
che Giorgio Napolitano già
nell'estate del 2011 pensava a una sostituzione dell'allora Presidente del
Consiglio Silvio Berlusconi con
lo stesso Monti. L'uscita delle anticipazioni suscita polemiche violente, che
tuttavia vengono sopite con la caduta del governo di Enrico Letta.
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