Il progetto
Kuiper punta a spedire in orbita più di 3.000 satelliti disposti a tre
altitudini differenti. Esattamente come le unità protagoniste di altri progetti
come lo Starlink di SpaceX, i satelliti di Amazon porteranno Internet a banda
larga nei luoghi più remoti del pianeta funzionando come nodi di connettività
ad alta quota in sostituzione delle reti via cavo.
AMAZONNEWS 5
APRILE 2019 17:18 di Lorenzo Longhitano
Tra i
miliardari intenzionati a spedire migliaia di satelliti in orbita per portare
Internet ovunque ormai non c'è più soltanto Elon Musk; in questi giorni la
società di proprietà di Jeff Bezos Amazon ha confermato di avere in cantiere
un'iniziativa battezzata project Kuiper che sembra ricalcata sulla falsariga
dello Starlink ideato dal patron di SpaceX. Stando a quanto ha raccontato per
primo Geekwire, il piano di Bezos prevede di lanciare all'interno della
cosiddetta orbita terrestre bassa uno sciame di più di 3.000 piccoli satelliti
che forniranno ai luoghi privi di connettività in una sorta di alternativa celeste
alle connessioni cablate che percorrono il resto del pianeta. I segnali in
partenza da terra arriveranno al satellite più vicino, che potrà comunicare con
quelli adiacenti sfruttando sistemi di comunicazione laser fino a fare
arrivare i pacchetti di dati in transito sopra al primo luogo utile per la
ridiscesa e il trasferimento lungo la normale rete Internet.
Amazon
purtroppo non ha diffuso alcun dettaglio sul progetto; non se ne conoscono
dunque le tempistiche di realizzazione, né i costi. Dalle informazioni portate
alla luce da Geekwire si sa solo che i satelliti saranno disposti su tre
strati: un primo, più interno, a 590 chilometri di altezza e composto da 784
satelliti; un secondo posizionato a 610 chilometri e composto da 1.296 unità e
un terzo, più esterno, da 1.156 satelliti in orbita a 630 chilometri di
latitudine. L'infrastruttura potrebbe non garantire la capacità di carico e la
rapidità di vere e proprie connessioni in fibra, ma non sarà una connessione a
Internet di serie B: alla base del progetto ci sono comunque banda larga e
bassa latenza, esattamente come promesso dalla flotta di satelliti Starlink e
dai progetti simili proposti da altre realtà del settore che si basano sullo
stesso tipo di tecnologie.
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