Anton van Dyck nasce ad Anversa il 22 marzo 1599. E'
conosciuto anche come Antoon, Antony, Anthony, Antonie o Anthonis. Giovanissimo
nel 1609 grazie al suo precoce talento è alla bottega di Hendrick van Balen.
Poco dopo apre una propria bottega con Jan Brueghel il Giovane per elaborare
uno stile proprio.
Nel 1615 van Dyck è allievo di Pieter Paul Rubens diventando
il suo miglior allievo. Qui, pur risentendo l'influenza del Maestro, si fa
conoscere nella società. Il viaggio in Italia durato sei anni a partire dal
1621 gli permette di studiare i Maestri italiani del Quattrocento e Cinquecento
assimilando diverse peculiarità. Genova, Roma, Firenze, Parma, Bologna e
Venezia sono fra le città visitate. Dai temi religiosi e mitologici van Dyck
implementa il ritratto senza simbolismi ma con un'interessante autorevolezza e
bellezza, tanta eleganza ma meno introspezione psicologica.
Nel 1627 torna a Anversa dove riprende una produzione
religiosa ma la notorietà di ritrattista gli permette di lavorare per
l'arciduchessa Isabella dì Asburgo reggente dei Paesi Bassi per il re di
Spagna. Nel 1632 van Dyck è a Londra per il re Carlo I che
lo pone erede di Tiziano Vecellio sempre
nell'ambito del grande ritrattismo.
Nel 1640 sposa Mary Ruthven, nobildonna scozzese e
dama di compagnia della regina, dalla quale ha una figlia. Un anno dopo, il 9
dicembre 1640 Anton van Dyck muore a Londra all'età di 41 anni.
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