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mercoledì 29 dicembre 2021

Lo Sapevate Che: Luigi Albertini: È stato un giornalista e editore italiano. Fu direttore del Corriere della Sera dal 1900 al 1921, portandolo alla posizione di prestigio che il quotidiano mantiene ancora oggi. Wikipedia


La domanda di scioglimento della società proprietaria del Corriere della Sera intimatami dai fratelli Crespi porta al mio distacco da questo giornale. Avrei avuto il diritto in sede di liquidazione di entrare in gara con essi per l'acquisto dell'azienda; ma era il mio un diritto teorico che in pratica non potevo esercitare. Non potevo esercitarlo, sia perché mi mancavano i mezzi per vincere nella gara i fratelli Crespi, possessori della maggioranza delle quote sociali, sia perché, quand'anche fossi riuscito a vincerli, la mia vittoria sarebbe stata frustrata dalla minacciata sospensione del Corriere. Abbiamo dovuto dunque, mio fratello ed io, rassegnarci alle conseguenze dell'intimazione dei signori Crespi, cedere loro le nostre quote e rinunziare alla gerenza ed alla direzione di questo giornale.” Luigi Albertini

 

Colonna del “Corriere”

Luigi Albertini nasce ad Ancona il 19 ottobre 1871. Giovane studente in giurisprudenza, prima a Bologna e poi a Torino - dove conosce e frequenta Luigi Einaudi, Saverio Nitti, Luigi Roux - manifesta già un forte interesse per le scienze sociali ed economiche ed una passione per il giornalismo. Quest'ultima lo porta, nel 1896, dopo una breve permanenza a Londra, al "Corriere della Sera", chiamato dal proprietario Torelli Viollier - l'altro socio comproprietario è l'imprenditore Crespi - che inventa per lui il ruolo di "segretario di redazione", ed egli non tarda a farsi apprezzare.

All'inizio del 1900 è nominato direttore amministrativo e, dopo la morte di Torelli Viollier, avvenuta il 26 aprile, la proprietà gli affida il prestigioso ruolo di direttore responsabile e, implicitamente, quello di direttore politico, in precedenza detenuto dal socio deceduto.

Luigi Albertini imprime al giornale una chiara impronta liberal-conservatrice divenendo un feroce oppositore di Giovanni Giolitti, al quale addebita la responsabilità di una classe politica eticamente biasimevole ed uno scarsissimo interesse per le regioni del Mezzogiorno.

Con la società "Luigi Albertini e C." rileva una quota della proprietà della testata, in un momento di forte crisi di vendite e, entro pochi anni, raddoppia le copie e supera di molto il concorrente storico "Il Secolo". Nasce nel 1899 la gloriosa "Domenica del Corriere". Conserva la guida del "Corriere" per venti anni, trasformandolo in una delle testate più prestigiose d'Europa.

Nominato senatore nel 1914 prende posizione a sostegno dell'intervento bellico, avviando una campagna in tal senso anche dalle pagine del suo giornale. In seguito a nuovi impegni legati alla carica politica nel 1921 affida il giornale al fratello Alberto.

Inizialmente favorevole al Fascismo ne prende subito dopo, e fermamente, le distanze, tanto da essere indotto, in seguito alle pressioni ed intimidazioni sempre più frequenti del regime, ad abbandonare ogni attività e ritirarsi a vita privata, conservando però, per ancora quattro anni, la carica di senatore.

Approfittando della sua condizione di debolezza i Crespi riescono ad acquisire le sue quote di proprietà, estromettendolo del tutto dal giornale.

Negli anni che seguono Albertini si dedica, con ottimi risultati, all'agricoltura, e comincia ad affidare alla penna la sua ventennale esperienza politica. Compone due imponenti opere, entrambe pubblicate dopo la morte: "Le origini della guerra del 1914", in tre volumi, e "Venti anni di vita politica, 1898-1918", in cinque volumi.

Luigi Albertini si spegne all'età di 70 anni, a Roma, il 29 dicembre 1941. Fra le altre opere di Luigi Albertini si ricorda "La questione delle 8 ore di lavoro", del 1894. Altre raccolte di scritti, discorsi e lettere sono uscite postume.

https://biografieonline.it/biografia-luigi-albertini

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