Salvare le foreste tropicali è una
delle sfide ambientali più importanti e difficili: importante, perché quelle
foreste ospitano la maggior parte della biodiversità terrestre e trattengono
enormi quantità di carbonio; difficile, perché intorno e dentro a quelle
foreste vivono popolazioni in rapida crescita, che solo aprendo nuovi terreni
agricoli a spese degli alberi, o vendendo legname riescono a sfamarsi.
Trasformare le foreste in aree protette, come si fa nei Paesi più ricchi, può
forse salvare gli alberi ma trasforma gli autoctoni in intrusi nel proprio
territorio. Che fare? L’economista Seema Jayachandran, della Northwestern
University di Evanston, in Illinois, ha testato la validità di un approccio
diverso: il Pes, Payment for Ecosystem Services (pagamento per servizi
ecologici). Consiste nel pagare i proprietari di foreste perché non le taglino
ed è stato già applicato empiricamente in Africa e America Latina (in Messico
protegge 2,5 milioni di ettari di alberi). Per vedere se funziona davvero
Jayachandran ha individuato 121 villaggi nella foresta dell’Uganda: in 60, a
caso, è stato portato avanti un programma di pagamento ecologico, in 61 non si
è fatto nulla. Solo 180 proprietari di foresta, circa un terzo del totale,
hanno però aderito al Pes, ricevendo in media 56 dollari l’anno ciascuno, Dopo
due anni si è andati a controllare: benchè la partecipazione fosse stata
relativamente bassa, le aree di foresta dei 60 villaggi con Pes si erano ridotte
del 4,2 per cento, quelle dei villaggi senza del 9,2. Il sistema appare quindi
efficace, anche se va capitose resti tale su tempi più lunghi, ma conviene?
“Certo” dice Javachandran: “l’esperimento abbiamo speso 20 mila dollari, cioè
0,46 dollari per ogni tonnellata di CO2:
risparmiata grazie alla non deforestazione. Ognuna di queste tonnellate ha
portato però un beneficio stimato intorno a 1,1 dollari”. Un guadagno ancora
più rilevante se si pensa che in Europa, secondo il sistema di scambio di quote
della Ue, un’industria deve pagare circa sei euro per ogni tonnellata di CO2 emessa oltre i limiti fissati dalla Commissione. “E il costo
per la riduzione delle emissioni passando dalle automobili convenzionali a
quelle elettriche è calcolato intorno a 14 dollari per tonnellata di CO2. Seri
programmi Pes nei Paesi tropicali sarebbero un ottimo affare per le nazioni
ricche”. Insomma, pagare le popolazioni che per vivere abbattuto foreste perché
ne diventino i primi difensori sembra il modo migliore per salvare sia loro sia
gli alberi.
Alex Saragosa – Scienze – Il Venerdì di La Repubblica – 25
agosto 2017 -
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