Biografia • Da
Sorrento a Gerusalemme
Il
"figlio" più famoso di Sorrento è Torquato Tasso. La tradizione ci ha
tramandato la figura di Tasso, valoroso cavaliere e grande poeta : "Con
la penna e con la spada nessuno val quanto Torquato" si diceva.
Nato l'11
marzo 1544 a Sorrento da famiglia principesca, il padre Bernardo, anche lui
insigne poeta, apparteneva ai Della Torre mentre la madre, Porzia De Rossi,
bella e virtuosa, era di nobile stirpe. Le doti di Bernardo si trasferirono
copiose e ancor più potenziate in Torquato il quale a diciotto anni esordì con
il poema "Rinaldo", splendida opera dedicata al cardinale Luigi
D'Este.
La sua vita
tuttavia può considerarsi distinta in due periodi: quello che va dalla nascita
fino al 1575 e quello successivo dal 1575 in poi.
Dagli otto ai
dieci anni dovette assistere all'esilio del padre, alle persecuzioni politiche,
alla cupidigia dei parenti ed all'allontanamento dell'amata madre che non
rivedrà più. Studiò a Napoli e Roma per poi seguire il padre grazie al quale
conobbe letterati insigni.
Fu questo il
periodo più felice della sua vita durante il quale compose quel capolavoro che
è la "Gerusalemme liberata".
Nella seconda
metà del 1574 è colpito da una violenta febbre e dal 1575 compie una serie di
azioni che possono trovare spiegazione solo nella sua ossessione di essere
perseguitato e nella sua sensibilità morbosa; uno stato d'animo che lo getterà
nella solitudine più estrema e vicino allo squilibrio mentale totale (il duca
Alfonso lo fece rinchiudere nell'ospedale di S. Anna, dove rimase per sette
anni).
Negli ultimi
anni vagò così di corte in corte, di città in città ritornando, nel 1577,
vestito da pastore a Sorrento presso la sorella Cornelia.
Alla fine del
suo pellegrinare, durante il quale continuò a comporre, si trovò a Roma dove
accolse l'invito del Papa di recarsi al Campidoglio per ricevere l'alloro
solenne. Morirà il 25 aprile 1595 alla vigilia dell'incoronazione che avverrà
postuma.
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