A Rio Scende In Campo L’Uomo Dell’Antimafia
Scena carioca: Nelson Bornier, candidato sindaco del comune di Nova Iguaçu sta a Rio come Sesto San Giovanni sta a Milano), domenica 9 settembre è in campagna elettorale insieme a trecento sostenitori, stringe mani e distribuisce volantini quando, lunga una delle strade non allegrissime del municipio, quattro uomini armati di mitragliatori bloccano la carovana, distribuiscono schiaffi e annunciano che per fare campagna in quell’area bisogna versare 50 mila Reais (23 mila euro), altrimenti “smammare”.
Per chi non l’avesse capito, questo è il clima che si respira nella periferia di Rio de Janeiro alla vigilia delle elezioni amministrative che il prossimo 7 ottobre (primo turno) decideranno i sindaci di quasi tutti i comuni brasiliani.
La partita si gioca ai massimi livelli, con una tensione che non si avverte nemmeno durante le politiche generali.
Quello di Rio sarà infatti il sindaco che governerà i Mondiali di calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016. Per il candidato uscente, Eduardo Paes, favorito alla rielezione, sembrava una partita facile finché non è comparso sulla scena Marcelo Freixo (Psol), ex-presidente della commissione diritti umani dello Stato. I sondaggi danno Freixo al 14 per cento e Paes al 51, ma a Rio, già in passato, si sono viste rimonte significative all’ultimo minuto. Lo sforzo, per Freixo, è riuscire a andare al secondo turno. Non è cosa facile: Paes è sostenuto dalla coalizione d’acciaio Pt-Pmdb, ovvero Lula, Dilma, il governatore Sergio Cabral e i principali attori economici, come il multimilionario Eike Batista, magnate di miniere e costruzioni che a Rio sta investendo moltissimo. Marcelo Freixo, 45 anni, professore di Storia, conta invece su un movimento dal basso e in crescita che coinvolge intellettuali e artisti: Caetano Veloso, e Chico Buarque, per esempio stanno facendo campagna attiva per lui. Freixo vive da anni sotto la scorta perché fu l’autore di una famosa commissione d’inchiesta sul potere parallelo delle “milizie” che portò in carcere centinaia di persone, tra cui il capo della polizia, politici e mafiosi. Nel 2011, dopo ripetute minacce di morte, Amnesty International lo spinse a lasciare la città per un breve periodo. Freixo è il primo politico brasiliano a parlare apertamente di “mafia” e del suo intreccio con la politica. E’ una figura talmente emblematica che i produttori del film Tropa de Elite si sono ispirati a lui per uno dei protagonisti, il professor Fraga, che lottava contro la corruzione. Questo in Brasile è un problema ancora gravissimo: il Tribunale elettorale ha appena bloccato la corsa di 317 candidati a sindaco a causa della loro fedina penale. E a Rio de Janeiro la corda è tesa: è un boccone prelibato per la criminalità che cerca di ritagliarsi il suo posto al sole nella gestione della cosa pubblica.
Silvio Piersanti – Venerdì di Repubblica – 28-9-12
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