Introduzione
Il ritratto di Dorian Gray (The picture
of Dorian Gray nel titolo originale) è un romanzo dello
scrittore irlandese Oscar Wilde (1854-1900), considerato il manifesto dell’Estetismo e
della poetica dell’art for art’s sake, per cui l’espressione artistica è
libera e indipendente dai principi della morale. Il romanzo, pubblicato
nel 1890, ha molti influssi culturali e letterari: a partire
dal Faust (1808) di Goethe fino al romanzo di Joris-Karl Huysmans Controcorrente (À rebours, 1884), passando per Mademoiselle de Maupin (1836)
di Théophile Gautier e per i romanzi di Balzac.
L’estetica decadente del romanzo, debitrice delle posizioni teoriche
del critico d’arte Walter Pater (1839-1894), trova un suo
corrispettivo in Italia, in quegli stessi anni, nelle opere di D’Annunzio,
come Il Piacere e Il fuoco.
Riassunto
La vicenda è ambientata a Londra nel XIX secolo:
il raffinato e snob Lord Henry Wotton sta
contemplando l’ultima creazione del suo pittore e amico Basil Hallward.
Il quadro, costato a Basil fatica e dedizione, ritrae un giovane di
straordinaria bellezza, Dorian Gray, che il pittore frequenta da
poco ma a cui si sente già profondamente legato. Lord Henry, dandy cinico che
sostiene la pura ricerca del piacere personale e viveur dalla
battuta pungente sempre pronta, propone a Basil di esporre il ritratto, ma
questi si rifiuta categoricamente poiché sostiene di aver riposto in
esso il segreto della sua anima. Basil, sapendo che Dorian già intuisce il
fascino che egli esercita su di lui, non vuole che Lord Henry si intrometta nel
loro legame, temendo anche che le sue posizioni edonistiche si
insinuino nella giovane mente dell’indifeso Dorian. Tuttavia il destino ha la
meglio sui desideri del pittore: Dorian Gray entra in casa proprio in
quell’istante e prova subitaneo interesse per Lord Henry. I due trascorrono il
pomeriggio conversando amabilmente, e Dorian è subito conquistato dal fascino e
dalle parole del raffinato aristocratico, soprattutto quando egli,
elogiando la giovinezza come unico bene da possedere realmente,
sostiene che la bellezza è una qualità fatalmente transitoria e fuggevole. Stregato
dall’estetismo sensuale e dall’esaltazione del piacere fine a se stesso di Lord
Wotton, Dorian capisce che la sua più grande risorsa - l’aspetto fisico -
è destinata ad essere presto consumata dal tempo. Di fronte al proprio
ritratto, proclama dunque a voce alta di voler rinunciare alla propria
anima in cambio dell’eterna giovinezza: il peso degli anni e dei suoi
peccati non dovrà comparire sul suo volto, ma sull’immagine del dipinto.
Dopo questo incontro Dorian, che è orfano di entrambi i genitori ma
particolarmente ricco, muta il proprio atteggiamento, allontanandosi da Basil e
stringendo invece rapporti sempre più stretti con Lord Henry, che si compiace
della propria influenza e che, in occasione di pranzi e ricevimenti a cui è
presente Dorian, fa sfoggio con gli ospiti della propria scandalosa
condotta morale e delle sue provocatorie idee sul matrimonio
(esplicitate anche nel rapporto con la moglie Vittoria) e sulla reputazione
sociale. Nel frattempo Dorian si è innamorato di una giovane attrice di un
teatro di basso rango, Sybil Vane, dopo averla vista recitare
nel Romeo e
Giulietta. Se Dorian ama Sybil perché ne apprezza le doti recitative,
l’amore della ragazza per il suo “principe azzurro” (come lei
lo chiama) è puro e sincero. Tuttavia il fratello di Sybil, James,
che è in procinto di emigrare per l’Australia, non vede di buon occhio Dorian,
e minaccia di ucciderlo nel caso facesse soffrire la sorella. Una sera Lord
Henry e Basil, preoccupati del legame di Dorian con la sconosciuta Sybil, si
recano a teatro con il giovane per ammirare il talento artistico della ragazza.
Tuttavia Sybil, impegnata nel ruolo di Giulietta, si rivela una pessima
attrice. La sua interpretazione è talmente scarsa che persino l’ignorante
pubblico del teatrino perde interesse per lo spettacolo e Dorian si vergogna di
aver fatto perdere tempo ai suoi amici. Sybil, riconoscendo di aver recitato
malissimo, confida in preda all’estasi a Dorian di sentire dentro di sé un
grande cambiamento: se prima di conoscerlo il teatro era la sua unica ragione
di vita, ora che ha scoperto l’amore ha capito di non poter più recitare,
poiché secondo lei non è possibile fingere di amare sul palco di un teatro.
Dorian reagisce con rabbia, dicendo di essersi innamorato di lei proprio per le
sue doti artistiche, senza le quali Sybil è solo un’attricetta dall’aspetto
gradevole. Sybil è disperata, ma Dorian è inamovibile nel suo proposito di
abbandonarla per sempre; egli vaga per una notte per le vie di Londra e, al
rientro a casa, scopre che sul volto del ritratto è comparsa un’espressione
di crudeltà. Dorian, pur capendo che il suo desiderio di eterna gioventù si
è realizzato, è molto spaventato e decide di non rivedere più Lord Henry e
di chiedere perdono a Sybil. Il giovane scrive allora una
lettera appassionata a Sybil Vane, implorandola di perdonarlo e
ribadendo il proposito di volerla sposare. Dorian ha appena terminato la lettera
quando arriva Lord Henry che gli comunica il suicidio di Sybil, avvenito la
notte prima nel suo camerino. Il protagonista, consapevole di essere la causa
involontaria della morte della donna amata, non riesce a provare un vero
dolore. Nuovamente succube degli egostici ragionamenti di Lord Henry
sull’amore, la morte e le donne, Dorian decide di dedicare la propria
vita alla ricerca del piacere, sfruttando senza limiti il dono dell’eterna
giovinezza che gli assicura il ritratto di Basil. Egli vivrà come il
protagonista di un romanzo francese - si tratta di À Rebours,
romanzo del 1884 in cui Joris-Karl Huysmans racconta la vita dissoluta e dedita
esclusivamente al culto di sé del giovane Jean Des Esseintes 1 -
incurante delle regole della morale e dei giudizi della società; per questo
motivo, Dorian nasconde il quadro che lo raffigura sempre più vecchio e
degenerato in un vecchio e polveroso studio, nascosto allo sguardo
di tutti e lontano da Basil, che pure lo reclama per esporlo a Parigi. Inoltre
Dorian rifiuta categoricamente di posare nuovamente per l’amico pittore, che
interpreta il rifiuto come la fine della sua vita artistica.
Nei diciotto anni successivi Dorian non si fa mancare nessun
desiderio e nessuna corruzione, divenendo oggetto di mille voci e
pettegolezzi circa la sua condotta di vita, mantenendo tuttavia la giovinezza
del suo viso e del suo corpo. Il protagonista divide la sua vita tra le sordide
taverne del porto e la buona società londinese, di cui è un punto
di riferimento nonostante gli scandali e le provocazioni che lo
circondano. L’edonismo e l’estetizzazione di tutti gli aspetti
della propria esistenza e la ricerca di tutte le forme del piacere,
del lusso e dello sfarzo più raffinati. In parallelo con la discesa di Dorian
nella lussuria, il ritratto invecchia e degenera a vista d’occhio, accumulando
su di sé il peso degli anni e dei vizi del protagonista. Dorian stesso
sviluppa un rapporto morboso con la propria immagine nel
dipinto di Basil: da un lato la detesta e ne è disgustato, ma dall’altro ne è
inconsciamente attratto, tanto da non riuscire a stare troppo lontano da lei.
Il suo stile di vita, nel frattempo, lo ha isolato dalla società altolocata,
scandalizzata dai suoi atteggiamenti libertini e incuranti della morale e del
pudore ma comunque affascinata dalla sua eterna giovinezza. Una sera, dopo anni
di lontananza, Basil si reca da Dorian, che è alla vigilia del suo
trentottesimo compleanno. Il pittore, in partenza per Parigi, riferisce al
vecchio amico tutte le dicerie sul suo conto, a cui lui non vuole credere.
Affranto, Basil chiede a Dorian, alquanto disturbato dalla visita, di negare le
voci sul suo conto o almeno di spiegare a cosa si riferiscano, non volendo fino
all’ultimo credere alla degenerazione morale dell’adorato Dorian. Quest’ultimo
mostra invece al pittore il suo quadro, che porta tutti i segni della corruzione; Basil
inorridisce e intima a Dorian Gray di pentirsi. Il protagonista, in un
accesso d’ira, afferra un coltello e uccide Basil. Sconvolto
dal raptus omicida ma incapace di pentirsi realmente, Dorian
contatta un vecchio amico, il chimico Alan Campbell, e lo ricatta
affinché distrugga il cadavere di Hallward con l’acido nitrico.
Dorian riesce a nascondere il delitto anche all’amico Lord Henry e soffoca il
suo senso di colpa recandosi in un’oppieria nella zona del
porto. Qui ha un diverbio con una prostituta che, mentre
Dorian sta ormai uscendo, lo chiama “principe azzurro”. A udire l’epiteto un
marinaio rincorre Dorian fuori dalla bettola e lo assale. Si tratta del
fratello di Sybil Vane, James, che vuole vendicare la sorella. Dorian riesce
però a salvarsi grazie ad un escamotage, spiegando a James che,
nonostante la somiglianza, lui non può essere l’ex fidanzato di Sybil, dato che
sono passati diciotto anni e lui è invece ancora giovanissimo. James lo lascia
andare ma quando torna nella bettola la prostituta gli svela che Dorian Gray
dimostra molti meno anni di quelli che in realtà ha.
L’episodio lascia un forte segno nella psiche di Dorian, che è ossessionato
dall’idea di essere ucciso da James; Dorian si ritira nella sua tenuta
di campagna ma scopre James che lo spia di nascosto da una finestra e
viene ulteriormente schiacciato dalla paura e dall’angoscia per i delitti
commessi. Durante una battuta di caccia, James viene accidentalmente
ucciso mentre, armato di una pistola, si nascondeva nella boscaglia.
Dorian è così al sicuro e decide di cambiare vita, confessando a Lord Wotton di
voler diventare una persona migliore. I suoi tentativi tuttavia non hanno
successo e la sua immagine nel quadro non modifica affatto il suo aspetto
repellente. Dorian, ormai disperato, riceve anche la notizia del suicidio di
Alan Campbell, mentre in città tutti parlano della misteriosa scomparsa
di Basil. Egli prova anche a confessare tutte le sue colpe a Lord Wotton
che però, con il solito atteggiamento cinico e distaccato, non gli crede ed
anzi si meraviglia su come sia possibile che Dorian, dopo così tanti anni, sia
ancora incredibilmente giovane e bello. Mentre contempla il proprio ritratto,
deciso a riconquistare la purezza della sua gioventù, Dorian ha un attacco di rabbia
e, con il coltello con cui ha ucciso l’amico Basil, colpisce il quadro
per distruggerlo.
I servi della casa, sentendo un urlo straziante, forzano la porta della
stanza con l’aiuto di alcuni poliziotti. Appeso al muro c’è il ritratto
di uno splendido Dorian Gray nel fiore della sua giovinezza,
mentre a terra, deformato dalle rughe, c’è il cadavere di un vecchio con
un pugnale conficcato nel cuore, che verrà identificato come Dorian Gray solo
grazie agli anelli che porta alle dita.
1 Dorian
Gray matura una vera ossessione per il libro di Huysmans, tanto da
acquistarne nel corso degli anni svariate edizioni e a rileggerlo con il
segreto piacere di sapere che lui, a differenza di Des Esseintes, non avrebbe
mai visto sul suo volto i segni della dissoluzione fisica e morale.
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