Il giorno di Natale è un giorno festivo in molti paesi, celebrato
religiosamente dalla maggioranza dei cristiani, così come culturalmente da
molti non cristiani, e costituisce il punto centrale delle festività natalizie organizzate
attorno ad esso.
Cade il 25 dicembre per tutte le
Chiese cristiane, che seguono il calendario gregoriano mentre cade il 7 gennaio (con ritardo
attuale di 13 giorni) per quelle che seguono il calendario giuliano. Oggi però anche le Chiese greco-ortodosse, con eccezione di quelle slavo-ortodosse e delle Chiese orientali (siriache o copte), si sono adeguate al
calendario gregoriano, pur mantenendo il calendario giuliano per la loro
tradizionale liturgia.
I costumi moderni popolari della festa includono il dono; completare un calendario dell'Avvento o una corona dell'Avvento; musica natalizia e canto di Natale; vedere una
rappresentazione della Natività; uno scambio di cartoline natalizie; servizi ecclesiastici; un pasto speciale; e l'esposizione di
varie decorazioni natalizie, tra
cui alberi di Natale, luci di Natale, presepi, ghirlande, strenne, vischio e agrifoglio. Inoltre, diverse
figure strettamente correlate e spesso intercambiabili, conosciute come Babbo Natale, San Nicola e Christkind, sono associate a portare doni ai
bambini durante il periodo natalizio e hanno il loro corpo di tradizioni. Poiché le offerte di
regali e molti altri aspetti della festa di Natale comportano un'intensa
attività economica, la festa è diventata un evento significativo e un periodo
di vendita chiave per i rivenditori e le imprese. Negli ultimi secoli, il
Natale ha avuto un effetto economico in costante crescita in molte regioni del
mondo.
Secondo il calendario liturgico è una solennità di importanza
superiore all'Ascensione e alla Pentecoste ma inferiore
alla Pasqua, la festa cristiana
più importante. È comunque la festa più popolarmente sentita tra i cristiani;
anche se in tempi più recenti ha assunto nella cultura occidentale sempre più un significato laico, con lo scambio
di doni, legato alla famiglia e a figure
del folclore religioso
cristiano o pagano come Babbo Natale.
Sono strettamente legate alla festività
la tradizione del presepe e dell'albero di Natale, entrambe di
origine medioevale; la seconda più
legata ai Paesi del Nord Europa.
…
Origine della festività
La prima traccia del Natale risale
al Commentario su Daniele di sant'Ippolito di Roma, datato al 203-204, molti anni prima
delle testimonianze di analoghe festività del Sole Invitto. Altri riferimenti poco certi sulla
festività del Natale risalgono al IV secolo La prima
menzione certa della Natività di Cristo con la data del
25 dicembre risale invece al 336, e la si riscontra nel Chronographus, redatto intorno alla metà
del IV secolo dal letterato romano Furio Dionisio Filocalo.
Le origini storiche della festa non sono
note e sono state spiegate con varie ipotesi. Si è sostenuto che la
sua data venne fissata al 25 dicembre per fare coincidere la festa del Natalis
Solis Invicti con la celebrazione della nascita di Cristo, indicato
nel Libro di Malachia come nuovo "sole
di Giustizia" (cfr. Malachia III,20) tuttavia
sia Tertulliano che più tardi Papa Leone attestano il fastidio e la
riprovazione dei vertici della Chiesa nei confronti dei cristiani che
perpetuando le usanze pagane manifestavano una venerazione nei confronti del Sole.
In particolare papa Leone I afferma:
«È così tanto stimata questa religione
del Sole che alcuni cristiani, prima di entrare nella Basilica di San Pietro in Vaticano, dopo aver salito
la scalinata, si volgono verso il Sole e piegando la testa si inchinano in
onore dell’astro fulgente. Siamo angosciati e ci addoloriamo molto per questo
fatto che viene ripetuto per mentalità pagana. I cristiani devono astenersi
da ogni apparenza di ossequio a questo culto degli dei.» |
(Papa Leone I, 7° sermone tenuto nel Natale
del 460 - XXVII - 4) |
D'altronde, la teoria dell'assimilazione
della festa del Sol Invictus compare per la prima volta solo
dopo quasi 1000 anni, e si ritrova nella chiosa che un anonimo commentatore fa
di uno scritto del vescovo siriano Jacob Bar-Salibi.
Inoltre, sono da considerare le numerose
attestazioni, antecedenti il 274, della convinzione di larga parte della
comunità cristiana che Gesù Cristo fosse nato il 25 dicembre.
La data in questione è infatti attestata
da
·
Ippolito di Roma nel Commentario a Daniele, 4.23.3.
·
Evodio (secondo vescovo della Chiesa di Antiochia), in una epistola in
parte riportata da Niceforo Callisto nella sua Storia ecclesiastica,
II, 3
·
Alessandro vescovo di Gerusalemme, morto nel 251, secondo la testimonianza
di Vittorino (fine III secolo), vescovo di Poetovii (oggi Ptuj)
riportata da Girolamo
·
Giovanni Crisostomo, che nell'omelia sul Natale di nostro Signore Gesù
Cristo (Εἰς τὸ γενέθλιον τοῦ Σωτῆρος ἡµῶν Ἰησοῦ Χριστοῦ) scrive che la
data del 25 dicembre era ben nota fin dall'inizio in Occidente;
·
Teofilo, terzo vescovo
di Cesarea marittima, come riportato in Historia Ecclesiae Christi (o
Centurie di Magdeburgo), cent. II. cap. V
Per questi motivi si è scritto che fu
Aureliano che decise di festeggiare il Sol Invictus il 25
dicembre - ossia in una data che sino a quel momento non aveva avuto alcun
rilievo nel calendario festivo pagano - in un ultimo tentativo di creare
un’alternativa pagana - e dunque di rivitalizzare una religione ormai morente -
ad una data già da tempo divenuta significativa per una religione cristiana di
crescente popolarità.
Sono state proposte anche soluzioni
diverse, sia in relazione a influenze ebraiche sia a tradizioni interne al
cristianesimo-
Secondo taluni le diverse ipotesi
possono coesistere.
La tradizione cristiana ha basi comuni
con quella popolare e contadina, dal momento che più o meno nello stesso
periodo si celebravano una serie di ricorrenze e riti legati al mondo pagano:
infatti nell'antica Roma dal 17 al 23 si festeggiavano
i Saturnali in onore di Saturno, dio dell'agricoltura, durante i quali avvenivano scambi di
doni e sontuosi banchetti.
Festività solari
Come già detto, secondo alcuni
osservatori il solstizio d'inverno e il culto del
"Sol Invictus" nel tardo impero romano hanno
avuto un ruolo nell'istituzione e nello sviluppo del Natale], ma la festa non si sovrappone alle
celebrazioni per il solstizio d'inverno e alle feste dei saturnali romani, in
quanto questi ultimi duravano dal 17 al 23 dicembre. Ciò che è vero è che già
nel calendario romano il termine Natalis veniva
impiegato per molte festività, come il Natalis Romae (21 aprile), che commemorava la nascita dell'Urbe, e il Dies Natalis Solis Invicti, la festa dedicata
alla nascita del Sole (Mitra), introdotta a Roma
da Eliogabalo (imperatore dal 218 al 222) e ufficializzato per
la prima volta da Aureliano nel 274 d.C. con la data
del 25 dicembre.
È soprattutto quest'ultima festa a
polarizzare l'attenzione degli studiosi. Se già verso il 200 era ampiamente
diffusa nelle comunità cristiane dell'oriente greco la celebrazione del 6
gennaio come giorno della nascita di Gesù, successivamente si registra il
prevalere della data del 25 dicembre. Secondo qualcuno ciò si spiegherebbe con
la grande popolarità, al tempo, della devozione al Sole Invitto.
Alcune coincidenze storiche sono
particolarmente significative, tra le quali:
·
la corrispondenza delle date];
·
la diffusione di analogie solari con il Cristo negli scritti patristici di
quei secoli. Queste sono state ispirate direttamente dal cantico di Zaccaria
nel Vangelo di Luca, che descrive la missione di Giovanni Battista come una
preparazione alla venuta del Signore, descritto come "un sole che sorge
dall'alto": vedi Lc 1,68-79 e in particolare il v. 78.
Quando i missionari incominciarono la conversione
dei popoli germanici, adattarono alla tradizione cristiana
molte feste
pagane. Le celebrazioni pagane vennero così ricondotte alle celebrazioni del
Natale, mantenendo però alcune delle tradizioni e dei simboli originari (fu lo
stesso papa Gregorio Magno, tra gli altri, a suggerire apertamente
questo approccio alle gerarchie ecclesiastiche). Fra i simboli moderni del
Natale che appaiono derivare dalle tradizioni germaniche e celtiche pagane
compare, fra l'altro, l'uso decorativo del vischio e dell'agrifoglio e l'albero di Natale.
In Islanda i festeggiamenti
del solstizio d'inverno continuarono a
essere celebrati per tutto il Medioevo, fino all'epoca della Riforma protestante.
Anche in altre regioni la sovrapposizione
fra gli antichi culti pagani del sole e la celebrazione del Natale cristiano
continuò almeno fino alla fine del XII secolo, come segnalato dal vescovo siriano Jacob Bar-Salibi]:
«Era costume dei pagani celebrare al
25 dicembre la nascita del Sole, in onore del quale accendevano fuochi come
segno di festività. Anche i Cristiani prendevano parte a queste solennità.
Quando i dotti della Chiesa notarono che i Cristiani erano fin troppo legati
a questa festività, decisero in concilio che la "vera" Natività
doveva essere proclamata in quel giorno.» |
Non tutti gli studiosi pensano che il
Natale derivi da festività pagane. Ad esempio secondo Thomas Talley
mancherebbero sufficienti prove di tale tesi. Secondo Susan Roll non ha
importanza quanto possa avere perfettamente senso una sorta di relazione e i testi
esistenti non hanno ancora dimostrato con chiarezza il collegamento tra il
Natale e le festività pagane precedenti.
Data di nascita di Gesù
La data di nascita di Gesù è
sconosciuta: tale data infatti non è indicata nei Vangeli né in altri scritti contemporanei.
Fin dai primi secoli, i cristiani svilupparono comunque diverse tradizioni, basate anche su ragionamenti teologici. Questi fissavano il
giorno della nascita in date diverse, tanto che il filosofo Clemente Alessandrino (150 - 215 d.C.) annotava
in un suo scritto: "Non si contentano di sapere in che anno è nato
il Signore, ma con curiosità troppo spinta vanno a cercarne anche il
giorno" (Stromata, I,21,146).
Il testo di Clemente registra comunque
l'esistenza di una tradizione antica relativa alla nascita di Gesù in una data
di mezzo inverno. Tale tradizione viene fatta risalire ai seguaci di Basilide, attivo ad Alessandria prima del 150, che celebravano
il 6 o il 10 gennaio, con il battesimo di Gesù, la sua nascita come
"Figlio di Dio".
Il dibattito sulla data di nascita di Gesù, rilanciato nel Novecento, suggerisce anche ipotesi
alternative o complementari all'ipotesi dell'istituzione del Natale in
sostituzione alla festa pagana del Sol Invictus. Un primo riferimento,
per quanto controverso, al 25 dicembre come giorno di nascita di Gesù è
presente in Ippolito di Roma nel 204, circa 70 anni prima
di Aureliano, e lo studioso Paul
de Lagarde ha evidenziato come la data del 25 dicembre era presumibilmente
calcolata in Occidente già nel 221, nella Cronografia di Sesto Giulio Africano.
In generale, diversi studiosi hanno
tentato una ricostruzione plausibile della nascita di Gesù, arrivando a
ritenere verosimile il 25 dicembre. Shemarjahu Talmon,
dell'Università Ebraica di Gerusalemme, ha ricostruito le turnazioni
sacerdotali degli ebrei e le ha applicato al calendario gregoriano sulla base dello
studio del Libro dei Giubilei scoperto a Qumran. In questa maniera, ha stabilito che
la data di nascita di Gesù potrebbe essere
il 25 dicembre.
È stata anche ipotizzata una possibile
lettura simbolica della data di nascita: dato che la data della morte di Gesù
nei Vangeli si colloca tra il 25 marzo e il 6 aprile del calendario gregoriano, per calcolare la data
di nascita di Gesù secondo alcuni studiosi si sarebbe
seguita la credenza che la morte sia avvenuta nell'anniversario della sua
"venuta al mondo". Secondo questa ipotesi, per la festività del
Natale si calcolò che Gesù fosse morto nell'anniversario della sua incarnazione o concezione (non della sua
nascita), e così si pensò che la sua data di nascita dovesse cadere nove mesi
dopo la data del Venerdì Santo, tra il 25 dicembre e il 6 gennaio.
Alcuni studiosi hanno inoltre suggerito
una possibile relazione con la festa ebraica della
Ridedicazione del Tempio, la Hanukkah, che cade il venticinquesimo giorno
di Kislev,
un mese lunare che corrisponde approssimativamente a novembre o dicembre. La
festa ha però un significato diverso, dura otto giorni e non pare avere
comunque inciso in modo significativo sulla scelta della data del Natale.
Il Natale nei primi secoli del
cristianesimo
La celebrazione del Natale non è
presente nei primi elenchi delle festività cristiane, per esempio in quello
di Ireneo e in quello di Tertulliano, e Origene ricorda che nella Scrittura solo i peccatori festeggiavano la
data del compleanno.
….
https://it.wikipedia.org/wiki/Natale
Nessun commento:
Posta un commento