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lunedì 16 ottobre 2017

Lo Sapevate Che: Non buttare, condividi...



Il 16 Ottobre giornata internazionale dell’alimentazione, in Francia debutta la prima piattaforma per combattere lo spreco domestico di cibo: nella sola Europa, infatti, circa 90 milioni di tonnellate annue finiscono nella spazzatura, per un valore di 100 miliardi di euro. Soprattutto, il 53% proviene dalle famiglie e oltre la metà potrebbe essere ancora consumato. Di qui la star-up dell’associazione Hopl-IopFood: “Crea spazi di solidarietà che connettono con il vicinato persone in situazioni di difficoltà alimentare. A loro si dà cibo non in una logica caritatevole ma in una forma di condivisione”, spiega il fondatore Jean-Claude Mizzi. Conferma Luca Falasconi, docente di Politica agraria all’Università di Bologna e responsabile scientifico del progetto Reduce (segue box): È nel frigo, nella dispensa e nelle mense scolastiche che ogni giorno cibo ancora buono e sano inizia il suo percorso verso la discarica”. Ammettiamolo nelle nostre vite a geometrie e famiglie variabili fare la spesa in modo misurato è complesso, e in pattumiera finisce più cibo di quanto vorremmo. Succede anche al ristorante, ma lì possiamo avvalerci della save bag per portare a casa gli avanzi: idea del Banco alimentare realizzato con Cuki al quale hanno aderito vari ristoranti (elenco su bancoalimentare.it) contribuendo alla consapevolezza degli italiani che, rassicura Falasconi, sta crescendo: “E’ l’industria che potrebbe venirci incontro sviluppando più servizi a latere dei prodotti: i consumatori vedono di buon occhio migliorie tecnologiche sulle confezioni e anche sui frigoriferi, che aiutino il controllo della conservazione”. Nel frattempo, la collaborazione tra negozianti e consumatori potrebbe essere una soluzione virtuosa facile. Francesco Ardito, business development strategist nell’hub del Politecnico di Torino, due anni fa ha creato lastminutesottocasa.it, un’app per offrire ai venditori la possibilità di cedere a fine giornata le eccedenze a basso costo e all’acquirente di risparmiare portando a casa cibo di qualità: una notifica sul cellulare informa il consumatore che abita in zona ed è iscritto alla community delle offerte. Un progetto utile, ma circoscritto ai digitalizzati tagliando fuori i più anziani o chi non può permettersi uno smartphone. Ha però il pregio di favorire un processo di cambiamento nelle nostre abitudini di consumo, restituendo al cibo un valore etico e non solo economico.
Box:
Quei 700 gr In Più
In Italia ogni famiglia getta in discarica circa 700 gr di alimenti la settimana, oltre 2kg e mezzo al mese, metà dei quali ancora buoni da mangiare: significa che gli scari domestici pesano per il 77% sullo spreco totale di alimenti, per un valore di 12 miliardi di euro l’anno. Al centrosud si butta di più cibo cotto, al centronord quello fresco. In Wuropa l’8,5% della popolazione, cioè 43 milioni di persone, che vivono soprattutto nelle città, si trovano in condizioni di indigenza alimentare, a fronte di uno sperpero spropositato di cibo, soprattutto in casa. Questi dati emergono da un’indagine di Reduce, un progetto all’interno della campagna europea di sensibilizzazione Spreco Zero) di ricerca, educazione e comunicazione per la prevenzione degli sprechi alimentari, finanziato dal ministero dell’Ambiente in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologia Agroalimentari dell’Università di Bologna e la società di ricerca SWG.info: sprecozero.it
Raethia Corsini – News – Donna di La Repubblica – 7 ottobre 2017-

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