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venerdì 19 ottobre 2012

Lo Sapevate Che: Intolleranze Alimentari


Intolleranze Alimentari
Un’Area Grigia Molto a Rischio

Se dovessi compilare un elenco delle domande che il pubblico rivolge al “nutrizionista”, al termine di conferenze, dibattiti Tv o quant’altro, dovrei citare al primo posto le intolleranze alimentari!
Il capitolo delle “reazioni avverso al cibo” è tuttora uno dei più  controversi e meno certificabili della dietologia. Le differenze di opinione fra gli esperti sono molte e riguardano l’attendibilità di alcune procedure diagnostiche giudicate “unproven” (ovvero, carenti di validità diagnostica), sia dall’Accademia Americana di Allergia e Immunologia, sia dalla consorella europea (European Accademy of Allergy and Clinical Immunology).
Se nel campo delle allergie il laboratorio fornisce valutazioni obiettive, per la presenza di specifiche immunoglobine, tutto resta mal definibile quando si passa alle cosiddette intolleranze, idiosincrasie, ovvero alle “reazioni avverse” ad uno o più cibi.
Purtroppo, in assenza di analisi certe, dilagano i test “alternativi”, costosi e spesso inutili. Basta dire che l’American Gastroenterologyc Associaton ha perfino dettagliato, accanto ai test da praticare, anche quelli senza valore o controindicati (Test cutaneo intradermico con cibo, Test di citotossicità, Misura dell’attività elettrica cutanea, Biorisonanza, Conta delle pulsazioni pre e post cibo sospetto, Chinesiologia applicata, ecc.) L’aspetto più scoraggiante della vicenda non  sta nel prosperare di un sottomercato più commerciale che scientifico ma nel danno alla salute che può derivare dalla interdizione di troppi alimenti.
I pazienti subiscono restrizioni dietetiche, con l’esclusione di interi gruppi di alimenti e quindi col pericolo di aggiungere anche la beffa della futura malnutrizione, dovuta alla monotonia alimentare ed alle conseguenti carenze vitaminico-minerali.
Eugenio Del Toma –Salute di Repubblica -2-10-12

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