Significato, origine e storia della Pasqua o Resurrezione del Signore
La Pasqua è la
festività più importante del mondo cristiano che celebra la resurrezione di
Cristo. La Pasqua cade tra il 22 marzo e il 25 aprile. Questo arco
temporale fu stabilito dal Concilio di Nicea nel 325, ma alcune chiese
cristiane la festeggiano in altre date.
Pasqua del Signore: origine e
significato
Il tema principale
della Pasqua è l’annuncio che Gesù, morto, crocefisso e risorto. Questo
grande evento mette così in atto, nella storia, il significato del suo divino
nome Gesù, ossia “Dio salva”. La concretezza della sua resurrezione nel corpo e
nell’anima è evidenziata dal fatto che Egli ha mangiato e bevuto con gli
apostoli dopo la resurrezione. L’altro tema di grande rilevanza è la Passione
di Cristo, che ripercorre tutto il suo calvario fino alla crocefissione.
Questo cammino è rappresentato nell’imponente Via Crucis.
A Roma è il Papa, che
la sera del venerdì santo, nelle suggestive vie illuminate della città, porta
la Croce lungo tutto il percorso. All’epoca degli imperatori romani, a partire
da Valentiniano nel 367, vi era l’usanza, poi ripresa anche da papi e re, di
mettere in libertà i piccoli malviventi. Sono molte le tradizioni
popolari nate nel Medioevo e correlate con la Pasqua, e alcune sono giunte
fino a noi.
Pasqua: le leggende e la tradizione
Vi era, ad esempio,
l’uso di regalare uova sode che erano state benedette in chiesa. L’uovo,
infatti, rappresenta il simbolo del Cristo Risorto, essendo l’uovo
in tutte le culture un simbolo di nascita. Un mito greco racconta che in
principio esisteva la Notte, che assunta la forma di un uccello, depose un uovo
d’argento nel grembo dell’Oscurità. Dall’uovo uscì fuori Eros portando alla
luce il cosmo intero e le sue creature.
La colomba, che conosciamo sotto forma del dolce che siamo soliti consumare
alla fine del pranzo pasquale, simboleggia in questa occasione sia
il Cristo sia lo Spirito Santo. Il coniglio Pasquale lo troviamo per la
prima volta in uno scritto tedesco del XVI secolo. Il coniglio,
infatti, è ritenuto un simbolo pagano di fertilità.
Anche la tradizione
dell’agnello sembra risalga al Medioevo. Quando nel IX secolo, venne incluso dalla
chiesa nei riti della Pasqua, divenne parte della cena
pasquale del papa. Se durante la Pasqua ci si trovava
davanti un agnello, era ritenuta una fortuna. Questo perchè il diavolo, si
diceva, poteva assumere la forma di tutti gli animali eccetto l’agnello,
simbolo di Cristo.
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