Se perdete il portafoglio, sappiate che la
maggior parte dei cittadini del mondo è (abbastanza) disposta a restituirlo,
soprattutto se pieno di soldi. Ecco perché (e dove andate più sul sicuro).
Immaginate di aver perso il
portafogli: avevate appena ritirato contanti al bancomat, quindi era zeppo di
banconote. Quante speranze avete che qualcuno vi contatti per restituirvelo? Se
vi trovate in Italia, il 50%. Ma nel resto del mondo, in media, le probabilità
crescono in funzione della quantità di denaro: più il portafogli è ricco, più i
cittadini di molti Paesi del mondo si sentono in "dovere" di
restituirlo al legittimo proprietario. Questi i risultati di una ricerca pubblicata su Science: lo studio, condotto dalle
Università di Zurigo, Michigan e Utah, ha preso in esame 355 città di 40 stati
in tutto il mondo.
UNA PROVA DI ONESTÀ. Oltre 17.000 portafogli
sono stati consegnati in luoghi pubblici (hotel, stazioni di polizia, poste
eccetera) a persone ignare, chiedendo loro di ritrovarne i legittimi
proprietari. Il contenuto era sempre lo stesso: una lista della spesa, una
chiave e tre biglietti da visita con nome, cognome e contatti di un ingegnere
informatico freelance. L'unica variabile: la quantità di denaro. In media, il
40% delle persone coinvolte ha restituito un portafogli vuoto di denaro, e il
51% uno che conteneva qualche banconota. I ricercatori (sorpresi, ammettono) hanno
quindi deciso di ripetere il test in tre Paesi: Usa, Polonia e Gran Bretagna. I
portafogli più ricchi sono stati i più restituiti: addirittura il 72%, contro
il 46% di quelli vuoti.
ALTRUISMO EGOISTICO. Secondo la ricerca né la
paura di conseguenze penali, né la vergogna di essere visti da qualcuno e
neppure la prospettiva di una ricompensa avrebbero contribuito alla
restituzione. Si tratta dunque di altruismo,
o alla base di questo inatteso comportamento c'è altro? «Non restituire un
portafogli privo di denaro non ci fa sentire "ladri"», commenta
Christian Zünd, coautore dello studio: «se invece troviamo delle banconote ci
sentiamo un po' colpevoli, e il senso di colpa aumenta all'aumentare della
somma.»
ONESTI E
DISONESTI. Gli italiani ne escono sanza
infamia e sanza lodo: un 50 e 50 tra portafogli restituiti e non (i più
disonesti? attorno a Città del Vaticano). I più virtuosi del mondo sono gli
svizzeri, con l'80% di restituzioni, mentre quelli con meno rimorsi di
coscienza sono i cinesi: solo il 20% della popolazione asiatica ha cercato il
legittimo proprietario del denaro, ma va anche detto che nella fascia degli
indifferenti se la giocano alla grande con peruviani, messicani e kenioti.
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