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martedì 17 dicembre 2019

Speciale: Qualcosa di salato per Natale … ☺♥


La tavola del 25 dicembre nella Penisola è un trionfo di pasta fatta a mano, ricche minestre e sostanziosi secondi di carne. Sebbene molti piatti siano comuni a diverse località, ogni regione ha una ricetta caratteristica e unica – più o meno nota – che non può mancare durante il pranzo natalizio.

Ecco alcuni piatti tipici:

 Specialità Valdostana:

Frecacjà de Trifolle

Ingredienti:

Un chilo e mezzo di patate, 150 gr di cipolle bionde, 150 gr di Fontina Valléè d’Aoste DOP tagliata a fette, 150 gr di burro fuso, 10 gr di foglie di timo, noce moscata, sale, pepe

Condire le patate a 4 cm di spessore, con il burro, il sale, il pepe e la noce moscata.
Metterle per la cottura in una padella bassa e larga. Coprire con carta stagnola o coperchio. Inserirle nel forno a legna caldo. Ogni 5/8 minuti estrarle e mescolarle.
Quando saranno quasi cotte aggiungere la cipolla tritata. Continuare la cottura per una decina di minuti, mantenendo il tutto coperto.
Scoprire e porre le fette di fontina sulla superfice. Lasciare fondere bene e servire.
Si accompagna perfettamente con salumi e grigliate di verdure

Genepì della Val d’Aosta

Bere il genepì è una delle esperienze più tipiche che potete fare in Valle d'Aosta. Dall'omonima pianta aromatica che cresce sulle montagne (ma oggi viene per lo più coltivata) si ricava un liquore dalle proprietà balsamiche e digestive, che è tradizione bere a fine pasto.


Specialità Piemontese:

Per onorare la tradizione contadina, a Natale in Piemonte, in particolare nella zona delle Langhe, è d’obbligo portare in tavola gli agnolotti del plin – che in dialetto indica il “pizzicotto” necessario per chiudere la sfoglia – ripieni di vitello, maiale e coniglio (cotti insieme con olio, aglio, e aromi) e conditi con il sugo dei tre tipi di carne impiegati per la farcitura.

Agnolotti del Plin
Per 6 persone

Ingredienti:

Per la pasta: 500 gr di farina, 4 uova, 1 tuorlo d’uovo, 1 cucchiaio d’acqua calda, olio, sale.

Per il ripieno: 100 gr di polpa di vitello o manzo, 100 gr di polpa di coniglio, 100 gr di lonza di maiale, 50 gr di riso, 100 gr di spinaci, 25 gr di burro, 2 cucchiai d’olio, ½ cipolla, ½ gambo di sedano, ½ carota, ½ porro, 1 scalogno, rosmarino, salvia, timo, alloro, 3 dl di brodo, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, 1 uovo, 50 gr di parmigiano grattugiato, latte, noce moscata, sale e pepe.

Per il condimento: 100 gr di burro, rosmarino, salvia, timo, prezzemolo, basilico, 1 spicchio d’aglio, 1 scalogno.

Preparare il condimento: lavare le erbe aromatiche, lo scalogno e l’aglio, puliti e tagliati a metà. Racchiudere il tutto dentro una garza e cucirla. Mettere la garza in una scodella, irrorarla con il burro, precedentemente fuso e lasciarlo in infusione per alcune ore.
Preparare la pasta: setacciare la farina, disporla a fontana, mettervi al centro le uova, il tuorlo, l’acqua, l’olio, un pizzico di sale e lavorare gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico, avvolgerlo in un foglio di pellicola trasparente e farlo riposare in frigorifero per un’ora.
Nel frattempo preparare il ripieno: pulire gli spinaci, lavarli, farli scottare in acqua salata in ebollizione, scolarli e strizzarli. Spuntare e raschiare la carota, privare il porro delle radici, delle foglie esterne e della parte verde più dura, sbucciare la cipolla e lo scalogno, privare il sedano dei filamenti, lavare gli ortaggi e tagliarli a pezzetti, tritare lo scalogno. In una casseruola far scaldare 2 cucchiai d’olio il burro, aggiungere il mazzetto nella garza scolato dal burro, la carne di vitello, di maiale e di coniglio divisa a pezzi, far rosolare finchè risulteranno dorati da tutte le parti, unire gli ortaggi a pezzetti, lo scalogno tritato, farli rosolare brevemente, insaporire con sale e pepe, versare il vino bianco e lasciarlo evaporare. Unire il riso, farlo tostare per 2 minuti, aggiungere un poco di brodo bollente e continuare la cottura per 20 minuti circa aggiungendo di tanto in tanto un poco di brodo. Aggiungere gli spinaci, togliere dal fuoco e fare raffreddare. Eliminare la garza con i gusti, tritare finemente il composto, metterlo in una terrina, aggiungere l’uovo, il formaggio grattugiato, un pizzico di sale, di pepe, di noce moscata e mescolare bene tutti gli ingredienti, aggiungendo, se necessario, latte a sufficienza ad ottenere un impasto omogeneo. Stendere la pasta in una sfoglia sottile, disporre il ripieno a mucchietti nel senso della lunghezza, ripiegarvi sopra la pasta, pizzicottare con due dita e tagliare gli agnolottini con la rotella. Distribuirli sulla spianatoia infarinata e farli asciugare un poco. Far cuocere gli agnolottini in abbondante acqua salata in ebollizione, scolarli al dente e condirli con il burro alle erbe scaldato in un tegamino a parte.

Specialità Umbra:

Anatra in porchetta

È un gustoso e profumato secondo della tradizione umbra: l’anatra, tagliata a pezzi, viene spalmata con un battuto di grasso di prosciutto, rosmarino, salvia, finocchietto selvatico, olio, sale e pepe, e poi cotta in forno.

Ingredienti:

1 anatra del peso di 1 kg, un cipollotto, 15 granelli di pepe, 30 gr di anice stellato, un pezzo di cannella, 2 etti di grasso di prosciutto tritato finemente con aghi di rosmarino, salvia, finocchietto selvatico, sale e pepe, ½ bicchiere di vino bianco secco, 1 dl di olio, sale.
Per accompagnare: 2 cucchiai di sale fino, 1 cucchiaio di pepe, appena macinato.

Pulire il cipollotto, lavarlo e tritarlo. Lavare e asciugare l’anatra e schiacciarla con l’aiuto di un batticarne. Strofinarla all’interno e all’esterno con abbondante sale e il cipollotto tritato. Metterla in una terrina e strofinarla ancora all’interno, con abbondante pepe in grani, abbondante anice stellato, spezzettato e la cannella pure spezzettata. Cospargere con le spezie rimaste e il battuto di grasso di prosciutto speziato e fate riposare per almeno 30 minuti.
Adagiare l’anatra nella casseruola con l’olio e irrorarla con vino bianco, farla cuocere per un’ora circa. Dividerla a metà ed eliminare pepe, cannella e anice stellato.
Tagliarla a pezzetti e farla ancora dorare per 10 minuti.


Specialità Campana:

Minestra maritata
Una ricchissima minestra in cui la verdura (borragine, cicoria, broccoletti) “sposa” la carne (prosciutto, cappone, gallina, vitello e parti meno pregiate del maiale, secondo la ricetta originaria, risalente al ‘600). Oggi viene preparata anche con uno o due tipi di carne, gallina o manzo.

Ingredienti:

Mezza verza piccola, gr.200 di broccoletti, ½ cespo di lattuga, ½ cespo di cicoria, 50 gr. di cotenna di maiale, 50 gr. di pancetta, 300 gr. di costine di maiale, 150 gr. di salsiccia fresca, 1 lt. di acqua,1 cipolla, un mazzetto di aromi (prezzemolo, timo, alloro), 1 spicchio d’aglio, ½ peperoncino rosso, 70 gr. di caciocavallo, 12 fette di pane casereccio, sale.

Pulite e lavate la verza, le insalate e i broccoletti, tagliate tutto a pezzi grandi.
Tagliate a pezzetti la cotenna e la pancetta e mettetele
con la cipolla intera, l’aglio, gli aromi e le costine in una padella con 2 lt. di acqua e un pizzico di sale. Portate a ebollizione e cuocete a fuoco basso per 2 ore.
Disossate le costine non appena saranno cotte e tagliatele a pezzi. Filtrate il brodo, rimettetevi le carni, aggiungete la salsiccia spellata e tagliata a pezzi e riportate a bollore.
Cuocete al dente le verdure in un’altra pentola, strizzatele ed aggiungetevi il brodo con le carni. Tagliate a tocchetti il caciocavallo, spezzettate il peperoncino e uniteli al resto. Fate cuocere 10 minuti, quindi servite la minestra, calda, accompagnata da fette di pane abbrustolite.

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