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sabato 25 dicembre 2021

Lo Sapevate Che: Natale: Il Natale è una festa annuale che commemora la nascita di Gesù Cristo, osservata principalmente il 25 dicembre come celebrazione religiosa e culturale da miliardi di persone in tutto il mondo. Una festa importante nell'anno liturgico cristiano, preceduta dal tempo dell'avvento, che dura quattro settimane.

 

Il giorno di Natale è un giorno festivo in molti paesi, celebrato religiosamente dalla maggioranza dei cristiani, così come culturalmente da molti non cristiani, e costituisce il punto centrale delle festività natalizie organizzate attorno ad esso.

Cade il 25 dicembre per tutte le Chiese cristiane, che seguono il calendario gregoriano mentre cade il 7 gennaio (con ritardo attuale di 13 giorni) per quelle che seguono il calendario giuliano. Oggi però anche le Chiese greco-ortodosse, con eccezione di quelle slavo-ortodosse e delle Chiese orientali (siriache o copte), si sono adeguate al calendario gregoriano, pur mantenendo il calendario giuliano per la loro tradizionale liturgia.

costumi moderni popolari della festa includono il dono; completare un calendario dell'Avvento o una corona dell'Avventomusica natalizia e canto di Natale; vedere una rappresentazione della Natività; uno scambio di cartoline natalizie; servizi ecclesiastici; un pasto speciale; e l'esposizione di varie decorazioni natalizie, tra cui alberi di Nataleluci di Natalepresepi, ghirlande, strennevischio e agrifoglio. Inoltre, diverse figure strettamente correlate e spesso intercambiabili, conosciute come Babbo NataleSan Nicola e Christkind, sono associate a portare doni ai bambini durante il periodo natalizio e hanno il loro corpo di tradizioni. Poiché le offerte di regali e molti altri aspetti della festa di Natale comportano un'intensa attività economica, la festa è diventata un evento significativo e un periodo di vendita chiave per i rivenditori e le imprese. Negli ultimi secoli, il Natale ha avuto un effetto economico in costante crescita in molte regioni del mondo.

Secondo il calendario liturgico è una solennità di importanza superiore all'Ascensione e alla Pentecoste ma inferiore alla Pasqua, la festa cristiana più importante. È comunque la festa più popolarmente sentita tra i cristiani; anche se in tempi più recenti ha assunto nella cultura occidentale sempre più un significato laico, con lo scambio di doni, legato alla famiglia e a figure del folclore religioso cristiano o pagano come Babbo Natale.

Sono strettamente legate alla festività la tradizione del presepe e dell'albero di Natale, entrambe di origine medioevale; la seconda più legata ai Paesi del Nord Europa.

Origine della festività

La prima traccia del Natale risale al Commentario su Daniele di sant'Ippolito di Roma, datato al 203-204, molti anni prima delle testimonianze di analoghe festività del Sole Invitto. Altri riferimenti poco certi sulla festività del Natale risalgono al IV secolo La prima menzione certa della Natività di Cristo con la data del 25 dicembre risale invece al 336, e la si riscontra nel Chronographus, redatto intorno alla metà del IV secolo dal letterato romano Furio Dionisio Filocalo.

Le origini storiche della festa non sono note e sono state spiegate con varie ipotesi. Si è sostenuto che la sua data venne fissata al 25 dicembre per fare coincidere la festa del Natalis Solis Invicti con la celebrazione della nascita di Cristo, indicato nel Libro di Malachia come nuovo "sole di Giustizia" (cfr. Malachia III,20) tuttavia sia Tertulliano che più tardi Papa Leone attestano il fastidio e la riprovazione dei vertici della Chiesa nei confronti dei cristiani che perpetuando le usanze pagane manifestavano una venerazione nei confronti del Sole.

In particolare papa Leone I afferma:

«È così tanto stimata questa religione del Sole che alcuni cristiani, prima di entrare nella Basilica di San Pietro in Vaticano, dopo aver salito la scalinata, si volgono verso il Sole e piegando la testa si inchinano in onore dell’astro fulgente. Siamo angosciati e ci addoloriamo molto per questo fatto che viene ripetuto per mentalità pagana. I cristiani devono astenersi da ogni apparenza di ossequio a questo culto degli dei.»

(Papa Leone I7° sermone tenuto nel Natale del 460 - XXVII - 4)

D'altronde, la teoria dell'assimilazione della festa del Sol Invictus compare per la prima volta solo dopo quasi 1000 anni, e si ritrova nella chiosa che un anonimo commentatore fa di uno scritto del vescovo siriano Jacob Bar-Salibi.

Inoltre, sono da considerare le numerose attestazioni, antecedenti il 274, della convinzione di larga parte della comunità cristiana che Gesù Cristo fosse nato il 25 dicembre.

La data in questione è infatti attestata da

·       Ippolito di Roma nel Commentario a Daniele, 4.23.3.

·       Evodio (secondo vescovo della Chiesa di Antiochia), in una epistola in parte riportata da Niceforo Callisto nella sua Storia ecclesiastica, II, 3

·       Alessandro vescovo di Gerusalemme, morto nel 251, secondo la testimonianza di Vittorino (fine III secolo), vescovo di Poetovii (oggi Ptuj) riportata da Girolamo

·       Giovanni Crisostomo, che nell'omelia sul Natale di nostro Signore Gesù Cristo (Εἰς τὸ γενέθλιον τοῦ Σωτῆρος ἡµῶν Ἰησοῦ Χριστοῦ) scrive che la data del 25 dicembre era ben nota fin dall'inizio in Occidente;

·       Teofilo, terzo vescovo di Cesarea marittima, come riportato in Historia Ecclesiae Christi (o Centurie di Magdeburgo), cent. II. cap. V

Per questi motivi si è scritto che fu Aureliano che decise di festeggiare il Sol Invictus il 25 dicembre - ossia in una data che sino a quel momento non aveva avuto alcun rilievo nel calendario festivo pagano - in un ultimo tentativo di creare un’alternativa pagana - e dunque di rivitalizzare una religione ormai morente - ad una data già da tempo divenuta significativa per una religione cristiana di crescente popolarità.

Sono state proposte anche soluzioni diverse, sia in relazione a influenze ebraiche sia a tradizioni interne al cristianesimo-

Secondo taluni le diverse ipotesi possono coesistere.

La tradizione cristiana ha basi comuni con quella popolare e contadina, dal momento che più o meno nello stesso periodo si celebravano una serie di ricorrenze e riti legati al mondo pagano: infatti nell'antica Roma dal 17 al 23 si festeggiavano i Saturnali in onore di Saturno, dio dell'agricoltura, durante i quali avvenivano scambi di doni e sontuosi banchetti.

Festività solari

Come già detto, secondo alcuni osservatori il solstizio d'inverno e il culto del "Sol Invictus" nel tardo impero romano hanno avuto un ruolo nell'istituzione e nello sviluppo del Natale], ma la festa non si sovrappone alle celebrazioni per il solstizio d'inverno e alle feste dei saturnali romani, in quanto questi ultimi duravano dal 17 al 23 dicembre. Ciò che è vero è che già nel calendario romano il termine Natalis veniva impiegato per molte festività, come il Natalis Romae (21 aprile), che commemorava la nascita dell'Urbe, e il Dies Natalis Solis Invicti, la festa dedicata alla nascita del Sole (Mitra), introdotta a Roma da Eliogabalo (imperatore dal 218 al 222) e ufficializzato per la prima volta da Aureliano nel 274 d.C. con la data del 25 dicembre.

È soprattutto quest'ultima festa a polarizzare l'attenzione degli studiosi. Se già verso il 200 era ampiamente diffusa nelle comunità cristiane dell'oriente greco la celebrazione del 6 gennaio come giorno della nascita di Gesù, successivamente si registra il prevalere della data del 25 dicembre. Secondo qualcuno ciò si spiegherebbe con la grande popolarità, al tempo, della devozione al Sole Invitto.

Alcune coincidenze storiche sono particolarmente significative, tra le quali:

·       la corrispondenza delle date];

·       la diffusione di analogie solari con il Cristo negli scritti patristici di quei secoli. Queste sono state ispirate direttamente dal cantico di Zaccaria nel Vangelo di Luca, che descrive la missione di Giovanni Battista come una preparazione alla venuta del Signore, descritto come "un sole che sorge dall'alto": vedi Lc 1,68-79 e in particolare il v. 78.

Quando i missionari incominciarono la conversione dei popoli germanici, adattarono alla tradizione cristiana molte feste pagane. Le celebrazioni pagane vennero così ricondotte alle celebrazioni del Natale, mantenendo però alcune delle tradizioni e dei simboli originari (fu lo stesso papa Gregorio Magno, tra gli altri, a suggerire apertamente questo approccio alle gerarchie ecclesiastiche). Fra i simboli moderni del Natale che appaiono derivare dalle tradizioni germaniche e celtiche pagane compare, fra l'altro, l'uso decorativo del vischio e dell'agrifoglio e l'albero di Natale.

In Islanda i festeggiamenti del solstizio d'inverno continuarono a essere celebrati per tutto il Medioevo, fino all'epoca della Riforma protestante.

Anche in altre regioni la sovrapposizione fra gli antichi culti pagani del sole e la celebrazione del Natale cristiano continuò almeno fino alla fine del XII secolo, come segnalato dal vescovo siriano Jacob Bar-Salibi]:

«Era costume dei pagani celebrare al 25 dicembre la nascita del Sole, in onore del quale accendevano fuochi come segno di festività. Anche i Cristiani prendevano parte a queste solennità. Quando i dotti della Chiesa notarono che i Cristiani erano fin troppo legati a questa festività, decisero in concilio che la "vera" Natività doveva essere proclamata in quel giorno.»

(Jacob Bar-Salibi)

Non tutti gli studiosi pensano che il Natale derivi da festività pagane. Ad esempio secondo Thomas Talley mancherebbero sufficienti prove di tale tesi. Secondo Susan Roll non ha importanza quanto possa avere perfettamente senso una sorta di relazione e i testi esistenti non hanno ancora dimostrato con chiarezza il collegamento tra il Natale e le festività pagane precedenti.

Data di nascita di Gesù

La data di nascita di Gesù è sconosciuta: tale data infatti non è indicata nei Vangeli né in altri scritti contemporanei. Fin dai primi secoli, i cristiani svilupparono comunque diverse tradizioni, basate anche su ragionamenti teologici. Questi fissavano il giorno della nascita in date diverse, tanto che il filosofo Clemente Alessandrino (150 - 215 d.C.) annotava in un suo scritto: "Non si contentano di sapere in che anno è nato il Signore, ma con curiosità troppo spinta vanno a cercarne anche il giorno" (Stromata, I,21,146).

Il testo di Clemente registra comunque l'esistenza di una tradizione antica relativa alla nascita di Gesù in una data di mezzo inverno. Tale tradizione viene fatta risalire ai seguaci di Basilide, attivo ad Alessandria prima del 150, che celebravano il 6 o il 10 gennaio, con il battesimo di Gesù, la sua nascita come "Figlio di Dio".

Il dibattito sulla data di nascita di Gesù, rilanciato nel Novecento, suggerisce anche ipotesi alternative o complementari all'ipotesi dell'istituzione del Natale in sostituzione alla festa pagana del Sol Invictus. Un primo riferimento, per quanto controverso, al 25 dicembre come giorno di nascita di Gesù è presente in Ippolito di Roma nel 204, circa 70 anni prima di Aureliano, e lo studioso Paul de Lagarde ha evidenziato come la data del 25 dicembre era presumibilmente calcolata in Occidente già nel 221, nella Cronografia di Sesto Giulio Africano.

In generale, diversi studiosi hanno tentato una ricostruzione plausibile della nascita di Gesù, arrivando a ritenere verosimile il 25 dicembreShemarjahu Talmon, dell'Università Ebraica di Gerusalemme, ha ricostruito le turnazioni sacerdotali degli ebrei e le ha applicato al calendario gregoriano sulla base dello studio del Libro dei Giubilei scoperto a Qumran. In questa maniera, ha stabilito che la data di nascita di Gesù potrebbe essere il 25 dicembre.

È stata anche ipotizzata una possibile lettura simbolica della data di nascita: dato che la data della morte di Gesù nei Vangeli si colloca tra il 25 marzo e il 6 aprile del calendario gregoriano, per calcolare la data di nascita di Gesù secondo alcuni studiosi si sarebbe seguita la credenza che la morte sia avvenuta nell'anniversario della sua "venuta al mondo". Secondo questa ipotesi, per la festività del Natale si calcolò che Gesù fosse morto nell'anniversario della sua incarnazione o concezione (non della sua nascita), e così si pensò che la sua data di nascita dovesse cadere nove mesi dopo la data del Venerdì Santo, tra il 25 dicembre e il 6 gennaio.

Alcuni studiosi hanno inoltre suggerito una possibile relazione con la festa ebraica della Ridedicazione del Tempio, la Hanukkah, che cade il venticinquesimo giorno di Kislev, un mese lunare che corrisponde approssimativamente a novembre o dicembre. La festa ha però un significato diverso, dura otto giorni e non pare avere comunque inciso in modo significativo sulla scelta della data del Natale.

Il Natale nei primi secoli del cristianesimo

La celebrazione del Natale non è presente nei primi elenchi delle festività cristiane, per esempio in quello di Ireneo e in quello di Tertulliano, e Origene ricorda che nella Scrittura solo i peccatori festeggiavano la data del compleanno.

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https://it.wikipedia.org/wiki/Natale

 

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