Luca Buzzi, dell'Osservatorio astronomico
Schiapparelli ricorda gli eventi che portarono alla scoperta del Pianeta più
lontano dalla Terra. Era il 23 settembre 1846
Il 23 settembre 1846, due astronomi dell’Osservatorio di
Berlino, Johann Gottfried Galle e
Heinrich d’Arrest, seguendo i calcoli matematici dell’inglese John Couch Adams
del francese Urbain Le Verrier , individuarono Nettuno.
Luca Buzzi, dell’Osservatorio
Astronomico Schiapparelli ricorda
gli eventi che portarono all’individuazione del pianeta:
«Da quando, nel 2006, Plutone è stato estromesso dalla lista dei pianeti maggiori, Nettuno è diventato suo malgrado l’ultimo e più lontano pianeta del Sistema Solare; la storia della sua scoperta, avvenuta esattamente 168 anni fa (era infatti il 23 settembre 1846) è affascinante. Nel 1821 l’astronomo francese Alexis Bouvard, analizzando l’orbita di Urano (scoperto 40 anni prima dall’astronomo reale inglese William Herschel) scoprì delle irregolarità nel suo moto: Urano non si muoveva attorno al Sole seguendo le previsioni teoriche della meccanica celeste.
Qualcosa sembrava perturbare il suo moto, e dedusse che doveva esserci un altro pianeta, più lontano di Urano, che lo “disturbasse”. Passarono diversi anni, ed in maniera del tutto indipendente, il matematico inglese John Couch Adams nel 1843 ed il francese Urbain Le Verrier nel 1846 predissero la posizione di questo presunto nuovo pianeta. Adams chiese aiuto all’astronomo britannico George Airy, ma quest’ultimo trascurò la richiesta. Le Verrier invece ottenne aiuto da due astronomi dell’Osservatorio di Berlino, Johann Gottfried Galle e Heinrich d’Arrest: dopo meno di mezz’ora dall’inizio delle ricerche, carta stellare alla mano, i due individuarono il pianeta a meno di un grado dalla posizione prevista: il 23 settembre 1846 fu una data che è passata alla storia come un trionfo della matematica e della meccanica celeste.
Le Verrier propose di nominarlo Nettuno, il dio del mare nella mitologia romana. Nettuno ha un diametro di circa 4 volte quello terrestre, ed è lontano dal Sole 30 volte di più rispetto al nostro pianeta. La distanza è tale che la temperatura è vicina ai 220 gradi sottozero, ed impiega circa 165 anni a compiere una rivoluzione attorno al Sole.
Da quando è stato scoperto, dunque, ha effettuato esattamente, e solamente, un giro: quanti avvenimenti sono successi sulla Terra nel corso di un solo anno “nettuniano”!». redazione@varesenews.it
https://www.varesenews.it/2014/09/la-scoperta-di-nettuno-una-vittoria-della-matematica/27456/
«Da quando, nel 2006, Plutone è stato estromesso dalla lista dei pianeti maggiori, Nettuno è diventato suo malgrado l’ultimo e più lontano pianeta del Sistema Solare; la storia della sua scoperta, avvenuta esattamente 168 anni fa (era infatti il 23 settembre 1846) è affascinante. Nel 1821 l’astronomo francese Alexis Bouvard, analizzando l’orbita di Urano (scoperto 40 anni prima dall’astronomo reale inglese William Herschel) scoprì delle irregolarità nel suo moto: Urano non si muoveva attorno al Sole seguendo le previsioni teoriche della meccanica celeste.
Qualcosa sembrava perturbare il suo moto, e dedusse che doveva esserci un altro pianeta, più lontano di Urano, che lo “disturbasse”. Passarono diversi anni, ed in maniera del tutto indipendente, il matematico inglese John Couch Adams nel 1843 ed il francese Urbain Le Verrier nel 1846 predissero la posizione di questo presunto nuovo pianeta. Adams chiese aiuto all’astronomo britannico George Airy, ma quest’ultimo trascurò la richiesta. Le Verrier invece ottenne aiuto da due astronomi dell’Osservatorio di Berlino, Johann Gottfried Galle e Heinrich d’Arrest: dopo meno di mezz’ora dall’inizio delle ricerche, carta stellare alla mano, i due individuarono il pianeta a meno di un grado dalla posizione prevista: il 23 settembre 1846 fu una data che è passata alla storia come un trionfo della matematica e della meccanica celeste.
Le Verrier propose di nominarlo Nettuno, il dio del mare nella mitologia romana. Nettuno ha un diametro di circa 4 volte quello terrestre, ed è lontano dal Sole 30 volte di più rispetto al nostro pianeta. La distanza è tale che la temperatura è vicina ai 220 gradi sottozero, ed impiega circa 165 anni a compiere una rivoluzione attorno al Sole.
Da quando è stato scoperto, dunque, ha effettuato esattamente, e solamente, un giro: quanti avvenimenti sono successi sulla Terra nel corso di un solo anno “nettuniano”!». redazione@varesenews.it
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