Numeri incantati
Ada Lovelace (il cui vero nome è Augusta Ada Byron)
nasce il 10 dicembre del 1815 a Londra, figlia della matematica Anne Isabella
Milbanke e del poeta Lord Byron.
Il suo nome deriva da quello di Augusta Leigh, sorellastra di Byron, anche se
lui stesso chiama sempre la figlia Ada.
A un solo mese di età, la piccola Ada il 16 gennaio
del 1816 si separa dal padre; con la mamma Annabella si sposta a casa dei
nonni. Benché la legge britannica conceda piena custodia dei figli ai padri in
caso di separazione, Byron non rivendica mai i propri diritti. Il 21 aprile,
egli firma l'atto di separazione, per lasciare definitivamente l'Inghilterra
nei giorni successivi. In pratica, il poeta non avrà mai nessun rapporto con la
propria figlia, anche perché morirà nel 1824, quando lei avrà nove anni di età.
Ada, pertanto, cresce avendo come unica figura
familiare quella della madre. Da piccola, pur venendo indicata da tutti quelli
che la conoscono come una bambina prodigio, deve fare i conti con una salute
precaria: a otto anni, per esempio, una forte cefalea le procura danni alla
vista, mentre a quattordici anni ella rimane paralizzata a causa del morbillo, che
la obbliga a rimanere per quasi un anno a letto. Solo due anni più tardi
riprenderà a camminare,
ma con il sostegno delle grucce. A dispetto delle condizioni di salute, Ada
prosegue la propria istruzione,
influenzata dalla madre che non sopporterebbe l'idea di vedere la figlia
dedicarsi alla poesia sulla scia del padre. Per questo, a diciassette anni
riceve gli insegnamenti in ambito matematico e scientifico da parte di Mary
Somerville (che aveva scritto testi in seguito usati a Cambridge e tradotto le
opere di Pierre Simon Laplace in
inglese), William King e William Frend.
La Somerville, in particolare, sostiene Ada nel
continuare i propri studi, e prova a insegnarle i principi essenziali della
tecnologia e della matematica, tentando di avvicinarli a una dimensione non
lontana dalla poesia e dalla filosofia. Ada, in seguito, riceve anche gli
insegnamenti di Augustus De Morgan, famoso logico e matematico e professore
all'università di Londra, il quale per altro la introduce a studi più
complicati, decisamente non consueti per una donna di quell'epoca, di
calcolo, logica e
algebra.
E così, a partire dal 1832 iniziano a emergere le
abilità matematiche della giovane figlia di Lord Byron:
da quel momento in poi, l'interesse per la matematica caratterizzerà la sua
intera esistenza, persino dopo il matrimonio. Nel 1833, Ada, in occasione di un
ricevimento organizzato dalla Somerville, incontra Charles Babbage;
nello stesso periodo, avrà modo di conoscere anche Michael Faraday,
Charles Wheatstone, Sir David Brewster e Charles
Dickens. Nel 1835 si sposa con William King,
conte di Lovelace, dal quale prende il nuovo cognome: il suo titolo intero, quindi,
diventa "Onorevole Contessa di Lovelace". Con William, Ada ha tre
figli: Byron, Anne Isabella e Ralph Gordon.
Nel frattempo, intrattiene un rapporto molto profondo
con Charles
Babbage, che la affascina per il suo lavoro e
le idee universali. Ella, quindi, comincia a studiare i metodi di calcolo che
possono essere realizzati con la macchina analitica e la macchina
differenziale, e viene definita da Charles "incantatrice dei numeri".
La Lovelace, inoltre, si dedica anche alla traduzione in lingua inglese di vari
articoli scritti, a proposito della macchina ideata da Babbage, del matematico
italiano Luigi Federico Menabrea: una macchina la cui struttura ricorda quella
della macchina di Turing,
che rappresenta il punto di partenza dei calcolatori moderni, costituita da un
lettore di schede perforate (che costituisce l'input), un mulino (la CPU) e un
magazzino (la memoria).
Ada intraprende una corrispondenza con Menabrea, che
la invita a commentare e aggiungere le proprie note ai suoi articoli: i due non
mancano di scambiarsi le rispettive idee a proposito delle macchine analitiche.
Nel 1943 Ada Lovelace pubblica un articolo in cui descrive la macchina
analitica come uno strumento programmabile, e al tempo stesso prefigura, con
una certa lungimiranza, l'idea di intelligenza artificiale,
arrivando addirittura a affermare che per il futuro della scienza la macchina
analitica sarebbe divenuta indispensabile (anche se non arriva al punto di
pensare che la macchina possa pensare come un essere umano).
Il primo programma informatico
L'articolo viene corredato con un algoritmo relativo
al calcolo dei numeri di Bernoulli: esso viene considerato, oggi, il primo
programma informatico di sempre (anche se i biografi attualmente mettono in
discussione l'originalità di alcuni contributi). Ada, in ogni caso, rappresenta
una delle poche persone che sono in grado di capire le idee di Babbage
completamente, e tra l'altro consiglia l'utilizzo di schede perforate del
Telaio di Jacquard.
Ada Lovelace Byron muore il 27 novembre del 1852,
all'età di trentasei anni, per colpa di un cancro uterino, venendo seppellita
all'interno della chiesa di Santa Maria Maddalena di Hucknall, nella regione
del Nottinghamshire, a fianco della tomba del padre.
Alla sua figura è ispirato "Conceiving Ada",
film del 1997 diretto da Lynn Hershman Leeson. Dal 2011, inoltre, il 7 ottobre
viene considerato l'"Ada Lovelace Day". Nel 1979, invece, il
Dipartimento della Difesa americano ha creato "Ada", sistema che permette
di unificare i diversi linguaggi di programmazione.
Benché, in realtà, la macchina di Babbage non sia mai
stata costruita, il pensiero di Ada Lovelace si è rivelato fondamentale per la
storia del computer, proprio per la sua previsione di aver ritenuto i computer
in grado di andare oltre il semplice calcolo numerico (a differenza dello
stesso Babbage, che invece si era concentrato unicamente su tale capacità).
https://biografieonline.it/biografia-ada-lovelace
Nessun commento:
Posta un commento