Il Carciofo
Un vero concentrato di sostanze benefiche: la
cinarina, che dà il sapore amarognolo, è ritenuta un tonico per il fegato e un
regolatore delle vie biliari. Contiene calcio, ferro, fosforo e vitamina A.
Il nome scientifico Cynara Scolymus, pare si riferisca
a Cynara, fanciulla dai capelli color venere (da cui il nome) che, negandosi a
Giove, venne trasformata in pianta spinosa. Il nome italiano pare derivi
dall’arabo harchiof o al-krashuf, spina di terra o pianta che punge.
Qualche
ricetta:
Insalata di Carciofi e Prosciutto
Per 4 perone
4 sfoglie di pane carasau, 80 gr di rucola, 6
carciofi, 150 gr di prosciutto crudo dolce, aceto di vino bianco, origano,
olio, sale.
Pulire i carciofi eliminando le parti spinose, le
foglie esterne più dure. Tuffarli man mano nell’acqua acidulata.
Nel mentre, fare scaldare in una casseruola ½ lt di
acqua con 6 cucchiai d’aceto e 1 cucchiaino raso di sale. Fare cuocere i
carciofi per pochi minuti. Scolarli bene e mentre sono ancora caldi, condirli
con olio, sale e una generosa spolverata di origano.
Tagliare il prosciutto a nastrini e unirlo ai
carciofi. Pulire ridurre la rucola a foglioline, lavarla e sgocciolarla. Unirla
al resto degli ingredienti. Spezzettare il pane carasau in pezzi grandi e
sistemarli sui lati di un grande piatti di portata. Versare al centro
l’insalata e spargere sopra il condimento con carciofi e tutti gli altri
ingredienti. Alla fine versare in superficie a filo un poco d’olio e sale se
necessario.
Conchiglie di Capesante al Carciofo
Per 6 persone
12 capesante, 1 carciofo, 1 limone, poco burro, olio,
dl 2 di vino bianco secco, sale, pepe rosa, ½ porro, un ciuffetto di prezzemolo.
Pulite e tagliate a fettine sottile il carciofo, poi
spruzzatelo con qualche goccia di limone. Lavate e raschiate bene le conchiglie
delle capesante e fatele aprire sul fuoco, in un tegame coperto. Apritele,
staccate i molluschi, eliminando la membrana e le frange che le circondano e
lavatele sotto l’acqua corrente.
Tagliate a rondelle il porro e fatelo appassire in un
tegamino con il burro, salate e pepate, unite i molluschi e i carciofi,
irrorate con il vino bianco e cuocete per 15 minuti. Distribuite i molluschi e
le verdure al centro di ogni conchiglia.
Filtrate il fondo di cottura, aggiungetevi il succo di
limone e 4 cucchiai di olio, emulsionate con una frusta sino ad ottenere una
salsina omogenea. Versatela sulle conchiglie, poi cospargete di prezzemolo
tritato e grani di pepe rosa. Si serve sia freddo che caldo.
Quiche con Carciofi e Porri
Per 6 persone
1 porro, 2 carciofi, 1 spicchio d’aglio, 1 cucchiaio
di prezzemolo tritato, 3 uova, 1
dl di latte, 150 gr di Taleggio, una pasta sfoglia
rotonda, olio, sale, pepe.
Togliete al porro le radici e l’ultimo pezzetto di
foglie, tagliatelo a rondelle molto sottili, togliete ai 2 carciofi le foglie
dure esterne e il gambo, tagliatene le punte eliminando le spine, riduceteli a
spicchietti, eliminando anche l’eventuale fieno. Versate in una padella
antiaderente 3 cucchiai d’olio e fatevi dorare lo spicchio d’aglio, sbucciato e
tagliato in 4 parti, unite quindi un cucchiaio di prezzemolo tritato, il porro,
i carciofi, salate, pepate e cuocete a fuoco medio, mescolando spesso, per 10
minuti. Sbattete 3 uova in una ciotola, unite un dl di latte, salate, pepate,
mescolate e aggiungete 150 gr di Taleggio, tagliato a pezzetti. Rivestite uno
stampo rotondo imburrato e infarinato con la pasta sfoglia, in modo che sbordi
leggermente, e distribuitevi sopra prima i carciofi e i porri, poi il composto
delle uova. Ripiegate in dentro la pasta, formando un cordoncino tutto attorno
alla teglia, che decorerete con i rebbi di una forchetta. Cuocete in forno
preriscaldato a 180° per circa 25 minuti. Servite tiepido.
Spatzle con Carciofi e Calamaretti
Per 4 persone
Per gli spatzle:
500 gr di farina, 6 uova, ½ lt di acqua tiepida
Per il condimento:
gr 450 di calamaretti puliti, 4 carciofi teneri, 250
gr di pomodori maturi, 1 spicchio d’aglio un ciuffo di prezzemolo, vino bianco,
peperoncino in polvere, olio evo, sale.
Gli spatzle sono degli gnocchetti tipici del Sud Tirolo
e del trentino.
Vengono realizzati con un utensile (che si trova
presso casalinghi e supermercati) chiamato pressa per spatzle; molto simile ad
uno schiacciapatate (che si può usare in sostituzione della pressa), spremendo,
l’impasto fuoriesce e cadendo nell’acqua bollente sottostante e cuocendosi.
Preparare l’impasto: in una terrina mettere la farina a
fontana, le uova e l’acqua tiepida. Lavorare gli ingredienti con una frusta sin
ad ottenere una pastella morbida e liscia, senza grumi. Coprire la terrina con
un canovaccio e lasciare riposare per ½ ora. Nel mentre preparare il sugo:
Pulire i carciofi, togliere la barba interna spuntarli
e tagliarli a fette non molto sottili. Scaldare tre cucchiai di olio in un tegame
capiente, unire l’aglio tritato finemente, i carciofi a fette, i calamaretti lavati,
tagliati grossolanamente a pezzi. Fare rosolare mescolando con un cucchiaio di
legno a fuoco vivace. Aggiungere il vino bianco, fare evaporare.
Lavare e togliere la pelle ai pomodori, tagliarli a
pezzi e unirli nel tegame, regolare di sale, peperoncino e lasciare cuocere per
20 minuti a fuoco dolce.
Nel mentre in una pentola di acqua bollente, salata,
in ebollizione fare gli spatzle con l’apposito attrezzo (o uno
schiacciapatate). Non appena gli spatzle salgono a galla, scolarli con l’aiuto
di un mestolo forato e unirli man mano al condimento preparato nel tegame. Deve
essere un’operazione fatta velocemente. Mescolare delicatamente con un
cucchiaio di legno i vari ingredienti. Servire la preparazione caldissima.
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