Storia, riassunto e commento
Approfondimento
A
Christmas Carol
Il suo titolo originale inglese è “A Christmas Carol”. Conosciuto
in italiano come “Il Canto di Natale”,
uscì per la prima volta nel 1843. Fa parte della raccolta di racconti “The
Christmas Book” (“Libri di Natale”), opera di Charles Dickens (1812-1870).
Fu pubblicato da Chapman and Hall, in
edizione di lusso, con rilegatura rigida di velluto rosso a bordi dorati, e
le illustrazioni di John Leech, vignettista della
rivista satirica Punch,
dichiaratamente rivoluzionario.
Il 24 dicembre 1843, nonostante fosse in
libreria da pochi giorni e avesse un costo elevato, il racconto aveva venduto
6.000 copie, un vero record per
l’epoca.
Canto
di Natale: riassunto
“A
Christmas Carol” è la storia fantastica, suddivisa
in cinque parti,
di Ebenezer Scrooge,
un ricco e avaro uomo d’affari, che disdegna tutto ciò che non sia legato al
guadagno e al denaro.
La vigilia di Natale, irritato dalle
festività, perché secondo lui portano ozio e un inutile dispendio di soldi,
rifiuta in malo modo di fare un’offerta per i poveri, fa lavorare fino a tardi
il suo impiegato, al quale concede una paga misera, caccia il figlio di sua
sorella, che era venuto per invitarlo al pranzo di Natale, e per la strada risponde
sgarbatamente agli auguri che gli vengono rivolti.
Quando arriva davanti alla porta della
sua casa deserta, sul battente della porta gli appare lo spettro del suo
defunto socio, Jacob Marley. Questi lo ammonisce sulla sua condotta di vita, e
lo invita a ravvedersi per non essere costretto a vagare come lui per
l’eternità, portandosi appresso il peso delle catene che si era guadagnato con
la sua aridità e brama di denaro.
Per questo a Scrooge faranno visita tre
Spiriti, nell’ordine, lo Spirito del Passato, lo Spirito del Presente e lo
Spirito del Futuro.
Spirito
del Passato
Lo Spirito del Passato lo riporta
indietro, quando Scrooge, da bambino, era stato mandato dal padre in collegio.
E poi la premura di sua sorella, il lavoro presso il bonario Fezziwig e l’amore
per Bella. Scrooge aveva rinunciato a tutti gli affetti per dedicarsi solo a
farsi una posizione guadagnando denaro.
Spirito
del Presente
Lo Spirito del Presente gli mostra come
la gente intorno a lui si stia preparando al Natale, l’atmosfera di festa, di
gioia, di amore. Quella che era stata la sua fidanzata è sposata e felice; il
suo impiegato è povero ma ha una famiglia unita; suo nipote pranza insieme a
parenti e amici, e lo sta prendendo in giro per la sua avidità. Tutti ridono di
lui.
Spirito
del Futuro
Lo Spirito del Futuro gli fa vedere cosa
succede alla morte di un signore ricco, di cui non si sa il nome. Nessuno lo
visita, nessuno vuole andare al funerale, i servi si dividono le sue poche
cose, l’azienda e la casa sono vendute. Alla fine lo Spirito gli mostra la
lapide al cimitero con il nome “Ebenezer Scrooge”.
A questo punto Scrooge capisce che ha
sbagliato tutto nella vita, e si ravvede. Il giorno di Natale è
finalmente Natale anche per lui, così che dispensa regali e sorrisi e auguri ai
passanti, al suo impiegato, a suo nipote e al mondo intero.
Commento
In genere, il racconto viene considerato
una morality in
pieno stile medievale, per il simbolismo religioso e l’atmosfera da melodramma.
In realtà, Dickens affronta tematiche sociali, attaccando le classi alte, il
lavoro minorile in fabbrica (che lui stesso aveva dovuto sopportare, perché
costretto dal padre), la povertà. Per fare ciò, si serve di una struttura da
dramma teatrale, suddivisa in cinque parti, che è da considerarsi lo sviluppo
dei famosi Pickwick Papers, scenette condite da personaggi che assumeranno
forme definite nei romanzi successivi. Hanno inoltre influito il gusto
picaresco dell’autore, lettore appassionato di Henry Fielding, la struttura del
dramma, e l’atmosfera gotica.
Curiosità
Numerosi sono stati gli adattamenti, da
quelli fumettistici, come il celebre “Canto di Natale” di Topolino, a quelli
cinematografici, a partire dalla versione muta del 1911, e a quella del 1951,
resa celebre da Alistair Sim. L’ultimo film risale al 2009, ed è stato
realizzato in animazione digitalizzata in 3D, con il supporto di veri attori:
Ebenezer Scrooge è stato interpretato dall’attore Jim Carrey.
Da menzionare anche una versione
radiofonica sull’emittente CBS Campbell Playhouse, che risale al 24 dicembre 1939.
Ad interpretarlo Lionel Barrymore, che aveva recitato “A Christmas Carol” alla
radio la prima volta nel 1934. La voce narrante e la produzione erano di Orson Welles,
insieme con il Mercury Theatre Group. Le musiche furono composte e dirette da
Bernard Herrmann.
https://cultura.biografieonline.it/canto-di-natale-di-charles-dickens/
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