Il volo del
primo dirigibile italiano: Circa
150mila lire, la cifra che occorse allo scienziato Almerico da Schio per
mettere assieme i pezzi, fatti arrivare da varie parti d’Europa, con cui
costruì l’Aeronave Italia, primo dirigibile italiano ad alzarsi in volo.
Il progetto prese forma nel
1884 dalla collaborazione tra il conte Almerico e il professor Pasquale
Cordenons. Alla morte di quest'ultimo il primo continuò da solo, allestendo un
cantiere nel 1902 e costituendo l'Associazione in partecipazione per la
costruzione e l'eventuale esercizio della prima aeronave.
Alle 5,40 del 17 giugno del
1905 l'Aeronave Italia, guidata dal pilota Ettore Cianetti, si alzò in volo dal
prato della fattoria Caussa, a Schio (provincia di Vicenza). Il velivolo era
costituito da un involucro (lungo 37 m e appuntito a poppa e a prua) e da una
navicella legata al primo con corde di seta. La propulsione era garantita
dall'elica e dal motore posti a prua, mentre la direzione si regolava
attraverso il timone collocato a poppa.
L'impresa venne ripetuta
altre quattro volte, in un'occasione alla presenza della Regina Margherita.
Appassionato di studi matematici e di meteorologia, Almerico è considerato un
pioniere dell’aviazione italiana e per questo nel 2005, in occasione del
centenario della sua impresa, gli è stato dedicato un francobollo
http://www.mondi.it/almanacco/voce/23023
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