Dino Risi, regista: biografia e curiosità
Dino Risi è una figura
rappresentativa della commedia italiana. Noto per il suo ruolo di regista e
sceneggiatore, è considerato uno dei personaggi principali del settore
cinematografico
Dino Risi è nato il 23 dicembre 1916 a Roma. E’ stato un
importante sceneggiatore e regista italiano tanto da essere classificato tra i
principali esponenti della commedia all’italiana al fianco di Luigi Comencini.
Risi ha conseguito il percorso di studi presso il Liceo Classico a Milano,
dopodiché si è laureato in Medicina. La famiglia del giovane Dino desiderava
che egli svolgesse la professione di psichiatra. Ma Risi, nonostante il suo
percorso di studi, si rifiuta di intraprendere questa funzione. Spinto dalla
sua forte passione per il grande schermo, inizia a lavorare nel cinema italiano. Inizialmente svolge alcuni lavori in
qualità di aiutante per i registi Alberto Lattuada e Mario Soldati. Questa
esperienza lo appassiona sempre di più tanto che nel 1946, Dino Risi realizza
il suo primo cortometraggio Barboni,
incentrato sulla disoccupazione milanese. Successivamente seguono altre opere,
tra cui il cortometraggio Buio in sala, realizzato quando la città di Milano
mostrava ancora i segni della guerra, tra macerie e detriti. Questa nuova
produzione venne a costare duecentomila lire e fu acquistata da Carlo Ponti per
due milioni.
Questa vicenda fu un vero e proprio traguardo agli occhi
di Risi, il quale si sentì subito più motivato e decise di inseguire i suoi
stimoli creativi. Andò a vivere a Roma, dove collaborò per la pellicola Anna
nel 1951. A 35 anni realizza il suo primo lungometraggio, intitolato Vacanze
col gangster, con il quale debuttò l’attore Mario Girotti nel mondo
cinematografico, noto con il nome d’arte Terence Hill. La svolta all’interno della carriera
di Dino Risi arriva nel 1955 con la pellicola Pane, amore e… che narra tutte le
comiche vicende del maresciallo Carotenuto, interpretato da Vittorio De Sica. L’anno seguente esce Poveri ma belli,
commedia di grande successo che ricevette numerosi apprezzamenti e
riconoscimenti da parte del pubblico, tanto che vennero realizzati anche due
sequel. Nel 1959 fu la volta della pellicola Il vedovo con Alberto Sordi. Gli
anni sessanta vedono Dino Risi un vero e proprio simbolo del cinema tanto che
alcuni critici lo associarono a Billy Wilder. Il regista propone ad Alberto
Sordi una parte drammatica nel film Una vita difficile.
Nel 1962 esce La marcia su Roma che vede Vittorio Gassman nel ruolo di protagonista. Seguono
ulteriori pellicole di successo e negli anni settanta Dino Risi incentra i suoi
film sul dramma psicologico, tra cui Profumo di donna e Anima
persa, entrambe ispirate alle opere di Giovanni Arpino e interpretate
nuovamente da Gassman. Lo straordinario successo di questi film porta alla
realizzazione di un remake hollywoodiano nel 1992, intitolato Scent of Woman,
che vede come protagonista Al Pacino, il quale vince il Premio Oscar in qualità
di miglior attore protagonista l’anno seguente. Nel periodo successivo la
carriera di Dino Risi va incontro ad un vero e proprio declino. Il regista
torna a collaborare con Ettore Scola per la realizzazione del film I nuovi
Mostri nel 1977. Esce poi Fantasma d’amore nel 1981, pellicola che narra la triste
storia d’amore di un uomo innamorato che insegue la sua compagna defunta per la
città di Pavia. Nel 1985 gira Scemo di Guerra insieme a Beppe Grillo, ispirato
al romanzo di Mario Tobino “Il deserto della Libia”.
Negli anni novanta il regista Dino Risi collabora per
l’ultima volta con Vittorio Gassman e insieme realizzano il film Tolgo il
disturbo. Dopodiché si dedica alla produzione di Giovani e belli nel 1996,
pellicola che però non riscuote successo. Sono questi gli ultimi lavori
realizzati dal regista che racchiudono la sua intensa e lunga carriera. Dino
Risi è stato premiato con il Leone d’Oro alla carriera nel
2002. Nell’anno 2004 è stata pubblicata la sua autobiografia intitolata I miei
Mostri. Ha inoltre partecipato alla prima edizione del Festival della Mente in
qualità di ospite d’onore. Dino Risi ha vissuto per circa trent’anni in un
appartamento situato all’interno del residence Aldrovandi a Roma. Dal suo
matrimonio sono nati i suoi due figli di nome Claudio e Marco. Il regista si è
spento il 7 giugno 2008 a causa di una morte improvvisa. La convalescenza portò
lo stesso Risi a richiedere l’eutanasia. La nota scrittrice Carla Porta Musa è
una cugina di secondo grado del regista. All’interno delle sue pellicole, Risi
era solito usare il cognome Pacilli per i personaggi che recitavano il ruolo di
medico. Tale usanza era un vero e proprio omaggio ad un suo vecchio amico
universitario di nome Nino Pacilli quando frequentava la facoltà di Medicina.
Il regista si è sempre definito ateo: il libro di Barbara Palombelli “Registi
d’Italia” contiene alcuni riferimenti al suo ateismo. https://dilei.it/lifestyle/dino-risi-regista-biografia-e-curiosita/474743/
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