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lunedì 21 gennaio 2019

Lo Sapevate Che: CULTURA E SOCIETA': Da cosa nasce la ricolta dei Gulets Gialli in Francia ...


La mobilitazione dei «Gilets Jaunes» sta infiammando ormai da più di un mese la Francia. Ma chi sono i Gilets Gialli? Cosa rivendicano? Cerchiamo di fare un po' di chiarezzadi Artwave - 12.12.2018
di Delia Amendola
La mobilitazione dei «Gilets Jaunes», che più da un mese sta facendo ritornare alla mente dei cittadini europei il ricordo non più sbiadito della Rivoluzione francese, è partita da metà novembre e sta continuando a far parlare di sé. Ma chi sono i Gilet Gialli? Cosa rivendicano? Cerchiamo di fare chiarezza su uno degli argomenti di cronaca che sta facendo più discutere: una protesta, una ribellione, un’insurrezione che parte da un vero e proprio malcontento sociale.

Foto 1 galleria - Fonte: tpi.it

Cosa sta accadendo in Francia?
Luoghi di particolare interesse – come il celebre viale degli Champs-Élysées– ma anche l’Avenue Paul Doumer nei pressi della Tour Eiffel, le vie che conducono a Place De La Concorde, la piazza nella quale alberga il famoso Arco di Trionfo (Place Charles de Gaulle), così come le strade che circondano Les Galeries Lafayette e Place Vendome: questi sono stati i principali focolari della mobilitazione dei Gilet Gialli. Si contano automobili incendiate, vetrine e magazzini distrutti, agenzie immobiliari e bancarie – come la LCL alla Boulevard Haussmann – demolite e saccheggiate, più di 1000 granate lacrimogene utilizzate; senza calcolare i feriti e il degrado complessivo che ha generato la protesta a Parigi. Uno scenario di guerriglia urbana che non accenna a concludersi è quella che si respira tra le vie parigine; una rivendicazione sociale, quella dei Gilets Jaunes che, invece, ha voglia ancora di imporsi contro un governo che non sembrerebbe rispettare le esigenze del popolo francese. Ma da cosa nasce la mobilitazione dei Gilet Gialli?

Foto 2 galleria - Copyright: ©ABDULMONAM EASSA / AFP

Si tratta di una vera e propria crisi sociale che parte da un malcontento generale sulle condizioni di vita dei francesi. In particolar modo, sarebbero cinque i punti cardine per i quali si battono i Gilet Gialli:
– Il costo della vita: tasse in aumento e tassa sul prezzo del carburante;
– Il lavoro, soprattutto le difficoltà di impiego tra i giovani;
– Il potere d’acquisto
– La mancanza di trasparenza da parte del governo
– L’annullamento di alcune imposte fiscali: soprattutto quelle che favoriscono la popolazione ricca e d’élite.
La mobilitazione del popolo francese, dunque, nasce essenzialmente da tematiche di particolare interesse economico e politico. Si denunciano i casi di corruzione all’interno delle forze politiche, episodi di discriminazione e di favoritismo di alcune classi sociali, mentre compaiono scritte su monumenti ed edifici parigini come: “La France au peuple”, “Yellow is a new black block” o “Les gilets jaunes triompheront” a lettere cubitali proprio sull’Arco di Trionfo, simbolo della vittoria di Napoleone nella battaglia di Austerlitz.

Chi sono i Gilet Gialli?
Foto 3 galleria - Fonte: Lettera43.it

Studenti, disoccupati, pensionati, lavoratori con contratti precari, attivisti ma soprattutto donne: queste sono le persone che indossano i celebri gilet gialli. Sono, quindi, cittadini che provengono dalle più svariate classi sociali quelli che si sono uniti sotto il nome di Gilets Jaunes. Un’ondata di insofferenza generale e di sfiducia verso le istituzioni che sta riadattando il concetto di democrazia e sta cercando di abbattere le differenze sociali, contro quello che viene definito “il presidente dei ricchi”: Emmanuel Macron. In particolar modo, la popolazione che si sta battendo per le cause suddette è in piena diffidenza nei confronti dei media; accusati di produrre fake news e di accentuare le violenze rispetto ai punti d’interesse che hanno generato la mobilitazione sociale. I Gilets Jaunes, inoltre, si impongono come un movimento che parte dal popolo e che non ha nessun portavoce. Non si tratta, dunque, di una organizzazione: non c’è nessun intermediario né sindacato che sta riformando e attizzando la popolazione francese contro il governo ma, semplicemente, di un movimento libero e totalmente indipendente da interessi terzi.

La risposta di Macron

Foto 4 galleria - Fonte: altrenotizie.org

Bruno Le Maire, il ministro delle finanze francese ha definito questa protesta del popolo francese come: “Una catastrofe per il commercio, una catastrofe per la nostra economia”. Non si tratta solo di disordine sociale e di danni alle infrastrutture, ma di un vero e proprio sfacelo politico-economico. Il danno generale si quantifica in una perdita dello 0,1% del Pil, in un ribasso dell’1,7% della crescita della ricchezza nazionale e, soprattutto, in una perdita generale di 10 miliardi di euro; senza contare l’impatto sul turismo: sono diminuite, infatti, del 10% le prenotazioni secondo il raggruppamento nazionale delle catene alberghiere.
Emmanuel Macron, nel suo discorso ai cittadini, ha sentenziato: “Questa indignazione è condivisa da molti francesi. Abbiamo risposto all’aumento della tassa sul carburante, ma servono misure profonde. La collera è giusta, in un certo senso”. Si tratta di una presa di coscienza, quella del presidente della Repubblica francese che, contemporaneamente, ha comunque fatto il punto sulla violenza utilizzata dai Gilets Jaunes; considerata come “inaccettabile” e per tale motivo ha istituito lo stato di emergenza. Macron ha promesso un aiuto economico al reddito dei cittadini francesi – con un aumento del salario minimo dal 2019 – e un aiuto ai pensionati, stoppando l’aumento della tassa sul carburante e introducendo una nuova lotta all’evasione fiscale. Nel frattempo, se da un lato la mobilitazione dei Gilets Gialli non accenna a fermarsi, dall’altro stanno cominciando a girare notizie per cui ci sarebbe stato probabilmente anche un intervento russo nell’insurrezione francese di questi ultimi mesi.
Fonte immagine di copertina: ©altrenotizie.org

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