Bravura da
record
Mary Louise Streep - in arte Meryl -
nasce a Summit, nel New Jersey, il giorno 22 giugno 1949 da Mary Wolf, artista
commerciante d'arte di origini svizzere, e da Harry William Streep, Jr.,
manager in campo farmaceutico di origini olandesi.
Cresciuta a Bernardsville, New Jersey,
da giovane vuole diventare soprano in un coro ma cambia poi idea per iniziare a
studiare recitazione. Poco tempo dopo riceve il Bachelor of Arts in dramma al
Vassar College e si guadagna un Master of Fine Arts all'Università Yale.
Nel primo film in cui Meryl Streep
appare, "Giulia" (Julia), nel 1977 ha una parte piccola e quasi
irrilevante (è presente solo in 2 scene, di pochi minuti). Nel 1978 vince il
suo primo Emmy Award per la miniserie "Olocausto" (Holocaust). Sempre
nel 1978 partecipa al suo secondo film: "Il cacciatore"
(The Deer Hunter, di Michael Cimino, con Robert De Niro e Christopher
Walken), e guadagna la sua prima candidatura
all'Oscar come miglior attrice non protagonista.
In questo periodo si lega
sentimentalmente a John Cazale, attore co-protagonista ne "Il cacciatore";
resta con lui fino alla sua morte, sopraggiunta per un cancro alle ossa il 12
marzo 1978. Nel settembre del 1978 sposa lo scultore Don Gummer. Meryl Streep
darà alla luce quattro figli: Henry (nato nel 1979), Mamie (nata nel 1983 - che
recita insieme alla madre in "Un amore senza tempo"), Grace (nata nel
1986) e Louisa (nata nel 1991).
Nel 1979 viene ingaggiata da Woody Allen per lavorare in "Manhattan";
vince l'ambita statuetta come migliore attrice non protagonista in "Kramer contro Kramer" (Kramer vs. Kramer, 1979, di Robert Benton)
accanto a Dustin Hoffman; nel 1983 Meryl Streep riceve nuovamente un Oscar,
questa volta come migliore attrice protagonista, per "La scelta di
Sophie" (Sophie's Choice, di Alan J. Pakula, con Kevin Kline), dopo esser
stata candidata nel 1982 per "La donna del tenente francese"
(con Jeremy Irons).
Nel 1984 il regista Mike Nichols, con
cui lavorerà spesso (la dirigerà anche in "Cartoline dall'inferno", nel 1991), la chiama per interpretare Karen
Silkwood in "Silkwood" (con Kurt Russell); nel 1985 partecipa a "Plenty" ma soprattutto
a "La mia Africa" (1985, di Sydney Pollack, con Robert Redford) nel quale interpreta la scrittrice danese Karen Blixen.
Poi recita in "Heartburn - Affari
di cuore" (Heartburn) che interpreta nel 1986 con Jack Nicholson; "Ironweed" (1987) diretto da Hector
Babenco; in "Un grido nella notte" (A Cry in the Dark) recita il
ruolo di Lindy Chamberlain, madre australiana accusata della morte della
figlia, poi prosciolta. Il ruolo le procura il Prix d'interprétation féminine
al Festival di Cannes; nel 1989 la troviamo in "She-Devil - Lei, il
diavolo" (She-devil). Solo negli anni '80 il bilancio di Meryl Streep
conta ben sette candidature all'Oscar.
Dal 1984 al 1990 si aggiudica sei
People's Choice Awards e nello stesso anno viene decretata World Favorite, La
Preferita del Mondo.
Negli anni '90 interpreta ruoli molto
diversi fra loro: è un'attrice di B-movie in "Cartoline dall'inferno"
(Postcards from the Edge) con Dennis Quaid e Shirley MacLaine, partecipa al film "La morte ti fa bella" (Death Becomes Her), commedia noir di Robert Zemeckis, con Goldie Hawn e Bruce Willis, per il quale viene nominata al Golden Globe e al
Saturn Award come miglior attrice protagonista.
Nel 1995, a quarantasei anni, Meryl
Streep è protagonista nel film di Clint Eastwood "I ponti di Madison
County" (The Bridges of Madison County) e
ottiene una nomination agli Oscar dopo quattro anni di assenza dal premio.
L'anno seguente nel celeberrimo musical "Evita" (1996) di Alan
Parker, la parte di protagonista doveva essere assegnata a Meryl Streep, ma
viene scartata per l'età avanzata rispetto a Madonna, che viene scelta per interpretare Eva Peron. Lavora in film come "Prima e dopo" (Before
and After), "La stanza di Marvin" (Marvin's Room) con Robert De Niro, Leonardo
DiCaprio e Diane Keaton. Nel 1999, soffia a Madonna una parte a lei precedentemente assegnata,
recitando nello struggente film di Wes Craven "La musica del
cuore" (Music of the Heart) per il quale Meryl Streep ha veramente
imparato a suonare il violino.
In "The Hours"
(2002), ha il ruolo di una donna omosessuale alle prese con un poeta malato
terminale di cui si prende cura; nello stesso anno recita ne "Il ladro di
orchidee", per il quale vince un Golden Globe e viene candidata all'Oscar.
Nel 2004 prende parte a "The Manchurian
Candidate" (con Denzel Washington).
Nel 2006 recita nella commedia
"Prime" con Uma Thurman. Robert Altman la
vuole nel suo "Radio America"; ottiene poi un grande successo
popolare e di critica con la dissacrante commedia "Il diavolo veste Prada", in cui istrioneggia nel ruolo di Miranda
Priestly, perfida direttrice di una rivista di moda; grazie a questa parte
vince il Golden Globe come miglior attrice in una commedia, il premio IOMA come
migliore attrice non protagonista ed ottiene la quattordicesima nomination
all'Oscar. Tra il cast figurano anche Anne Hathaway, Emily Blunt e
Stanley Tucci.
Nel 2008 Meryl Streep viene confermata
per il ruolo di Donna nella versione cinematografica del musical "Mamma Mia!",
ispirato agli ABBA. Nello stesso anno recita in "Il dubbio",
interpretazione molto acclamata per la quale ottiene la sua quindicesima
candidatura all'Oscar e un altro Screen Actors Guild Award come miglior attrice.
Nell'estate del 2009 torna sullo schermo con la commedia di Nora Ephron
"Julie & Julia", in cui interpreta la celeberrima cuoca americana
Julia Child, a fianco ancora di Amy Adams. Per questo ruolo vince numerosi
premi tra cui il suo settimo Golden Globe e ottiene la sua sedicesima
candidatura all'Oscar. Nel frattempo presta la voce al film d'animazione di Wes
Anderson Fantastic Mr. Fox e
recita in una commedia romantica di Nancy Meyers, "È complicato", al
fianco di Steve Martin e Alec Baldwin,
tra cui si divide in un triangolo amoroso.
Considerata tra le più grandi attrici
viventi, Meryl Streep detiene il record di candidature agli Oscar e i record di
candidature e vittorie ai Golden Globe.
All'inizio del 2012 torna sui grandi
schermi vestendo i panni di una delle donne più importanti del XX secolo, Margaret Thatcher:
il titolo del film ricalca l'appellativo con cui l'ex primo ministro inglese è
conosciuta nel mondo "The
Iron Lady" (La Lady di Ferro). La sua
straordinaria interpretazione le vale il terzo Oscar (Miglior attrice
protagonista) in carriera.
Nel 2016 in un altro film biografico
veste i panni della cantante Florence Foster Jenkins, nel film omonimo "Florence".
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