Una nuova struttura dello zucchero
promette uno scioglimento più rapido e una più intensa sensazione gustativa.
Così si riduce la quantità aggiunta in snack e merendine.
Da un punto di vista strettamente
evolutivo, il nostro amore per i dolci è facilmente giustificabile: lo zucchero fornisce energia rapidamente, una
"carica" espressa che il cervello premia attivando il circuito del
piacere e della ricompensa.
Purtroppo, questa attrazione mal si
combina con prevenzione e salute: dalla necessità di consumare meno zuccheri
mantenendo inalterata la gradevolezza gustativa è nato lo zucchero
strutturato: un prodotto che, per le sue proprietà meccaniche, aumenta la
velocità di dissolvenza restituendo un sapore più dolce rispetto allo zucchero
tradizionale.
Il nuovo zucchero studiato dai ricercatori
del Nestlé Research Center di Losanna (Svizzera), in collaborazione con i
Product Technology Centers di York (Regno Unito) e Konolfingen (Svizzera),
dovrebbe consentire di mantenere invariati i sapori riducendo fino al 40% la concentrazione
di zuccheri nei prodotti industriali, come gli snack al cioccolato.
DIFFERENZE
MICROSCOPICHE. Normalmente, lo zucchero si presenta
sotto forma di cristalli che si sciolgono lentamente a contatto con la saliva.
Ma se a questa conformazione si sostituisce una struttura non cristallina,
porosa e amorfa, il prodotto ha la consistenza di una nuvola e si dissolve
molto più rapidamente. Un po' come accade quando addentiamo un cono di zucchero
filato.
Lo zucchero poroso si ottiene spruzzando
una miscela di zucchero tradizionale, latte in polvere e acqua nell'aria calda.
Vaporizzando e asciugando la miscela, si ricava la diversa struttura (il latte
serve a stabilizzare lo zucchero essiccato a spruzzo a non farlo diventare
troppo gommoso). La rapida dissolvenza a contatto con il palato fa sì che con
la stessa quantità di zucchero si ottenga un sapore più dolce: è quindi
possibile ridurre la quantità di zuccheri aggiunti nelle merendine e negli
snack anche del 40%.
Il nuovo prodotto, per il quale Nestlé ha
depositato già diverse domande di brevetto, non può essere usato nelle bevande,
perché lo zucchero poroso è, per la sua velocità di dissolvenza, stabile solo
nei prodotti secchi.
LINEE GUIDA. Secondo l'OMS,
mantenere il livello di zuccheri aggiunti a meno del 10% dell'apporto calorico
giornaliero riduce il rischio di sovrappeso, obesità e malattie dentali. Per zuccheri aggiunti si
intendono i monosaccaridi (glucosio e fruttosio) e disaccaridi (come il
saccarosio: lo zucchero da tavola) aggiunti a cibi e bevande e spesso
"nascosti". Per esempio, un cucchiaio di ketchup contiene
l'equivalente di 4 grammi di zuccheri (pari a un cucchiaino da tè). Una lattina
di bibita zuccherata contiene fino a 40 grammi (10 cucchiaini da tè) di
zuccheri aggiunti.
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