È
la scioccante verità che Morpheus sbatte in faccia a Neo mostrandogli
una "batteria" e alludendo con essa che le macchine, che dominano il
mondo, utilizzano gli esseri umani come fonte d'energia, imprigionandoli in
"baccelli" riempiti di liquido e collegandoli a cavi elettrici. Sono
le prime scene di Matrix, film diretto dai fratelli Andy e Larry
Wachowski, che venne proiettato per la prima volta nelle sale statunitensi il
31 marzo del 1999.
Ennesimo capitolo dell'eterna lotta tra l'uomo e la macchina, un topos del
genere fantascienza, la pellicola andò incontro a uno straordinario successo di
pubblico e critica, consacrando il protagonista Keanu Reeves nel
ruolo dell'Eletto. In realtà l'attore era stato ingaggiato soltanto dopo la
tragica morte della "prima scelta" Brandon Lee (sul set de "Il
Corvo") e i rifiuti di Johnny Depp e Will Smith.
Ispirato ad elementi della tradizione cristiana e della filosofia zen, Matrix
(termine utilizzato nella doppia valenza di "matrice di numeri" e
"cyberspazio") fece incetta di premi, su tutti quattro Oscar per
"miglior montaggio", "miglior sonoro", "miglior
montaggio sonoro" e "migliori effetti speciali". Quest'ultimo
premiò la scelta del "bullet time", tecnica resa celebre dai fratelli
Wachowski che consente di vedere ogni scena al rallentatore, mentre
l'inquadratura gira attorno a velocità normale.
Pur sbancando il botteghino, i due sequel del 2003 Matrix Reloaded e Matrix
Revolutions non convinsero come il primo, per l'evoluzione
eccessivamente visionaria della storia.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/5268001
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