A
inventarlo, per caso, fu il programmatore russo Aleksej Pažitnov,
mentre lavorava a un test d'intelligenza sul computer sovietico
"Electronika 60", per conto dell’Accademia delle Scienze di Mosca. Il
6 giugno del 1984 scoprì che il programma si prestava ad essere trasformato in
un gioco fortemente creativo. Ispirato dai pentamini (figure
geometriche composte di cinque quadrati identici), ideò i tetramini,
composti di quattro lati (dal prefisso greco tetra-,
"quattro"), da cui derivò il nome "Tetris".
La sua intuizione fu di fare in modo che una volta incastrati perfettamente su
una linea orizzontale, quest'ultima sparisse per lasciare spazio a un'altra
combinazione di mattoncini, che il giocatore poteva ruotare e spostare da
destra a sinistra. Il collega Vadim Gerasimov presentò il progetto all'IBM che
lo sviluppò per primo per i suoi pc. Il mancato brevetto da parte parte di
Pažitnov lasciò campo libero ad altri, su tutti l'imprenditore olandese Henk
Rogers che, alla fine degli anni Ottanta, ne trasse una versione per Nintendo,
facendo di Tetris un fenomeno di massa.
Dall'epoca d'oro dei Game boy della casa nipponica si sono
succedute svariate versioni del gioco per PC e console, arrivando a quelle per
i moderni smartphone.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/923007
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