La
lontananza dal cuore del mercato automobilistico, tutto concentrato al Nord,
costrinse Darracq a spostare la sede a Milano, realizzando l’opificio del
Portello. La forte concorrenza di Renault e della neonata Fiat portarono
l’azienda sull’orlo del fallimento e alla successiva vendita, nel 1910, a un
gruppo di finanzieri lombardi che le cambiarono il nome in
"A.L.F.A.", acronimo di "Anonima Lombarda Fabbrica
Automobili".
Cinque anni dopo entrò nel capitale della società l’ingegnere napoletano Nicola
Romeo, comportando il definitivo cambio di nome in Alfa Romeo.
L’epoca dei grandi successi arrivò negli anni Venti con l’ingresso di piloti
del calibro di Enzo Ferrari e Antonio Ascari e con la vittoria del primo
campionato del mondo di automobilismo della storia nel 1925. Altri
trionfi arrivarono nel dopoguerra, rispettivamente nel 1950 e nel 1951, con le
prime due edizioni del Campionato Mondiale di Formula 1.
Passata al Gruppo Fiat nel 1986, la "casa del Biscione" visse una
prima fase positiva con la berlina 164 e dal 1997 la svolta
decisiva con il lancio della 156, dalla linea più sportiva e dalla
tecnologia innovativa. Nel 2010, a celebrazione del centenario, venne
presentata la versione moderna della mitica Giulietta, risultata
seconda all'edizione 2011 del premio "Auto dell'anno".
https://www.mondi.it/almanacco/voce/14062
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