Come e perché lo
strano rituale del "ball drop" da oltre un secolo contraddistingue
l'arrivo del nuovo anno a New York
Come
ogni 31 dicembre da oltre cent'anni, New
York festeggia l’arrivo del nuovo anno a Times Square, applaudendo non il normale spettacolo
pirotecnico che rallegra le piazze di ogni altra grande città del pianeta,
ma la discesa per 23 metri di una sfera luminosa di
oltre tre metri e mezzo di diametro, ricoperta da 2.688 triangoli di
cristallo Waterford, lungo un'asta posta alla sommità
dell'edificio One Times Square.
Lo strano
rituale risale al 1907, quanto la piazza (in realtà una sorta di grande crocevia,
tra Broadway, la Settima Avenue e la 42esima Strada) aveva da poco assunto il
nome di Times Square e la sua nuova identità di epicentro della vita notturna
newyorkese. Fino al 1903 si chiamava Longacre Square e non aveva un ruolo molto
rilevante nella vita della città.
Il
nuovo corso era iniziato con l'inaugurazione dell’edificio che ospitava la
nuova sede del quotidiano New York Times: l’editore, Adolph Ochs, era
riuscito a convincere le autorità cittadine a ribattezzare la piazza in onore
del giornale, ed aveva pensato di organizzarvi, sempre a fini pubblicitari, uno
sfarzoso veglione 'pubblico' dell’ultimo dell’anno, spodestando il tradizionale
festeggiamento che sino ad allora i newyorkesi erano soliti tenere sempre sulla
Broadway ma molto più a sud, a downtown, vicino a Wall Street.
La
trovata aveva avuto un gran successo e per i primi tre anni, sino al 1906,
l’arrivo dell’anno nuovo era stato festeggiato lì con dei normali fuochi
d’artificio. Poi le autorità cittadine avevano vietato lo spettacolo
pirotecnico, ed Ochs per il capodanno del 1907 si dovette inventare qualcosa
d’altro. Nacque così la bizzarra idea della sfera luminosa sulla cima del
palazzo che ospitava la sede del giornale (e che, a dirlo ora fa quasi
tenerezza, all’epoca era uno degli edifici più alti della città).
La
palla luminosa ha salutato l’arrivo del nuovo anno ogni anno da allora - tranne
che nel 1942 e nel 1943, quando le restrizioni nell’impiego della illuminazione
elettrica imposte dalla Seconda Guerra Mondiale resero temporaneamente
impossibile la sua accensione. In origine si trattava di una sfera di ferro e
legno da 300 chili, sulla quale erano installate cento lampadine. Poi, nel 1920
venne sostituita da una sfera di solo ferro ma molto più leggera, circa 180
chili; quindi nel 1955 da una di alluminio, da 68 chili, che durante gli Anni
Ottanta venne modificata per farla assomigliare ad una 'grande mela'. Il
capodanno del 2000 ha portato in dono la nuova sfera di cristallo ed il
congegno completamente computerizzato, e quello del 2007 – il centennale del
ball drop - la sostituzione delle tradizionali lampadine con le nuove luci al
LED – ben 672 moduli in grado di emettere 16 milioni di sfumature
cromatiche.
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