Le Colate di Cemento Finanziate dalla UE
E farmacie di Valencia, la terza città più grande spagnola, è ormai
Difficile trovare qualsiasi tipo di farmaco.
Da gennaio lo Stato che gestisce anche il sistema sanitario non rimborsa ai farmacisti i soldi che hanno anticipato per l’acquisto di medicine. Si parla di cifre da capogiro: 500 miliardi di euro, che nessuno sa dove trovare. Un tempo le tasse sugli immobili finanziavano il sistema sanitario e gli stipendi dei dipendenti della pubblica amministrazione, ma questo settore è ormai sprofondato nella recessione
Valencia è una delle città spagnole tristemente famose per le copiose colate di cemento finanziate con soldi pubblici provenienti dall’Unione Europea. Tra le opere, un circuito di formula 1 costruito nel centro della città – con conseguente ripianificazione di tutto il sistema stradale urbano – e un porto per l’American Cup, con fiume di denaro sprecato, perché a Valencia non si tengono né le gare di Formula 1 né le regate dell’American Cup.
Che dire poi del Palazzo dell’opera, un gigante di cemento costato 400 milioni che mette in scena solo 15 rappresentazioni l’anno e la cui gestione costa 400 milioni di euro; l’aeroporto faraonico dove non è mai atterrato un aviogetto e il parco dei divertimenti, costruito in una zona dove d’estate il termometro supera i 40 gradi centigradi, oggi ridotto ad un deserto.
Tutti monumenti, ahimè, celebrativi dell’era degli sprechi.
Loretta napoleoni- Venerdì di Repubblica – 5-10-12
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