D’ora in poi la moltiplicazione dei pani e
dei pesci non sarà più un miracolo ma un’operazione aritmetica: e un algoritmo
ci aiuterà a calcolare con esattezza il prodotto. Un team internazionale di
scienziati italiani e spagnoli, coordinati dall’Istituto di Scienze marine del
Cnr della Spezia, ha messo a punto un
sistema informatico, pubblicato di recente sulla rivista Scientific Report, che rivoluziona il modo in cui valutiamo
l’abbondanza delle specie ittiche. È una novità assoluta, che apre nuove prospettive
di esplorazione e controllo degli ecosistemi, rendendo più facile la
conservazione e la tutela delle biodiversità. La computer vision e
l’intelligenza artificiale consentiranno di processare una quantità impressionante
di immagini subacquee. Sia delle zone costiere sia degli abissi. Sia delle zone
costiere sia degli abissi oceanici. Così, assicurano i ricercatori, sarà
possibile monitorare in tempo reale la crescita o la decrescita demografica di
tonni e delfini. Siamo a distanza siderale della poetica vaghezza del racconto
evangelico. Che non parla tanto dei pesci quanto delle migliaia d persone
sfamate. Ci informa sul numero di commensali ma non si dilunga sui dettagli del
menù. Dice solo che alla fine gli avanzi vengono raccolti. Come ha detto nel 2014
Papa Francesco la moltiplicazione non è u miracolo ma un segno. Di carità e di
sostenibilità, umana e ambientale. Ebbene, anche la moltiplicazione tecnologica
è un segno. Della quantificazione progressiva della realtà di cui riusciamo a
calcolare numeri e quantità, pesi e misure con procedure sempre più esatte.
Come dire che il mondo non ha più misteri. Quello che manca è una nuova
narrazione che trasformi i miracoli della scienza in un inedito vangelo laico.
Marino
Niola – Miti D’Oggi – Scienze – Il Venerdì di La Repubblica – 2 novembre 2018 -
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