A Wall Street il Toro
lo conoscono bene. Se caracolla lì intorno sornione tutti investono tranquilli portando a vederlo anche
moglie e bambini. Hanno spiegato al Toro che deve lasciare in pace bolle e
bollicine, senno poi si sa come va a finire. Lui sta molto attento a gestire le
sue corna e per ora riesce a non far scoppiare nulla. Il ciclo economico
globale ha una misteriosa seconda giovinezza e la domanda che aumenta è:
durerà? Nemmeno i dubbi nucleari sulla Corea sembrano turbare l’atmosfera. La
Borsa era già per l’ottocentesco filosofo Thoreau (parente dell’animale
citato?) non un semplice strumento per il raggiungere conoscenze ideali di
ordine superiore, bensì oggetto ultimo della pratica filosofica, fonte di
benessere e soluzione esistenziale. Il Toro stesso ha fatto domanda per essere
messo in riproduzione. Se mette su famiglia, è fatta.
Massimo Bucchi – Sottovuoto – Il Venerdì di La Repubblica –
29 settembre 2017 -
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