IVREA. La Giornata del giovedì grasso, a Ivrea, è la prima del Carnevale
storico ormai entrato nel vivo. ha davvero inizio. Tanta la gente che ha
affollato piazza di Città per la presentazione del Generale e la salita a
cavallo, uno dei momenti più emozionanti dello storico Carnevale. La giornata è
iniziata alle 9 di giovedì 23, con la visita di Generale Claudio Ferrero, Stato
maggiore, Pifferi e tamburi e Alfieri alle scuole eporediesi e il pranzo
conclusivo offerto dalla scuola primaria Fiorana, il Giovedì grasso eporediese
è entrata però nel vivo solo alle 14.30, in piazza di Città, con il passaggio
dei poteri, la cerimonia in cui il sindaco, Carlo Della Pepa, affida al
Generale Ferrero la guida della città nei giorni di Carnevale
La storica
Battaglia delle arance
Al Carnevale Ivrea ci sono delle novità quest’anno anche per
la Battaglia delle arance in calendario domenica 11, lunedì 12 e martedì 13
febbraio. Quest’ultima è un’antica tradizione che evoca la rivolta del popolo,
liberato da Violetta la Vezzosa Mugnaia. Con le nuove disposizioni sono state
infatti definite nuove indicazioni per i visitatori per assistere alla
spettacolare lotta nelle piazze a colpi di arance. Sono dunque gli aranceri i
protagonisti della Battaglia delle arance. Le nove squadre di aranceri a piedi
sono in ordine storico: Asso
di Picche, La Morte, I
Tuchini del Borghetto, Gli Scacchi, Pantere
nere, Scorpioni
d’Arduino, I Diavoli, I
Mercenari e i Credendari. Quest’anno sono 10mila gli aranceri a piedi e sui carri da
getto iscritti alla Battaglia delle arance.
Prima e durante il clou della
manifestazione (sabato 10 febbraio – martedì 13 febbraio) in città si svolgono
le tradizionali “fagiolate” che servono i cosiddetti faseuj grass: 11 fagiolate
di cui 10 rionali e 1 benefica. Le fagiolate hanno una connotazione storica
fortissima e un legame con gli appuntamenti del Carnevale molto stretto. un modo di far vivere antiche
tradizioni e rafforzare i legami fra quanti vivono in uno stesso luogo: la
distribuzione del cibo da consumare insieme, in modo festoso e collettivo,
diventa così un rito.
Faseuj grass
I faseuj grass
o fagioli grassi, sono un piatto tipico del canavese di origine
contadina, preparato nel periodo di Carnevale. Oltre ai fagioli,
prevede parti grasse e povere del maiale, prevalentemente cotiche, pancia e
piedini.
In
origine, i faseuj
grass venivano cotti nella tofeja, un recipiente
tondo di terracotta con quattro manici. La cottura era lunga e avveniva nel
forno a legna, dove la tofeja veniva posta la sera tardi e lasciata fino al
mattino successivo.
Come tutti
i piatti poveri, non esiste una ricetta “originale”, ma tante versioni più o
meno simili anche se, attualmente, i tempi di cottura si sono notevolmente
accorciati e fra gli ingredienti compare spesso il salamino crudo o le
salamelle.
Faseuj grass o fagioli
grass
Per 4 persone
·
250 grammi di fagioli borlotti secchi, 300 grammi di pancia fresca di
maiale o cotiche, 8 salamini crudi, 4 cucchiai d’olio extravergine di oliva, 1
cipolla, 1 costa di sedano, 1 spicchio d’aglio, 2 foglie d’alloro, 1 cucchiaio
di concentrato di pomodoro (facoltativo), sale q.b. Abbondante pepe macinato
Sciacquare i fagioli borlotti e metterli in un contenitore; ricoprire con
abbondante acqua fredda e lasciare in ammollo per circa 10/12 ore. Trascorso
questo tempo, scolarli bene.
In un tegame di terracotta (o di acciaio dal fondo spesso) scaldare l’olio
e far imbiondire l’aglio pestato in camicia e la cipolla tritata finemente.
Unire il sedano tagliato a dadini, i salamini e la pancia e rosolare per alcuni
minuti.
Versare i fagioli borlotti con l’alloro, far insaporire e aggiungere il
concentrato di pomodoro. Ricoprire tutti gli ingredienti con acqua fredda e
mescolare.
Coprire il tegame e fare cuocere a fiamma molto bassa per circa 2 ore,
avendo cura di controllare e rimestare ogni tanto. Al termine di questo tempo
la fagiolata sarà pronta, i borlotti dovranno essere morbidi, non sfatti, e il
sugo di cottura ristretto, ma presente e denso.
Cospargere i faseuj grass con una macinata di pepe e
servirli ben caldi. Buon appetito!
Un altro piatto accompagna il Carnevale di
Ivrea o, meglio, lo saluta: il mercoledì delle Ceneri, primo giorno di
Quaresima, dopo aver dato l’arrivederci al Carnevale, tutti i cittadini si
trovano in Borghetto (il quartiere di Ivrea “oltre” la Dora) per mangiare
insieme Polenta e Merluzzo, tipico piatto di magro, offerto dal Comitato della
Croazia.
Polenta e Merluzzo
La polenta viene spesso servita accompagnata da selvaggina,
formaggi o funghi. In questo caso vi proponiamo la versione con merluzzo: da
provare.
Ingredienti:
5oo gr di farina da polenta, 500 gr di filetti di merluzzo, 1 carota, 1
cipolla, 1 costa di sedano, 2 spicchi d’aglio, 2 cucchiai di capperi sotto
sale, 4 fileti di acciughe sott’olio, un ciuffo di prezzemolo, olio evo, sale,
peperoncino
Anzitutto preparate la polenta: portate a bollore 2
litri di acqua con un pizzico di sale, versate la farina a pioggia poco alla
volta mescolando continuamente per non formare grumi. Portate avanti la cottura
per un tempo variabile tra i 45 minuti e 1 ora; la polenta è pronta quando
inizia a formare una crosta sul fondo e sui bordi della pentola.
Versatela sulla spianatoia e fatela freddare.
Fate bollire ½ litro d'acqua con la cipolla, il sedano, la carota e qualche foglia di prezzemolo. Salate e fate cuocere per circa 20 minuti. Unite il merluzzo e fatelo cuocere per circa 10 minuti.
Trascorso questo tempo, prelevate il merluzzo e gli ortaggi con una schiumarola e tritateli con un coltello insieme ai filetti di alici e il prezzemolo rimanente.
Fate rosolare gli spicchi d'aglio in un tegame capiente con qualche cucchiaio d'olio e il peperoncino. Unite il trito di verdure e merluzzo, aggiungete i capperi dissalati e fate cuocere mescolando per circa 10 minuti, irrorando, se è il caso, con un po' di brodo di cottura, finche non otterrete un composto omogeneo.
Tagliate a fettine la polenta, grigliatela in una padella antiaderente e servitela col pesce.
Versatela sulla spianatoia e fatela freddare.
Fate bollire ½ litro d'acqua con la cipolla, il sedano, la carota e qualche foglia di prezzemolo. Salate e fate cuocere per circa 20 minuti. Unite il merluzzo e fatelo cuocere per circa 10 minuti.
Trascorso questo tempo, prelevate il merluzzo e gli ortaggi con una schiumarola e tritateli con un coltello insieme ai filetti di alici e il prezzemolo rimanente.
Fate rosolare gli spicchi d'aglio in un tegame capiente con qualche cucchiaio d'olio e il peperoncino. Unite il trito di verdure e merluzzo, aggiungete i capperi dissalati e fate cuocere mescolando per circa 10 minuti, irrorando, se è il caso, con un po' di brodo di cottura, finche non otterrete un composto omogeneo.
Tagliate a fettine la polenta, grigliatela in una padella antiaderente e servitela col pesce.
Per dare una forma regolare alla polenta, dopo averla
versata su una spianatoia, potete pressarla con un coperchio piatto o un
vassoio circolare, e tagliare i bordi tutt'intorno. Tra le varianti più
popolari di questo piatto c'è la polenta e merluzzo del carnevale di Ivrea,
dove il pesce, dopo essere stato dissalato, è fritto e servito insieme alle
cipolle.
A Ivrea i dolcetti tipici di Carnevale non mancano:
a partire dalle bancarelle presenti un po’ ovunque, è un tripudio di dolcetti,
frutta secca caramellata, frittelle, fino ad arrivare alle pasticcerie dove
sono presenti, oltre le bugie ripiene, al forno, fritte, anche la ‘Polentina
d’Ivrea’ (dolcetto tipico di Ivrea, a base di farina di mais e aromatizzata
all’ arancia), cioccolatini e dolci inventati dai maestri pasticceri per
l’occasione. Qui di seguito la ricetta della “Polentina”!
La Polentina d'Ivrea è una torta a base di farina di mais ricoperta da uno
strato di miele e succo di arancio.
Dolce tradizionale della città di Ivrea creato nel 1922 dai fratelli Strobbia, che ne depositarono il marchio rappresentato da una fascetta a fondo giallo.
Per preparare questo dolce occorre:
Dolce tradizionale della città di Ivrea creato nel 1922 dai fratelli Strobbia, che ne depositarono il marchio rappresentato da una fascetta a fondo giallo.
Per preparare questo dolce occorre:
frumento di mais, fecola, burro, tuorlo d’uovo, zucchero, scorza di limone
grattugiato, miele, succo di arancia e granella dell’impasto
Disporre la farina a fontana sulla spianatoia, versarvi al centro la fecola, lo zucchero, la scorza di limone grattugiata, i tuorli d’uovo e il burro ammorbidito, amalgamare fino ad ottenere un composto omogeneo a quel punto, versare il tutto in una tortiera e infornare.
Quando sarà pronta sfornatela e ricoprite la torta con uno strato sottilissimo di una mistura ottenuta sciogliendo il miele con un po’di succo d’arancia.
Disporre la farina a fontana sulla spianatoia, versarvi al centro la fecola, lo zucchero, la scorza di limone grattugiata, i tuorli d’uovo e il burro ammorbidito, amalgamare fino ad ottenere un composto omogeneo a quel punto, versare il tutto in una tortiera e infornare.
Quando sarà pronta sfornatela e ricoprite la torta con uno strato sottilissimo di una mistura ottenuta sciogliendo il miele con un po’di succo d’arancia.
Oppure altra veloce e
golosa modo di eseguire questa ricetta:
Ammorbidire 50 gr
di uvetta in acqua tiepida e strizzarla.
Portare ad
ebollizione 150 cl di latte poi versarvi a pioggia la farina e mescolarla con
la frusta. Cuocere, mescolando sempre, per 40 minuti su fuoco medio.
Levare dal fuoco e
suddividere la polenta in 4 ciotole. Cospargerla di zucchero e cannella e servirla
subito con del latte caldo, in un bricco a parte.
Torta Novecento
Questo dolce è una ricetta tradizionale della cucina piemontese specialità caratteristica in questo periodo carnevalesco
d’Ivrea
Pan di Spagna: 4
tuorli, 120 gr di zucchero, 4 albumi montati a neve fermissima, 50g di fecola,1
bustina di lievito, 1/2 bustina di vanillina, 1 cucchiaio di cacao amaro in
polvere. Cuocere a ~180 per 30 minuti
Per la crema: 500 grammi di crema pasticcera, 2 cucchiai di liquore al cacao, 200 grammi di burro,1 cucchiaio di cacao, 1 bicchierino di curacao, 1 bicchiere di latte, zucchero a velo
cioccolato in granella
(Crema alternativa un pò più leggera ma distante dall'originale:
200ml di Panna montata per dolci, 1 albume montato a neve,1 cucchiaio di cacao amaro)
Montare le uova intere, i tuorli e lo zucchero. Aggiungere la farina, la fecola e il cacao amalgamando lentamente.
Versate la pasta in uno stampo rotondo e cuocetela a 180 gradi per circa mezz'ora. Lasciatela raffreddare, toglietela dallo stampo e tagliatela in 4 dischi.
Preparare la crema, aggiungendo alla crema pasticcera il burro montato e il liquore al cacao, aggiungete il cacao.
Inzuppate ogni disco di pasta con latte e curacao. Alternate i dischi alla crema. Terminate con uno strato di crema con la quale coprirete anche il bordo della torta. Spolverate la torta prima con il cioccolato in granella e poi con lo zucchero a velo. Deliziosa!
Per la crema: 500 grammi di crema pasticcera, 2 cucchiai di liquore al cacao, 200 grammi di burro,1 cucchiaio di cacao, 1 bicchierino di curacao, 1 bicchiere di latte, zucchero a velo
cioccolato in granella
(Crema alternativa un pò più leggera ma distante dall'originale:
200ml di Panna montata per dolci, 1 albume montato a neve,1 cucchiaio di cacao amaro)
Montare le uova intere, i tuorli e lo zucchero. Aggiungere la farina, la fecola e il cacao amalgamando lentamente.
Versate la pasta in uno stampo rotondo e cuocetela a 180 gradi per circa mezz'ora. Lasciatela raffreddare, toglietela dallo stampo e tagliatela in 4 dischi.
Preparare la crema, aggiungendo alla crema pasticcera il burro montato e il liquore al cacao, aggiungete il cacao.
Inzuppate ogni disco di pasta con latte e curacao. Alternate i dischi alla crema. Terminate con uno strato di crema con la quale coprirete anche il bordo della torta. Spolverate la torta prima con il cioccolato in granella e poi con lo zucchero a velo. Deliziosa!
Buon Carnevale a tutti! ♥
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