Il Rinnovamento di Questi Partiti?
E’ Inverosimile…..
Ricordate il famoso barone Karl Hyeronimus Munchhausen? Voleva sollevarsi da terra
Tirandosi su coi lacci delle scarpe. E tirava con tutta la sua forza. Ma non riuscì nell’intento: non si alzava di un centimetro, rimaneva inchiodato per terra.
I tentativi del barone tornano alla mente quando si vede che qualcuno si cimenta in un’impresa assurda.
Mi dispiace dire, pertanto, che penso a quel personaggio quando leggo nei giornali che i nostri partiti vogliono rinnovarsi. In tanti modi diversi: cambiando la legge elettorale, per esempio. Mandando a casa i vecchi capi per sostituirli con altri capi. Facendo le primarie….Temo che tutto sia inutile. Se la materia prima è quella di sempre, ogni costruzione darà gli stessi risultati.
Eppure, l’Italia dispone di tanti ottimi esemplari. Guardiamoci intorno. Abbiamo un capo dello Stato che regge il confronto con qualsiasi personaggio di pari grado in Europa: era uomo di partito anche lui, ma si è svincolato. Il nostro Primo ministro regge il confronto con i pari grado di qualsiasi altro Paese, ce lo invidiano: non è di partito neanche lui.
Un italiano è andato a dirigere la Banca europea, e ora si dice che ha salvato l’euro: a sua volt, non è uomo di partito.
Bisognerebbe concentrare gli sforzi, dunque, non per il miglioramento del sistema partitico attuale, che come il famoso barone non potrà librarsi in aria tirando le stringhe, ma creando vie di accesso diverse verso i posti di comando? Con molta cautela, naturalmente: abbiamo anche fatto fuori dei partiti, negli ultimi anni, qualche cattiva esperienza, e ancora adesso girano per il Paese certi tipi che raccomandabili non sono.
Certo che sulla scena pubblica, come in natura, il vuoto non esiste. Se non compariranno presto personaggi per bene, prenderanno il sopravvento i peggiori esemplari. E’ già successo nella nostra storia, potrebbe ripetersi.
Piero Ottone - Venerdì di Repubblica 12-10-12
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