Il
corteo reale arriva nelle vie del centro dopo le 10 e la prima accoglienza non
è delle migliori. Dalla folla viene lanciata una bomba che manca l'auto
dell'Arciduca, ferendo gravemente gli occupanti di quella che segue. È il primo
atto di una strategia omicida ideata da un gruppo di sette cospiratori,
che inizialmente sembra destinata al fallimento. I sette sono membri
della Mlada Bosna (Giovane Bosnia), un gruppo politico che
lotta per l'unificazione di tutti gli jugoslavi.
Trasportato al sicuro in municipio, Francesco Ferdinando decide di far visita
ai feriti in ospedale. Ignaro del cambio di programma, l'autista della macchina
reale prosegue il vecchio percorso, rendendosi indirettamente complice di un
attentato destinato a sconvolgere gli equilibri europei. Pochi metri dopo lo
studente Gavrilo Princip esplode due colpi di pistola che
feriscono mortalmente la coppia reale.
La notizia dell'attentato scuote le diplomazie d'Europa e nel giro di un mese
gli eventi precipitano portando allo scoppio della Prima guerra
mondiale, nota anche come "Grande guerra". Gli studiosi sono
concordi nel ritenere che l'episodio sia stato soltanto un pretesto colto
dall'Impero austro-ungarico per scatenre il conflitto, che sarebbe scoppiato
comunque. Tratto in arresto, l'omicida morirà in carcere di tubercolosi insieme
a un complice; altri tre finiranno impiccati.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/10948001
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