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lunedì 29 ottobre 2012

Lo Sapevate Che: Per Avere l'Acqua....


Per Avere L’Acqua Adesso I Navajo
Puntano Sul Sole

Nell’Arizona devastata dalla siccità un nativo americano ha ideato un impianto di pompaggio e desalinizzazione che funziona a energia fotovoltaica efficace ed economico

I Navajo scendono sul sentiero di guerra per combattere la terribile siccità che da venti anni colpisce le loro terre in Arizona. Lo fanno senza arco e frecce, ma muniti di energia solare. Quasi tutte le sorgenti superficiali delle riserve navajo si sono seccate e la falda acquifera sotto di esse è scesa a 120 metri di profondità, contaminandosi con uranio e arsenico e diventando troppo salata per essere potabile. Ottantamila famiglie di nativi americani, in media molto povere, devono così andare a rifornirsi di acqua potabile nelle città, spendendo buona parte del loro reddito.
Per questo è nato il mega progetto idraulico Navajo-Gallup, che, con una rete di condotte lunga 500 chilometri, dovrebbe portare acqua dal fiume San Juan nelle terre indiane. Completarlo richiederà però decenni e un costo di diversi miliardi di dollari, dei quali, per ora, sono stati messi sul tavolo solo una decina di milioni.
Forse, però, la soluzione al problema potrebbe arrivare molto più velocemente e a costi ben inferiori. Kevin Black, un navajo consulente in affari indiani per il governo Usa, collaborando con l’ingegnere Wendell Ela dell’Università dell’Arizona, ha infatti ideato un sistema di desalinizzazione a energia solare.
Il prototipo è stato già testato a Tucson, e il primo impianto da quattromila litri al giorno è in via di costruzione in una riserva. Pannelli solari fotovoltaici produrranno l’elettricità necessaria a pompare l’acqua della falda, farla bollire e poi spingere il vapore attraverso membrane che tratterranno ogni contaminante. Il vapore verrà poi fatto condensare con un flusso di aria, e la depressione risultante faciliterà la risalita in superficie dell’acqua sotterranea. Ogni impianto, semplice, robusto e automatico, costerà solo centomila dollari e dovrebbe dimezzare l’attuale costo dell’acqua per i Navajo.
Alessandro Codegoni – Venerdì di Repubblica – 19-10-12

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