L’Austerità In Italia?
Due Pesi e Due Misure
Nelle scuole materne si lesina alle maestre il ghiaccio
Sintetico che serve
Per le contusioni. E nei posti di pronto soccorso il personale paramedico è costretto a risparmiare gli aghi a farfalla per le flebo. E’ la testimonianza drammatica di due ascoltatrici di Prima pagina, la rassegna stampa mattutina di Radio3. Che fa capire, meglio di mille ragionamenti, gli effetti della politica dei tagli quando viene applicata a settori vitali come la sanità e la scuola.
Affiora un’idea dell’austerità quasi etologica, addirittura evoluzionista.
Forte con i deboli e debole con i forti. Rimette in discussione diritti e garanzie fondamentali, ma non chiede conto al ceto politico dei fiumi di denaro sprecati. Gettati letteralmente in faccia al Paese.
Questo spread tra i due pesi e le due misure adottate è la cartina di tornasole di una degenerazione che è antropologica prima ancora che politica. Perché fotografa l’immagine di un’Italia in guerra con se stessa. In preda a una sorta di delirio senile, che non esita a mangiarsi l’avvenire dei propri figli. Senza mettere minimamente in discussione l’idea di economia e di sviluppo che ha portato a tutto questo. Lo ha spiegato benissimo Ariangton Huffington, fondatrice dell’Huffington Post. L’austerity applicata in Europa coincide perfettamente con la definizione clinica della follia: ripeti all’infinito lo stesso errore, sperando che il risultato sia diverso. Come dire curare la malattia uccidendo il malato.
Marino Niola – Venerdì di Repubblica 12-10-12
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