Inaugurato il Memoriale italiano di Auschwitz, la grande opera di arte
contemporanea smantellata dall’ex campo di sterminio che ha trovato una nuova
casa al centro Ex3 di Gavinana, a Firenze.
Il
Memoriale nasce alla
fine degli anni Settanta per ricordare le vittime italiane tra i deportati.
Fu voluto dall’Aned,
l’associzione nazionale degli ex deportati nei campi nazisti. Al progetto
collaborarono intellettuali di altissimo profilo come lo scrittore Primo Levi, gli
architetti Lodovico e
Alberico Belgiojoso, il regista Nelo Risi, il pittore Pupino Samonà e il
compositore Luigi Nono.
Di fatto, il Memoriale fu una delle prime installazioni multimediali prodotte
al mondo
Galleria
fotografie di Paola Bolletti
La
storia del Memoriale italiano di Auschwitz
Il Memoriale italiano di Auschwitz venne inaugurato
nella primavera del 1980 e collocato nel Blocco 21 dell’ex campo di
concentramento. Il Memoriale è costituito da una passerella in legno
circondata da una spirale ad elica. Il visitatore cammina lungo la passerella
come in un tunnel. La spirale è rivestita all’interno con una tela composta da
23 strisce dipinte da Pupino Samonà sulla traccia di un testo di Primo Levi. Il
percorso è accompagnato dalla musica di Luigi Nono, una composizione originale
intitolata ‘Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz’.
Negli ultimi anni però il Memoriale era stato di fatto
abbandonato in uno stato di completa incuria. Il museo polacco del campo di
concentramento informò le autorità italiane che avrebbe smantellato l’opera.
Così, nel 2014, il Comune di Firenze e la Regione Toscana hanno accolto
la proposta dell’Aned, proprietaria del Memoriale, per il trasferimento a
Firenze.
Il
restauro
Era però necessario un profondo restauro
dell’opera, visto il cattivo stato di conservazione. L’intervento è stato
possibile grazie al sostegno della Fondazione CR Firenze, che si è
fatta carico anche della gestione del cantiere di restauro tramite la
Cooperativa Archeologia supervisionata dall’Opificio delle Pietre Dure.
Per le dimensioni, per la sua multimedialità, per le
innovative tecniche di conservazione impiegate, il restauro rappresenta un caso
unico di intervento su un’opera di arte contemporanea. Per di più concluso in
appena quattro mesi.
Come
visitare il Memoriale italiano di Auschwitz
Il Memoriale potrà essere visitato gratuitamente ma
è necessaria la prenotazione. La visita viene fatta esclusivamente
con accessi guidati. Le visite a cura di Muse saranno rivolte alle classi della
scuola secondaria di primo e secondo grado e ai giovani e adulti dai 10 anni in
su. Le prime visite in programma sono previste per giovedì 9, venerdì 10 e
sabato 11 maggio alle 9.30, 10.30 e alle 11.30; domenica 12 il pomeriggio alle
15.30, 16.30 e 17.30. Le visite saranno poi proposte tutti sabati, domeniche e
lunedì. Per prenotazioni individuali e gruppi: info@muse.comune.fi.it,
055-2768224, per le scuole: didattica@muse.comune.fi.it, 055-2616788.
La
mostra
In occasione della presentazione del Memoriale sarà
inaugurata anche una grande mostra che occuperà l’intero piano terreno. La
mostra, dal titolo “Un filo ininterrotto. La memoria della deportazione e il
Memoriale di Auschwitz”, è stata interamente prodotta dall’Aned ed è stata
realizzata per i contenuti da Elisa Guida e Bruno Maida e per l’allestimento da
Alberico Belgiojoso. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio dell’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane e delle Università della Tuscia e di Torino. La
sezione dedicata alla deportazione toscana è stata curata da Camilla Brunelli
ed Enrico Iozzelli del Museo della Deportazione e della Resistenza di Prato.
Ai visitatori sarà distribuito un pieghevole,
realizzato anch’esso interamente dall’Aned, che riproduce alcuni dei testi
presentati per la prima volta nel 1980, all’epoca della inaugurazione
dell’opera nel Block 21 di Auschwitz. Tra questi il celebre testo “Al
visitatore” scritto espressamente da Primo Levi per chi fosse andato a visitare
la grande spirale del Memoriale.
Di redazione 8 maggio 2019
https://ilreporter.it/sezioni/arte-e-cultura/inaugurato-il-memoriale-italiano-di-auschwitz-a-firenze/
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