Si chiamano Stolpersteine e sono
piccoli sampietrini commemorativi che punteggiano strade e marciapiedi delle
città europee, anche italiane, colpite dalla furia nazi-fascista. Su di esse
sono riportate i nomi di che perse la vita durante l'Olocausto
Quando i nazisti venivano a prenderti, spesso non avevi
nemmeno il tempo di rendertene conto.
Un colpo alla
porta. Urla. Una mano che ti trascina fuori da letto. Spintoni. Paura. Vite intere che cambiavano in pochi istanti, passando
dal tepore confortevole della propria casa al freddo retro di un camion diretto
chissà dove.
Poi solo silenzio, case vuote e ricordi
destinati a sbiadire col tempo.
Ma il nazismo la
guerra l'ha persa, Hitler è stato sconfitto, ed il mondo intero non ha voluto dimenticare.
Ecco perché nel
1995, l'artista tedesco Gunter Deming ha
iniziato a creare le stolpersteine.
Cosa sono le Stolpersteine?
Sono dei
piccoli sampietrini, come quelli che lastricano molte vie delle
nostre città, che vengono collocati davanti alle abitazioni delle
vittime delle deportazioni durante l'Olocausto e che ne riportano sulle placchette
d'ottone i nomi, le date di nascita, le date di morte e i luoghi dove furono
imprigionati e, in molti casi, sterminati.
Semplici
informazioni dunque, ma sufficienti a ridare viva memoria a
persone in carne ed ossa che abitavano tra di noi e che
qualcuno voleva cancellare dalla Storia.
Il 27
gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, in molti recano fiori e
omaggi vicino alle stolpersteine | Pixabay
In più di 11 anni, le stolpersteine, o "pietre d'inciampo",
commemorative sono state più di 56.000,
sparse tra tutti i paesi europei toccati dall'occupazione nazifascista:
Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi
Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia,Spagna, Svizzera,
Slovenia, Romania, Russia, Ucraina e Ungheria.
Nel 2018 in alcune città italiane
come Milano e Torino sono
comparse nuove stolpersteine, segno che nonostante
il passare degli anni, la fiamma del ricordo arde ancora possente e che nessuno potrà mai scordare cosa è accaduto quando
l'umanità intera si era voltata dall'altra parte.
Ma la stupidità non ha
confini...
Nella notte tra il 9 e il 10 dicembre 2018 però 20 pietre
d'inciampo sono state rimosse da ignoti in via Madonna dei Monti numero 82, nel
centro storico di Roma.
Quelle stolpersteine erano state posate il
9 gennaio 2012 davanti all’abitazione della famiglia ebraica Di Consiglio, sterminata dai nazi-fascisti tra le docce
di Auschwitz e le esecuzioni alle Fosse Ardeatine.
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